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Parigi-Nizza 2015: Matthews vince di slancio - Tappa e maglia per Bling, ottimi Cimolai e Nizzolo. Da domani si sale

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Vittoria di Michael Matthews nella terza tappa della Parigi-Nizza © ASO

Girl power. Nel senso che le fidanzate possono avere una certa influenza anche sulle corse di ciclismo e sui principali attori. Prendiamo Michael Matthews. Bling, soprannome che si porta dietro da tempo come orecchini, anelli e catenelle varie (che del nomignolo sono l'origine) aveva ricevuto dalla sua dolce metà una richiesta, alla vigilia della Parigi-Nizza: Portami un leoncino. E nelle corse ASO, il leoncino viene consegnato al leader della classifica generale. Missione compiuta e linciaggio scampato, per l'aussie dell'Orica-GreenEDGE. Se sia vera o meno la richiesta della donna di Matthews, poco importa, in fin dei conti. È vero però che da oggi (e, vista la tappa di domani, solo per oggi), Michael Matthews ruba la scena, il palco, la maglia ed il leoncino ad un Michal Kwiatkowski fin qui impeccabile. Sul traguardo non certo da velocisti puri di Saint-Pourçain-sur-Sioule, Matthews ha superato di slancio la rampa che precedeva l'arrivo. Ha chiuso, preso dallo sprint, Giacomo Nizzolo, con una mossa ai limiti del regolamento ma senza dubbio di grande mestiere. Ha contenuto Davide Cimolai, che dopo la prima vittoria al Laigueglia ci sta prendendo gusto. Ha infine esultato per la prima volta in questo 2015, consapevole che la forma è ottima e che la volata di oggi non era facile, scontata come le due dei giorni precedenti.

 

Gilbert e Vachon in fuga dall'inizio
La terza frazione della Parigi-Nizza misura 179 km: si va da Saint-Amand-Montrond a Saint-Pourçain-sur-Sioule. Qualche salitella in più rispetto ai piattoni dei giorni passati, ma il bello della Corsa verso il sole deve ancora arrivare. In partenza i corridori dell'AG2R La Mondiale leggono un comunicato in cui ribadiscono il loro impegno contro il doping, all'indomani della notizia della positività di Lloyd Mondory. Subito attacca Philippe Gilbert, appena dopo 9 km, seguito da un Bretagne-Séché, Florian Vachon. I due guadagnano presto terreno e dopo 10 km di gara hanno 45" sul gruppo. Antoine Duchesne e Bradley Wiggins provano in un primo momento a riportarsi sui battistrada, poi il Sir si rialza e Duchesne verrà ripreso. Partono allora all'inseguimento due Trek, Bob Jungels e Gert Steegmans. È già tempo di traguardo volante, dopo 27.5 km, a Cérilly: Vachon precede Gilbert mentre Jungels transita al terzo posto, staccato di 3'20" dai battistrada. I due Trek vengono ripresi ed è allora Anthony Roux a portarsi in caccia. Davanti però il vantaggio sul gruppo sale: dopo 36 km è a 5'15". Da lì in poi tenderà a scendere, fino ad arrivare a 3'05" al km 47.

 

Si unisce alla coppia anche Voeckler
Arriva il primo Gpm di giornata, la Côte de la Croix du Chêne, dopo 53.5 km: Gilbert precede Vachon e si prende la maglia virtuale di miglior scalatore. Jonathan Hivert (che oggi dovrà dire addio a questo primato), con 255" di ritardo, ed il gruppo a 3'55" seguono. Il margine da gestire per Gilbert e Vachon non è però poi molto: 2'10" dopo 60 km di gara, un minuto scarso quando si completa la seconda ora di corsa (media di 32.5 km/h). Thomas Voeckler, rimasto fuori fino ai 1500 metri nella prima tappa (con Delaplace), si riporta su Gilbert e Vachon non appena inizia la diretta tv: al km 84 troviamo così un terzetto in testa con 3' di vantaggio sul gruppo. Il vantaggio si eleva nuovamente. Sul Col de La Bosse, seconda salita ma terza categoria, Gilbert mette in cascina altri 4 punti, precedendo Vachon e Voeckler. La maglia di miglior scalatore è sempre più sulle sue spalle. Il gruppo è tirato dalla Etixx-QuickStep della maglia gialla Michal Kwiatkowski e transita al Col de La Bosse con un ritardo di 5'20" dai primi. Siamo a 76 km dal termine e nessuna squadra dei velocisti si vede davanti. Philippe Gilbert è tra i più attivi e sulla Côte de Vicq, ultima asperità di giornata, transita per primo su Vachon e Voeckler. Il gruppo è sempre condotto dalla Etixx che fa un buon ritmo; scollina a 4'45" dai primi tre, all'arrivo mancano 61.5 km. Si fa vedere davanti anche la Giant-Alpecin di John Degenkolb, ieri 2°, due giorni fa autore di una volata fuori tempo, oggi desideroso di fare benissimo. Di vincere, per intenderci.

 

La Etixx tira, la Giant-Alpecin dà una mano
Si entra nel circuito di Saint-Pourçain-sur-Sioule e prima del primo (ed unico) passaggio sul traguardo il gruppo prende le misure alla rampa di 500 metri, forse meno, con pendenze importanti. Si correrà sui strade strette, nel circuito, ed aperte, con continui cambiamenti di direzione: tutto può succedere. Intanto davanti, dopo il passaggio sulla line ad'arrivo, Philippe Gilbert si stacca. Florian Vachon, che ha preso i 3" d'abbuono al traguardo volante, resta da solo con Thomas Voeckler, ma con un margine minimo: 32". Insieme alla Etixx ora la Giant-Alpecin tira sul serio: hanno capito, i tedeschi, che su quella rampa finale Degenkolb può andar forte. E se sui saliscendi del circuito si alzerà un po' il ritmo, male (al proprio capitano) non farà. Magari agli altri, magari! Vachon cede ai -10, Voeckler insiste nell'azione.

 

Scatta Tiralongo, Bakelants e Bardet lo seguono
Dal gruppo però fuoriesce una maglia turchese: uno dell'Astana. È Paolo Tiralongo che tenta l'azione personale in questo finale di tappa. Voeckler vede il corridore di Avola avvicinarsi e prova a tenere la sua ruota. Dovrà cedere, l'alsaziano dell'Europcar, allorché da dietro arriverà la coppia AG2R La Mondiale composta da Jan Bakelants e Romain Bardet. Questi due, insieme a Tiralongo, ci danno dentro per guadagnare, ma il gruppo li tiene a vista. Ripresi ai 2000 metri. È l'Orica che mette in fila il gruppo ed il piano degli aussie è chiarissimo: portare Michael Matthews alla vittoria. Superano di slancio la rampa ai 500 metri, Matthews esce dall'ultima curva in testa. Giacomo Nizzolo, ottimamente attaccato alla ruota di Bling, prova a passarlo ma quest'ultimo gli chiude, con un bel po' di mestiere, la porta in faccia. Davide Cimolai esce al centro ma ormai la vittoria è andata, ed è di Michael Matthews. Alle spalle della nuova maglia gialla e della coppia italiana c'è un signore che ha già collezionato cinque vittorie nel 2015, Alexander Kristoff. Il norvegese si tiene dietro José Joaquin Rojas, Matti Breschel, Moreno Hofland, Nacer Bouhanni, Bryan Coquard ed Arnaud Démare.

 

Matthews, la volata vale il primato. Domani montagne
Il leader della classifica generale Michal Kwiatkowski dà le ultime pedalate in giallo senza perdere tempo, se non per gli abbuoni in suo sfavore, e così il nuovo leader è Michael Matthews. A 1" ci sono proprio Michal Kwiatkowski e Rohan Dennis, quindi John Degenkolb a 3", Tony Martin a 8", Luis León Sánchez e Sylvain Chavanel a 11", Tom Dumoulin, Geraint Thomas e Philippe Gilbert a 14". Matthews sopravanza Kristoff nella classifica a punti (29 a 27 per l'australiano) e Kwiatkowski con Dennis nella graduatoria del miglior giovane (Entrambi staccati di 1"). Tra le squadre resta davanti a tutti la BMC mentre il miglior scalatore è Philippe Gilbert, che fa incetta di punti sulle côtes odierne e scalza dalla vetta Hivert. Ma domani si cambia: dopo tre giorno di calma più o meno piatta, la quarta tappa partirà da Varennes-sur-Allier ed arriverà in salita, a Croix de Chaubouret. Si dovranno superare sette Gpm (spesso le stesse salite con più traguardi) prima dell'erta finale che richiamerà, ça va sans dire, gli scalatori. Se domani non si deciderà la 73a Parigi-Nizza, ci si potrà di certo fare un'idea più precisa su chi tenere davvero d'occhio da qui a domenica.

Francesco Sulas

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