Tour of Hainan 2014: Palini e Bonifazio conquistano l'isola - Una vittoria a testa per i due Lampre nella corsa cinese

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Andrea Palini e Niccolò Bonifazio, inviati speciali in Cina, sull'isola di Hainan, per conto della Lampre-Merida, l'avevano già puntato ieri, sul traguardo di Xinglong, il bersaglio grosso. Primo e secondo, ma non avevano fatto i conti con un francese: Julien Antomarchi, in fuga sin dalle prime battute con il nostro Federico Buttò e Samir Jabrayilov. Antomarchi, al differenza dei due compagni di fuga, non ha ceduto al ritorno del gruppo, tirando dritto verso il traguardo. Gli sono bastati due secondi per prendersi la tappa, appunto davanti alla coppia Lampre, e già che c'era, anche la maglia di leader.

Oggi però i blu-fucsia-verde non ci sono ricascati: nella quinta tappa, a Sanya, è stato Palini, proprio come ieri, e per giunta in maglia verde (guida la classifica a punti), ad esultare, finalmente. La ruota veloce della Lampre-Merida ha colto così la prima vittoria stagionale, pur essendoci andato vicino ad inizio agosto, al Tour of Utah, e nelle prime tappe di questo Tour of Hainan.

Niccolò Bonifazio, classe '93 ligure (tra cinque giorni spegnerà 21 candeline), è stato decisivo, lanciando il compagno di squadra verso la vittoria, ma chiudendo comunque al secondo posto, davanti al kazako Ruslan Tleubayev. Del resto Bonifazio aveva già ottenuto le sue vittorie, in questo 2014: la tappa finale del Tour of Japan, a Tokyo, ma soprattutto la Coppa Agostoni, succedendo nell'albo d'oro a quel Filippo Pozzato che è suo compagno di squadra.

Anche sull'isola di Hainan Bonifazio non s'è risparmiato. Già bello pimpante nella prima tappa, il criterium di Chengmai, quando chiuse 4° lavorando sempre per Palini. Il compagno di squadra all'esordio era stato battuto dal solo Moreno Hofland, vincitore dell'edizione 2013 della corsa (tre vittorie parziali, con le altre sei che andarono a Theo Bos, per un dominio a tutto campo degli atleti Belkin). Bonifazio ha pensato bene di vendicare il compagno di squadra nella tappa successiva: non certo un criterium ma una vera e propria frazione in linea, da Chengmai a Haikou.

Volata vincente del ligure davanti all'olandese della Drapac Wouter Wippert e, ancora una volta, ad Andrea Palini. La coppia Lampre saliva in classifica generale, tanto che Bonifazio diventava leader della corsa davanti appunto a Palini. Nella terza tappa però, 134 km con arrivo a Yueliangwan, era il kazako Arman Kamyshev a timbrare: batteva allo sprint l'azero Maksym Averin, con Wouter Wippert terzo.

Palini e Bonifazio chiudevano nei primi dieci (rispettivamente 5° e 8°), ma il più giovane perdeva la leadership: la maglia passava infatti sulla spalle del corridore di casa, Meiyin Wang, che difende i colori dell'Hengxiang Cycling Team. Gli altri, da Palini in giù, inseguivano a 2". Proprio questo - è storia di ieri - sarà il distacco che permetterà a Julien Antomarchi di arrivare al traguardo dopo la lunga fuga, vanificando lo sprint della coppia Palini-Bonifazio, vincente sì, ma per la piazza d'onore. Antomarchi si pappava anche la maglia gialla ma la gioia durava ben poco.

Stamane i due ragazzini terribili della Lampre-Merida hanno messo a posto le cose, con una doppietta che porta in casa blu-fucsia-verde sia la tappa che il primato in classifica di Palini, con Bonifazio secondo a 6", seguito da Antomarchi, anche lui a 6". Ora c'è da gestire l'esiguo vantaggio accumulato nelle prossime cinque tappe che attendono il gruppo.

Non ci saranno frazioni davvero impegnative dal punto di vista altimetrico, fatta eccezione per la settima: nei 199 km da Dongfang a Wuzhishan si affronteranno tre Gpm di prima categoria, due negli ultimi 57 km e l'ultimo scollinamento sarà a 11 km dal traguardo di Wuzhishan.

Ancora tre tappe da ruote veloci, quindi, ed una (quella citata poco fa) in cui stringere i denti per la coppia Palini-Bonifazio, giovani che si esaltano anche nell'autunno cinese, in una corsa che pian piano, anno dopo anno, cresce. E visto che dalla prossima stagione ci sarà un posto libero nel World Tour, quello lasciato dal Tour of Beijing, chissà che il Tour of Hainan non possa un giorno prendere il suo posto.