Ladies Tour of Qatar 2015: Cuci e Taglia, primo Alé - Tappa e maglia alla Cucinotta. Batte Bronzini e Tagliaferro
- Ladies Tour of Qatar WE 2015
- Alé - Cipollini - Galassia [Donne] 2015
- Bigla Pro Cycling Team [Donne] 2015
- China Chongming - Liv - Champion System Pro Cycling [Donne] 2015
- Hitec Products [Donne] 2015
- Rabo Liv Women Cycling Team [Donne] 2015
- Team Liv - Plantur [Donne] 2015
- Wiggle Honda [Donne] 2015
- Alessia Piccolo
- Annalisa Cucinotta
- Arianna Fidanza
- Chloe Hosking
- Elena Cecchini
- Elizabeth Armitstead
- Emilia Fahlin
- Fortunato Lacquaniti
- Giorgia Bronzini
- Giovanni Fidanza
- Jolien D'Hoore
- Kelly Druyts
- Lucinda Brand
- Lucy Garner
- Manel Lacambra
- Marta Tagliaferro
- Rossella Ratto
- Shelley Olds
- Thomas Campana
- Tiffany Cromwell
- Trixi Worrack
- Xiu Jie Jiang
- Ciclismo femminile
Finalmente è tornata! Annalisa Cucinotta, a forza di piazzarsi, ci aveva fatto l'abitudine. Sempre in zona podio, se non proprio tra le prime tre, eppure il corridore c'era e c'è. L'ha dimostrato oggi nella prima tappa del Ladies Tour of Qatar, terza gara UCI della stagione dopo quelle dell'Argentina ma primo vero scontro tra le grandi. E le grandi, sul finire di una tappa dalla volata annunciata, si sono ben viste davanti al gruppo. Su tutte la Wiggle Honda di Giorgia Bronzini, che ha imbastito un treno composto da Chloe Hosking, Jolien D'Hoore ed Emilia Fahlin.
La Alé-Cipollini, da par suo, aveva in Annalisa Cucinotta la sua punta, con la giovane Arianna Fidanza e Marta Tagliaferro pronte a lanciare la friulana. E c'erano anche le pericolose Shelley Olds (Bigla), quella vecchia volpe di Trixi Worrack e tante altre. La Alé-Cipollini era parsa a tutti una squadra ben poco consistente, almeno sulla carta. I due ds, Fortunato Lacquaniti e Giovanni Fidanza, lavorano sulle giovani, ma Alessia Piccolo vuole vincere. Francesca Cauz e Dalia Muccioli, per le montagne, Marta Tagliaferro ed Annalisa Cucinotta, con Simona Frapporti e la giovane Arianna Fidanza, come donne veloci. Altro che squadra poco adatta a vincere, la Cipollini! Si prende due terzi del podio e la prima maglia oro, che contraddistingue la leader del Ladies Tour of Qatar. Occupa anche la prima posizione tra le migliori giovani, proprio con la Fidanza. Per essere la prima vittoria stagionale non poteva andare meglio , ma andiamo con ordine.
Olds e Hosking attive al traguardo volante
Partenza dal Museum of Islamic Art, un classico di questa corsa (anche perché il Qatar non è certo la Francia, quanto ad estensione), per giungere, dopo 98 km, a Dukhan Beach. Gruppo compatto per i primi chilometri, niente vento né ventagli. Il primo sprint intermedio, fissato dopo 28 km, va a Shelley Olds. L'ex calciatrice statunitense, passata in inverno proprio dalla Alé-Cipollini alla nuova Bigla di Thomas Campana e Manel Lacambra (sì, proprio gli stessi della Cervélo Test Team), precede Chloe Hosking, che dalla Hitec è andata alla Wiggle Honda, e Lizzie Armitstead, ultima vincitrice della Coppa del Mondo e portacolori della forte Boels-Dolmans.
Xiu Jie Jiang, una cinese da sola in fuga
Dopo 55 km va in fuga la cinese Xiu Jie Jiang, dorsale 141, appartenente alla China Chongming-Liv-Champion System Pro Cycling: un nome che non si scorda facilmente. Guadagna sì e no un minuto ma in mezzo al deserto, tutta sola, dove caspita vuoi andare. Il gruppo si riporta sotto in corrispondenza del secondo ed ultimo traguardo volante di giornata, posto ad Al Uwaynah. Mancano 29 km al traguardo e per prima transita proprio Xiu Jie Jiang, seguita da Shelley Olds e Lizzie Armitstead. Ormai è raggiunta, la cinese, ed ai -25 il gruppo è compatto.
Trenone Wiggle, ma la Alé-Cipollini esce meglio
In fila indiana si lancia verso il traguardo di Dukhan Beach, con pochi tentativi di variare quel copione già scritto e praticamente interpretato. Ai -18 è l'olandese Anouska Koster (Rabo Liv) a tentare un allungo, ma nessuno se la fila e viene ripresa in un batter d'occhio. La Alé-Cipollini si fa vedere davanti spesso, nel finale, così come Rossella Ratto, esordiente in Qatar con la maglia della nazionale azzurra. È però la Wiggle Honda a mettersi davanti a tutti negli ultimi chilometri. Chiaro l'intento della squadra britannica: portare alla vittoria Giorgia Bronzini. E così ecco la Campionessa belga Jolien D'Hoore, l'australiana Chloe Hosking e la bella svedese Emilia Fahlin mettere alla frusta il plotone.
Annalisa Cucinotta ritorna alla vittoria
La Alé-Cipollini però non demorde e si rivede davanti quell'orangeyellowfluo in dirittura d'arrivo. La volata è lanciata da Shelley Olds: parte lunghissima sulla sinistra, mentre al centro risale forte Annalisa Cucinotta. La sua è una volata prepotente, rabbiosa. Fatta di quella forza e furia di chi non alza le braccia al cielo dalla Classica Città di Padova 2008. Alle sua spalle Giorgia Bronzini guarda quasi stupita la collega e si deve accontentare della piazza d'onore, mentre Marta Tagliaferro, dopo un eccellente lavoro, si piazza sul gradino più basso del podio. Quarta l'olandese Lucinda Brand, seguita da Shelley Olds (sperava in un debutto migliore) e Trixi Worrack, che nel deserto si trova sempre bene. Al settimo posto l'eccellente Arianna Fidanza, già in luce a gennaio nel Tour de San Luis (fu quinta a El Durazno, terza a Villa Mercedes e quarta nella frazione finale di San Luis): la sua stagione è iniziata molto bene. All'ottavo posto troviamo la Campionessa belga Jolien D'Hoore, seguita dalla connazionale Kelly Druyts mentre l'australiana della Velocio-SRAM Tiffany Cromwell chiude la top ten. Annalisa Cucinotta guida la classifica generale con 4" sulla Bronzini, 5" sulla Olds, 6" su Tagliaferro, 8" su Armitstead ed Hosking, 10" su Brand, Worrack, Fidanza e D'Hoore. Cucinotta guida anche la classifica a punti (sempre davanti a Bronzini) mentre Arianna Fidanza domani indosserà la maglia bianco perla che spetta alla miglior giovane (Elena Cecchini, oggi dodicesima, e Lucy Garner alle sue spalle).
È stata una sfida tra Wiggle Honda ed Alé-Cipollini, con quest'ultima a prevalere sullo squadrone britannico che già da domani potrà rifarsi. I 112.5 km della Al Zubarah Fort-Madinat Al Shamal potranno fare grossi distacchi. Di tutte queste quattro tappe è quella più a nord, più esposta al vento, più difficile da interpretare. Non sarà una certo una passeggiata.