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Parigi-Nizza 2015: Ora Cimolai sa come si vince - Davide rimonta Coquard e lo supera. Domani ci sono tante salite

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Nella quinta tappa della Parigi-Nizza Davide Cimolai precede Bryan Coquard © Belga

Erano esattamente otto anni che un italiano non vinceva una tappa alla Parigi-Nizza. Nel 2007, proprio il 13 marzo, fu Franco Pellizotti a precedere Daniele Bennati e Luca Paolini sul traguardo di Limoges. L'edizione successiva della Corsa verso il sole fu vinta da Davide Rebellin, ma nessuno dei nostri si aggiudicò alcuna tappa. Ci voleva Davide Cimolai, friulano (come Pellizotti) classe '89, scopertosi vincente da poco, pochissimo. Era il 19 febbraio, Trofeo Laigueglia, e sulla riviera ligure il ragazzo nato a Pordenone smise l'abito del gregario perenne per diventare uno di quelli che le braccia le alzano al cielo. Poteva sembrare una combinazione, un uovo fuori dal cesto, ma oggi Davide Cimolai s'è ripetuto. Non contro dei signori nessuno, a meno che non si voglia sminuire la classe dell'enfant prodige Bryan Coquard e dell'australiano Michael Matthews, vincitore due giorni fa sul traguardo di Saint-Pourçain-sur-Sioule.

 

Anche oggi De Gendt va a caccia di Gpm
Quinta tappa, 192.5 km da Saint-Étienne a Rasteau. Non prendono il via lo stakanovista dei GT, Adam Hansen, ieri caduto, e Ramon Sinkeldam, malato. Bryan Nauleau (Europcar) è il primo ad andare all'attacco. Sul Col de la République subito ritmo elevato, parecchi si staccano. Dopo soli 6 km prendono il largo Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Andrew Talansky (Cannondale-Garmin) e Romain Sicard (Europcar). Pawel Poljanski (Tinkoff-Saxo) ed Egor Silin (Katusha) inseguono a 15". Si forma un quintetto che supera il République con più di due minuti sul gruppo (2'15"). Passa per primo al Gpm Thomas De Gendt, già ieri asso pigliatutto sulle salite: alle sua spalle Romain Sicard, Andrew Talansky, Egor Silin e Pawel Poljanski. La fuga prende il largo, ma non avrà mai un vantaggio enorme, non oltre i 3'. Al traguardo con abbuoni di Cornas Sicard precede De Gendt e Talansky, poi si risale al Col du Devès, un terza categoria. Anche qui domina la maglia a pois di De Gendt, con Talansky e Poljanski alle sue spalle. Il gruppo ha ora 3'50" di margine. Sulla Côte de l'Aleyrac è sempre Thomas De Gendt che fa il pieno di punti precedendo Andrew Talansky e Pawel Polsjanski, con quest'ultimo che vincerà il traguardo con abbuoni di Valréas (Talansky e Silin alle sue spalle, gruppo a 2').

 

Sull'ultima salita la maglia a pois scappa via
Manca solo una salita di terza categoria, la Côte de Buisson, che viene attaccata ai -10. Davanti a fare un bel forcing, manco a dirlo, c'è Thomas De Gendt, che vuole prendere più punti possibile anche quest'oggi. Con il belga della Lotto-Soudal rimangono i soli Egor Silin ed Andrew Talansky. De Gendt transita al valico davanti a Silin e Talansky, il gruppo è a 35". Ma la maglia a pois non molla. Un primo allungo ai -4.4, e rimane da solo con Silin. Il russo della Katusha per un po' tira, poi non ce la fa più ed è allora lo stesso De Gendt a sobbarcarsi l'intero lavoro. Lo svolge così bene che Silin lo stacca proprio, mentre il gruppo è a pochi secondi. Intanto De Gendt ci crede.

 

De Gendt ripreso all'arrivo, Cimolai rimonta Coquard
La maglia a pois resiste e si porta in vista del rettilineo finale, all'ultimo chilometro, con il gruppo che lo tiene nel mirino. Non ce la farà per poco. Nel plotone si vede davanti la maglia Trek di Giacomo Nizzolo ma è Bryan Coquard a sorprendere tutti, partendo in anticipo. Il ragazzino dell'Europcar vuol provare a regalare la prima vittoria francese in questa Parigi-Nizza. Fa il vuoto, la missione è quasi compiuta, solo una maglia verde ed una blu-fucsia lo inseguono. La verde è quella di Matthews, che non riesce a recuperare. L'altro, il blu-fuscia, è Davide Cimolai. Recupera su Coquard negli ultimissimi metri, poi lo stende. Seconda vittoria da professionista per il friulano, ma questa volta in una corsa World Tour. Il podio, come detto, è completato da Bryan Coquard, deluso per la mancata vittoria transalpina, e Michael Matthews. Poco più indietro troviamo Nacer Bouhanni, José Joaquin Rojas (per la terza volta lo spagnolo è quinto, in questa Parigi-Nizza), Alexander Kristoff, Matti Breschel, Daniel McLay, Samuel Dumouline Sylvain Chavanel.

 

La maglia gialla resta sulle spalle di Kwiatkowski
La classifica generale resta invariata, con Michal Kwiatkowski, oggi 12°, che conserva la maglia gialla davanti a Richie Porte (a 1") e Geraint Thomas (a 3"). A 27" Tejay Van Garderen, a 32" Jakob Fuglsang, a 38" Tony Gallopin, a 41" Rui Alberto Faria da Costa, a 44" Gorka Izagirre, a 50" Tiago Machado, a 51" Rafa Valls. Kwiatkowski mantiene anche la maglia bianca di miglior giovane, con Thomas De Gendt che rinforza quella a pois di miglior scalatore, Michael Matthews che prende punti preziosi per quella verde (38 a 32 il confronto con Kristoff) e l'Astana che rimane in testa alla classifica a squadre con 38" sulla Sky.

 

Domani sei colli e l'arrivo a Nizza. Cambia il leader?
Terminate le occasioni per i velocisti, domani si arriverà a Nizza dopo una tappa che può rivoltare come un calzino la situazione della generale. Partenza da Vence, da scalare sei colli impegnativi in 180.5 km: Col de Vence in avvio, Côte de Levens, Côte de Châteauneuf, Côte de Coaraze, Col Saint Roch e Côte de Peille prima della picchiata di 26 km verso la Costa Azzurra. Sulla Promenade des Anglais potremmo trovare un nuovo leader, prima della cronoscalata finale di domenica, verso il Col d'Èze. Michal Kwiatkowski non ha nessuna intenzione di cedere ma sarà attaccato sin dalle prime battute nella tappa di domani. Il polacco della Etixx ha un'ottima gamba, pare però difficile possa resistere ad avversari ben più abituati di lui a masticare pane e salite. Se saprà resistere, sarà un altro, ennesimo passo verso la possibilità di far bene, un giorno, nelle corse a tappe, magari pure nei GT. E verso la 73a edizione della Parigi-Nizza.

Francesco Sulas

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