Vuelta a Andalucía 2015: È di Lobato l'ultima frustata - Sua la quinta tappa. Froome vince corsa e duello con Contador
- Vuelta a Andalucía Ruta Ciclista del Sol 2015
- Movistar Team 2015
- Team Sky 2015
- Tinkoff - Saxo 2015
- Tinkoff - Saxo 2015
- Alberto Contador Velasco
- Beñat Intxausti Elorriaga
- Christopher Froome
- Edward Theuns
- John Degenkolb
- Johnny Hoogerland
- Juan José Lobato del Valle
- Maciej Paterski
- Merhawi Kudus Ghebremedhin
- Pello Bilbao
- Rodolfo Andrés Torres Agudelo
- Songezo Jim
- Sylvain Chavanel
- Victor Martín Hernández
- Uomini
Prima di lui, nessuno mai, proveniente dalla terra di Albione, aveva portato a casa la Vuelta a Andalucía. Chris Froome, seppure arrivi in prima istanza dal Kenya e successivamente dalla Gran Bretagna, la corsa andalusa la porta a casa. Aveva preso una batosta da Alberto Contador venerdì, sull'Alto de Hazallanas, senza però perdere più di 19": frutto di un bel recupero nel finale, quando ormai Alberto stava già sparando, sul traguardo. Ieri però, sulla breve ma ripida erta dell'Alto de las Allanadas, ha sgasato decisamente: una progressione delle sue, con la cadenza di pedalata estrema, scioltissima, mai vista. Ruta del Sol in cassaforte, per Froome, e prima sfida con Contador vinta. Anche se non significa molto (anzi, forse non significa proprio nulla), le vere battaglie saranno ben più in là.
Lo spettacolo, di sicuro, in questi giorni non è mancato, con il fuoriclasse di Pinto a mettere in mostra le potenzialità della nuova Tinkoff-Saxo (da Ivan Basso gregario in giù) al britannico che ha confermato tutti, ma proprio tutti i pregi della Sky. Se con loro la salita la subisci, anziché aggredirla, sei finito. Dopo due tappe di montagna, oggi si concludeva la Vuelta a Andalucia con una frazione, la sesta, non impegnativa.
Fuga a 7, anche Bilbao e Hoogerland dentro
Si trattava di 169.8 km da Montilla a Alhaurín de la Torre, con un bello strappo nel finale. Non per velocisti purissimi, ecco. Dopo 6 km vanno via Pello Bilbao (Caja Rural-RGA Seguros), Johnny Hoogerland (Roompot), Rodolfo Torres (Colombia), Merhawi Kudus e Songezo Jim (MTN Qhubeka), Victor Martín Hernández (Burgos-BH) e Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice). Il vantagggio sale senza che si debba attendere troppo: 2' sul gruppo dopo 40 km, 3' dopo 44 km e via proseguendo. Sull'Alto de los Embalses, ultima salita valida come Gpm della Velta a Andalucía, Pello Bilbao transita per prima e si assicura la classifica di miglior scalatore. Il basco, non più interessato a restare in fuga, si rialza, e con lui alcuni altri.
Kudus, Hoogerland e Paterski restano al comando
Restano davanti solo Merhawi Kudus, Johnny Hoogerland e Maciej Paterski. I tre vanno d'amore e d'accordo, finché il polacco della CCC Sprandi Polkowice decide di rompere gli equilibri. Mancano poco più di 10 km all'arrivo, il gruppo si è sensibilmente avvicinato: 40". Hoogerland guarda Kudus, che guarda avanti, poi indietro. Prova timidamente a rilanciare per inseguire Paterski, ma capisce ben presto che non vale la pena. Il gruppo li riprende e lascia Paterski con 20" di margine. Non sono nulla.
Salita finale: Theuns attacca, Lobato lo affonda
Sulla salita che porta al traguardo di Alhaurín de la Torre scatta il giovane Edward Theuns (Topsport-Baloise). Sembra la mossa giusta, ma il belga non ha fatto i conti con Juan José Lobato. Lo spagnolo scavalca Theuns, partito troppo presto, gira in testa all'ultima curva e vince con margine su John Degenkolb. Il tedesco della Giant-Alpecin è lasciato ad un solo secondo, mentre Sylvain Chavanel, terzo, è a 2". Stesso distacco per il quarto, Pim Ligthart, che si mette alle spalle Grega Bole, il leader Chris Froome, Moreno Hofland, Jan Bakelants, Alberto Contador e Nicolas Edet. Enrico Gasparotto fuori dai dieci di un soffio (11°).
Prima sfida a favore di Froome. È solo l'inizio...
Classifica generale finale con Froome che porta a casa la corsa con soli 2" su Contador. Terzo il basco della Movistar, Intxausti, con un distacco di 2'38", mentre a 3'05" c'è Nieve. Bardet è quinto a 3'13", seguito da Kennaugh a 4'03", poi Edet a 5'10", Siutsou a 5'17", Chavanel a 5'30" e Jungels a 5'50". Si conclude così una cinque giorni molto spettacolare, che ci fa capire, su tutte, una cosa: lo spettacolo deve ancora cominciare.