Giro dell'Emilia WE 2014: Sul primo San Luca domina la Ratto - Rossella vince facile, poi Pitel e Bronzini. Ma le assenti...
- Giro dell'Emilia WE 2014
- Astana - Be Pink [Donne] 2014
- BTC City Ljubljana [Donne] 2014
- Estado de México - Faren [Donne] 2014
- S.C. Michela Fanini Rox [Donne] 2014
- Servetto Footon [Donne] 2014
- Alena Amialiusik
- Annalisa Cucinotta
- Dalia Muccioli
- Edwige Pitel
- Fabiana Luperini
- Giorgia Bronzini
- Katazyna Sosna
- Olena Oliynyk
- Rossella Ratto
- Serika Guluma
- Spela Kern
- Ursa Pintar
- Ciclismo femminile
Giro dell'Emilia 2014, la prima volta delle donne nella gara che si conclude sul San Luca. C'è anche l'accostamento con la corsa maschile, potenzialmente è una combinazione parecchio allettante, oseremmo dire ideale. Ecco, potenzialmente: già, perché se l'11 ottobre già per i maschietti è l'alba dell'ultimo giorno di scuola, il calendario femminile s'è di fatto chiuso un paio di settimane fa (ma solo per chi ha fatto i Mondiali, per le altre un mese fa). Quindi?
Quindi tanto è piacevole, diciamo pure incoraggiante, vedere un Giro dell'Emilia femminile, finalmente, quanto è povera la griglia di partenza (senza offesa per chi ha preso il via). Al via undici squadre, ma solo sette sono quelle che si danno battaglia tutto l'anno tra le Élite: le rimanenti sono una selezione azzurra, una del Veneto, un Misto Astute-Gauss, una di squadre Juniores, la Valcar e la Cadeo Carpaneto. Il totale fa 62 atlete al via, solo una delle quali tra le prime 10 del ranking UCI, Giorgia Bronzini. Alena Amialiusik (Astana-BePink) è 11a, Rossella Ratto, che ritroveremo, solo 21a, le altre giovani promettenti, vecchie glorie alla ricerca dell'ultimo lampo di una carriera (pensiamo a Fabiana Luperini, ultima gara per lei).
Manca chi ha corso un'intera stagione e, dopo la rassegna iridata di Ponferrada, va in vacanza, o chi è agli Europei su pista, che si terranno in Guadalupa, dal 15 al 19 ottobre (qualche nome, pescando solo tra le Azzurre: Elena Cecchini, Tatiana Guderzo). Avrebbe senz'altro fatto bene, inoltre, avere al via la nuova maglia iridata, Pauline Ferrand-Prévot, magari con Marianne Vos (la Rabo Liv domenica ha corso L'Eroica amatoriale, la fuoriclasse di Meeuwen è restata in Toscana, ospite di Andrea Tafi, fino a pochi giorni fa), invece niente.
Ce ne faremo una ragione, almeno per quest'anno. Anche perché la vincitrice non è affatto una seconda linea, quella Rossella Ratto che, con Giorgia Bronzini ed Elisa Longo Borghini, si è resa protagonista del Mondiale di Ponferrada. Una stagione, quella della ragazza di Colzate, in chiaroscuro: potrà aver fatto progressi, lo vedremo negli anni a venire, ma una sola vittoria fino a stamane - la prima da Élite - nella seconda tappa del Women's Tour, gara a tappe britannica che ha riscosso un bel successo.
La Ratto aggiusta una stagione così così, esulta in zona Cesarini, lo fa all'ultima apparizione con la casacca Estado de México-Faren (nel 2015 correrà con la nuova squadra di Edita Pucinskaite). Si parte alle 12 da Bologna, 99 km che portano il gruppo dapprima verso Altedo, poi si vira in direzione Cento, dov'è posto il traguardo volante. Dopo un circuito attorno alla cittadina del carnevale si torna verso Bologna per affrontare per la prima e, purtroppo unica (ma le atlete che hanno corso dal Qatar, in febbraio, fino ad oggi, non la penseranno come noi...), volta la terribile salita del San Luca.
Qui si decide tutto, ma prima le squadre più attive sono state Astana-BePink ed Italia. Sul San Luca però attacca Rossella Ratto, seguita immediatamente dalla colombiana del Vaiano Serika Guluma, con la coppia Astana composta dalla bielorussa Alena Amialiusik e dalla romagnola di Cesenatico Dalia Muccioli, amante delle forti pendenze. C'è anche la slovena della BTC City Ljubljana Spela Kern. La Ratto però vuol chiudere in bellezza, forza e se ne va: all'ultimo chilometro ha 8" sulle immediate inseguitrici, procede decisa ed arriva al traguardo, portando a casa la prestigiosa gara, seppure alla prima edizione.
Alle sue spalle un giovane talento emergente, la 47enne transalpina Edwige Pitel, della Michela Fanini Rox, staccata di appena 9". Terza piazza per una Giorgia Bronzini, a 16", che sfrutta l'ottima gamba con cui esce dal Mondiale. Ai piedi del podio Dalia Muccioli, quindi Spela Kern ed Alena Amialiusik, tutte a 25". A 40" la slovena Ursa Pintar, a 49" l'ucraina Olena Oliynyk, a 55" la colombiana Serika Guluma e ad un minuto la lituana del Vaiano Katarzyna Sosna, decima.
Un'ottima idea, questo Giro dell'Emilia femminile, addirittura messa in atto; peccato per la posizione in calendario. È sicuramente migliorabile, così come il percorso, a cui un passaggio o due in più sul San Luca farebbe solo bene (logistica permettendo). Una bella vincitrice come Rossella Ratto, che potrà pure compiere qualche ingenuità - ha 21 anni, ci sta che sbagli a lanciare la volata ai Mondiali con una Bronzini con la quale non corre per il resto della stagione - ma la gamba per fare la differenza ce l'ha sempre avuta. Oggi ha messo la marcia giusta, Rossella, e da domani si volta pagina, verso un 2015 più radioso.