Vuelta a España 2014: Il Camino è rapido solo per Malori - Adriano domina la crono di Santiago de Compostela
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- Team Giant - Shimano 2014
- Team Sky 2014
- Tinkoff - Saxo 2014
- Trek Factory Team 2014
- Adriano Malori
- Alberto Contador Velasco
- Alejandro Valverde Belmonte
- Christopher Froome
- Damiano Caruso
- Fabio Aru
- Jesse Sergent
- Rohan Dennis
- Vasili Kiryienka
- Wilco Kelderman
- Uomini
Non sbaglia, Adriano Malori. Con i due passistoni per eccellenza - Tony Martin e Fabian Cancellara - ritirati dalla Vuelta, l'occasione per il colpo grosso era più ghiotta che mai. Il parmense della Movistar non s'è fatto sfuggire l'occasione. Solo 9700 metri, per di più bagnati, bagnatissimi, in quel di Santiago de Compostela.
Si termina alla fine del Camino. Malori rende noiosa una crono che, per condizioni meteo, classifica ormai delineata e voglia di rischiare pari a zero, già sarebbe un'ottimo sonnifero. Adriano stacca subito quell'11'12" che varrà la vittoria finale.
Un tracciato piatto, non semplice, ma tutto sommato un bicchier d'acqua per gente che del cronometro ha fatto il suo pane. Adriano Malori è uno di loro e punta seriamente al podio del Mondiale, considerando che Fabian Cancellara si concentrerà esclusivamente sulla gara in linea.
Alle spalle del parmense Jesse Sergent, un altro dei favoriti per la vittoria odierna in quel di Santiago. Viene staccato infatti di soli 8", con Rohan Dennis, uomo da temere a Ponferrada, a 9". A 17" troviamo un uomo di Chris Froome, Vasili Kiryenka, e Jimmy Engoulvent.
Staccato di 18" un gruppo di uomini dell'Est (il russo Sergey Chernetskiy, il polacco Maciaj Bodnar ed il kazako Alexey Lutsenko), belgi (Jasper Stuyven, ottimo anche nelle volate, in questa Vuelta) e francesi (Damien Gaudin ha sempre dimostrato di trovarsi bene nelle lotte contro il tempo).
Se Chris Froome passeggia e chiude a 1'13", Alberto Contador, per la prima volta completamente rojo, se la prende ancor più comoda, pagando 1'40" a Malori. La classifica generale finale vede Alberto Contador primeggiare alla Vuelta a España per la terza volta in carriera (ed altrettante partecipazioni). Froome ha corso meglio di tutti, tra gli avversari, è cresciuto e chiude al secondo posto con 1'10" di distacco.
Terzo posto per Alejandro Valverde a 1'50". Joaquim Rodríguez è quarto a 3'25", Fabio Aru quinto a 4'48", Samuel Sánchez sesto a 9'30", seguito da Daniel Martin a 10'38". Warren Barguil resta all'ottavo posto con un distacco di 11'50" mentre Damiano Caruso, oltre che regolare, dimostra di saper scalare le classifiche. Ieri era decimo, stasera è nono, e nono resta, scavalcando Daniel Navarro.
Il ragusano ha un distacco di 12'50", il portacolori della Cofidis invece è a 13'02". Buonissimo anche il 15° posto finale di Giampaolo Caruso, proprio alle spalle di un Wilco Kelderman che al Giro aveva fatto bene, alla Vuelta ha decisamente deluso. È ancora giovane. Va in letargo la stagione dei GT, con tre vincitori - Quintana, Nibali e Contador - spettacolari.
Adesso fari puntati sul Mondiale di Ponferrada, attenzione ad Adriano Malori: non sarà più veloce di Tony Martin, un carro armato, ma può levarsi bellissime soddisfazioni.