Eneco Tour 2014: Stybar coglie l'attimo fuggente - Il ceco vince in casa di Lars Boom ed è già leader
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- Alexis Gougeard
- Andrea Guardini
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- Davide Appollonio
- Gert Steegmans
- Julien Vermote
- Kevin Van Melsen
- Lars Boom
- Manuel Quinziato
- Marco Marcato
- Pavel Brutt
- Philippe Gilbert
- Roy Jans
- Sep Vanmarcke
- Stig Broeckx
- Zdenek Stybar
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Tra la pioggia nel finale, il blando pavé di Heusden, le azioni degli ultimi chilometri ed i protagonisti in scena il dubbio è sorto: siamo ad una Classica del nord, ad una gara di ciclocross o all'Eneco Tour?
La domanda, ovviamente, è retorica, ma il meteo del Nord del Brabante, unita alla voglia di battaglia dei vari Gilbert, Vanmarcke, Stybar (campione uscente all'Eneco) e soprattutto Lars Boom, nato a Vlijmen, cittadina attorno alla quale si sviluppava il circuito odierno, hanno reso avvincente una frazione che pareva destinata ad un possibile Guardini bis.
Pareva, per l'appunto. Ma la Belkin di Lars Boom, che oggi arrivava in casa e non voleva farlo in modo banale, ha tentato fino all'ultimo di portare alla vittoria il suo capitano. Dapprima inseguendo una fuga che era diventata quasi imprendibile, quindi cercando di fare una bella selezione tra velocisti e uomini da imboscate.
La presenza di Zdenek Stybar con una gamba mostruosa era sicuramente stata messa in preventivo, eppure non è bastato a mandare all'aria i piani del crossista part-time (molto part-time) in forza all'Omega Pharma-Quick Step. Styby ha lanciato la volata ristretta, partendo in testa, e la Belkin, che era davanti con Vanmarcke, Mollema e naturalmente Boom, è rimasta fregata.
Stybar pone subito il primo sigillo: tappa e maglia di leader sfilata dopo un solo giorno ad Andrea Guardini, adesso lo dovranno inseguire. Sono 175.8 i chilometri da Waalwijk a Heusden, in un circuito che si snoda attorno a Vlijmen. Dopo una ventina di chilometri va via la fuga a tre, con Pavel Brutt (Katusha), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) ed Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale).
Il gruppo lascia fare, il terzetto arriva a guadagnare sino a 5'50" di vantaggio. Quando Belkin e Garmin-Sharp si mettono in moto seriamente, i tre hanno ancora 4'39" ed al traguardo mancano 44 km. Nel mentre s'è ritirato Sacha Modolo: il corridore della Lampre-Merida, caduto ieri malamente, ha provato a ripartire, ma con il pavé ed il coccige dolorante salire in ammiraglia nella zona del rifornimento è parsa a tutti la scelta più saggia.
Chi, come ieri, finisce a terra, è il canadese Antoine Duchesne (Europcar), che dopo un bel volo si rialza e riparte. Stessa sorte toccherà più avanti a Cayetano Sarmiento (Cannondale). Siamo già ai -20, il gruppo è spaccato in due: Tom Dumoulin, capitano della Giant-Shimano, ha forato. Tutti i suoi compagni lo attendono, ma perdono un minuti rispetto al gruppo principale. Davanti, nel frattempo - siamo ai -12 - Pavel Brutt, all'ultima stagione in katusha, visto che nel 2015 tornerà da Oleg Tinkov, allunga.
Van Melsen e Gougeard si guardano, si incitano a vicenda per lanciare l'inseguimento, ma le forze sono ridotte al lumicino. Nel plotone una rotonda manda a terra Matteo Trentin, che travolge José Joaquín Rojas. Il gruppo di testa, già sfilacciato, perde molti suoi protagonisti, tra cui il leader Andrea Guardini. Omega e Belkin, rispettivamente per Stybar e Boom, prendono in mano la situazione, mentre Dumoulin insegue sempre, anche aiutato da una scia galeotta. Mancano 4.6 km, pioggia e vento, soprattutto, frenano Pavel Brutt, che viene ripreso.
Davanti restano in pochissimi: Philippe Gilbert, già protagonista domenica alla Ride London Classic, tenta l'allungo, ma Boom non lascia andar via nessuno. L'accelerazione di Lars Boom, Manuel Quinziato e Zdenek Stybar avviene sul pavé, quando mancano 1800 metri al traguardo. Paolo Longo Borghini, che aveva lavorato molto per Marco Marcato, lancia il veneto, che però stenta a prendere le ruote del terzetto. Chi rientra è Vanmarcke, con Mollema, anche se ormai la volata è lanciata.
Stybar parte in testa, Boom e Vanmarcke gli sono in scia ma non lo superano: il ceco dell'Omega Pharma-Quick Step esulta, salvo rimettere quelle mani sul manubrio. Cadere dopo il traguardo, con una vittoria già in tasca, sarebbe proprio una beffa. Lars Boom, alle sue spalle, batte un pugno sul manubrio, stizzito per un secondo posto davanti al pubblico amico che poco conta. Il podio di giornata è completato da Sep Vanmarcke. Segue la coppia tricolore formata da Marco Marcato e Manuel Quinziato, poi Roy Jans, Davide Appollonio, Bauke Mollema, Julien Vermote e Stig Broeckx. Tom Dumoulin paga 14", in un gruppo molto folto comprendente anche Fabian Cancellara.
Stybar, che nel 2013 ebbe la meglio nell'ultima tappa, quella di Geraardsbergen, proprio su Tom Dumoulin, è già in testa alla classifica generale, ma solo per 1" su Lars Boom. Al terzo posto Sep Vanmarcke, con un ritardo di 6", mentre Pavel Brutt ha 7" e Philippe Gilbert 9". Marco Marcato capeggia un gruppo che è staccato di 10", con Nikolay Trusov, Roy Jans, Aidis Kruopis e Jens Keukeleire. Dumoulin deve già recuperare 24", se non è tagliato fuori dalla lotta per la classifica poco ci manca. Eppure...
Eppure domani la cronometro di Breda potrebbe rimettere in corsa sia l'olandese della Giant-Shimano che Lars Boom, tanto per fare due nomi. In particolare quest'ultimo, specialista di brevi prove contro il tempo e prologhi, si troverà a meraviglia sui 9600 metri di Breda. Stybar teoricamente dovrebbe tendere a difendersi, ma uno che viene dal ciclocross (ed è Campione del Mondo in carica, pur avendo gareggiato in poche occasioni), dove il passo nell'arco dell'ora è fondamentale, saprà come gestirsi. Già oggi il segnale, Styby, l'ha mandato ai diretti avversari: l'Eneco lo voglio vincere di nuovo, e sono in grado di farlo. E stando a quanto messo in mostra sul traguardo di Heusden, il ceco un bel po' di paura la fa.