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È la rivincita. Fabian Cancellara martedì scorso, nella crono di Lido di Camaiore, sul Mar Tirreno, aveva buscato da Adriano Malori. Il Campione italiano di specialità aveva battuto il fuoriclasse elvetico per un solo secondo, ma tanto era bastato a garantirgli la maglia azzurra di primo leader della generale. Oggi a San Benedetto del Tronto, in riva all'Adriatico, il diretto di Berna ha restituito con gli interessi il favore a Malori. Il parmense è stato battuto da Cancellara per 4", a dimostrazione che è sì tra i migliori di specialità, e con loro se le suona (e suonerà). Un lungomare, quello di San Benedetto, che Cancellara conosce bene: qui ha vinto nel 2011 (rifilò 9" a Lars Boom e 19" proprio ad Adriano Malori) e nel 2012 (con un margine di 12" su Daniele Bennati e 16" su Cameron Meyer). Non che Malori corresse qui per la prima volta: il Movistar aveva all'attivo una vittoria, nel 2014 (mise in fila Cancellara, Wiggins e Martin, rispettivamente a 6", 11" e 15"), i piazzamenti del 2013 (a 6" da Tony Martin) e del 2011 (a 19" da Cancellara, con Boom nel mezzo). S'è dovuto accontentare, Adriano, chiudendo pur sempre a 4" da un Fabian Cancellara in forma sanremese, che non è poca cosa. Non c'era solo la lotta per la tappa, oggi a San Benedetto del Tronto, ma pure quella per la classifica generale. Se Nairo Quintana dormiva sonni tranquilli, con 39" su Bauke Mollema e 48" sul connazionale Rigoberto Urán, era proprio la lotta per le posizioni del podio a potersi rivelare avvincente: Urán a crono fermo non è, anzi, ed avrebbe provato a rosicchiare quei 9" che stamane lo separavano da Mollema, agguantando il secondo posto. Piano ottimo nella teoria, nella pratica un fallimento.