GP de Denain 2015: Bouhanni, un altro gancio - Volata di prepotenza del Cofidis. Nicola Ruffoni è 7°
Versione stampabileNon era iniziata nel migliore dei modi la stagione di Nacer Bouhanni. Scappato dalla FDJ per approdare, in qualità di capitano unico, alla Cofidis, il ragazzo aveva colto piazzamenti qui e là, e neppure sempre dei migliori. Ha dovuto aspettare il 7 aprile per poter festeggiare, al Circuit de la Sarthe, la prima vittoria con la nuova casacca. Alla Sarthe il pugile-ciclista ha portato a casa due frazioni ed è come se da allora si fosse sbloccato. Oggi al GP de Denain Porte du Hainaut, gara francese di categoria .1 giunta alla 56esima edizione, ha vinto ancora lui, e senza alcuna difficoltà. La squadra dalla tua, la consapevolezza di essere in grado di portare a casa il risultato hanno fatto tutto: il resto è una conferma che a Denain giunge per Bouhanni dodici mesi dopo la vittoria davanti a Matteo Pelucchi e Francesco Chicchi.
Fuga a tre, poi Geniez va via da solo
Da Denain a Denain, 198.2 km e poche difficoltà nel mezzo; la volata è quasi scontata, l'azione a sorpresa è una remota eventualità. Subito in fuga tre uomini, che vi rimarranno a lungo: si tratta di Alexandre Geniez (FDJ), Sébastien Turgot (Europcar) e Ludwig De Winter (Wallonie-Bruxelles). Lavora sì la Cofidis, interessatissima a portare nelle migliori condizioni possibili Bouhanni in volata, ma pure la Bardiani-CSF. Il perché lo vedremo. La fuga viene neutralizzata nel finale, ma Geniez non vuole arrendersi quando manca qualche decina di chilometri alla fine. Inizia così una nuova, estenuante avventura per il corridore della FDJ. Via da solo, allo scoperto, il vento in faccia, la resistenza dell'aria che si fa sempre più pesante. Lo sa anche lui che le possibilità di arrivare sono minori di zero, ma tant'è... Verrà ripreso ai -4.5, quando la volata praticamente è già lanciata.
Cofidis tutta per Bouhanni. Avversari seminati
Davanti Lotto-Soudal, con Boris Vallée come punta, e Cofidis, con Nacer Bouhanni pronto a sferrare il gancio destro: sono loro le squadre che tengono la velocità elevatissima. Non c'è proprio spazio per improvvisare un colpo di mano. E siamo al rettilineo finale, che Bouhanni azzarda ed imbocca al centro, defilandosi poi più sulla sinistra, per controllare meglio gli avversari. Ma quest'oggi il corridore di Épinal non ne ha, di rivali. Una vittoria in volata, sì, ma quasi per distacco. C'è tutto il tempo di esultare per Nacer Bouhanni. Alle sua spalle, ma per modo di dire, si piazza proprio quel Boris Vallée per cui la Lotto-Soudal s'è tanto spremuta nelle fasi finali di gara, mentre al terzo posto troviamo Rudy Barbier. Quarto Raymond Kreder, seguito da Samuel Dumoulin ed Alexis Bodiot.
Bene Nicola Ruffoni: si piazza settimo
Buonissimo il settimo posto di Nicola Ruffoni, un po' d'ossigeno in casa Bardiani. La formazione di Roberto Reverberi ha finora corso al di sotto delle attese: non che ce l'aspettassimo vincitrice in una grande classica, ma i ragazzi in verde non si vedono troppo spesso, a differenza dell'inizio 2014, dove qualche bello spunto (oltre ai piazzamenti) si trovava. Nicola Ruffoni non lo scopriamo certo noi quest'oggi, può fare molto meglio, ma vederlo là davanti fa ben sperare per le gare a venire. Lorenzo Manzin, il belga Timothy Dupont e Bryan Coquard completano la top ten. Il più felice di tutti è Nacer Bouhanni, che era partito sì con il freno a mano tirato, ma si sta riprendendo tutto quanto lasciato per strada: seconda vittoria di fila e tre centri in nove giorni. Se andrà avanti di questo passo, a fine anno avrà accumulato un discreto bottino.