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Sparkassen Giro WE 2014: Marianne rovina la festa a Giorgia - A Bochum Bronzini si arrende allo strapotere di Vos

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Marianne Vos vince lo Sparkassen Giro a Bochum © uci.chUn regalino se lo sarebbe voluto concedere, Giorgia Bronzini. La piacentina aveva segnato sul calendario quel 3 agosto in cui venne alla luce e che quest'anno prevedeva l'esordio in Coppa del Mondo dello Sparkassen Giro di Bochum, corsa esistente dal 2001. Un circuito cittadino di 15.5 km da ripetere otto volte, non semplice come quello dei Campi Elisi, domenica, non difficilissimo. Insomma, Giorgia voleva farsi un regalo di compleanno importante e meritato.

Come spesso - non sempre - accadutole in carriera, i suoi desideri si sono scontrati contro un'iceberg olandese ed iridato. A che serve dire che si chiama Marianne Vos. La fuoriclasse della Rabo Liv veniva dal successo nella prima edizione de La Course, nel cuore di Parigi, sui Campi Elisi. Corsa che s'è svolta anche grazie a lei, che ha alzato al voce. Tra alzar la voce ed alzare il ritmo c'è una bella differenza, ma a Marianne riescono bene tutti e due gli esercizi.

Cercava la prima vittoria del 2014 in Coppa del Mondo: ha iniziato a correre il 23 aprile alla Freccia Vallone (lavorò per Pauline Ferrand-Prévot, con successo), non aveva affrontato, come di consueto, la trasferta cinese al Tour of Chongming Island. Lo Sparkassen Giro era occasione ghiottissima per cogliere la prima di Coppa, in un anno in cui non potrà esultare nella generale.

Circuito di 15.5 km da ripetere per otto volte, buona parte delle più forti impegnate nei Giochi del Commonwealth in corso a Glasgow. Non c'è quindi Lizzie Armitstead, che pur avendo saltato la trasferta cinese può vantare 160 punti sulla seconda, Emma Johansson. La Armitstead, per inciso, se l'è vinta, la gara in linea dei Giochi del Commonwealth: meglio di così non le poteva andare.

La corsa inizia a ritmi non elevatissimi, con la ragazza di casa, Anna-Bianca Schnitzmeier (Wiggle Honda), in testa al plotone. Quando passa al comando Marianne Vos, dopo due giri e mezzo, le cose cambiano ed inizia la corsa vera e propria. Scatti e controscatti, ma si bada anche alle classifiche collaterali della Coppa del Mondo.

Il primo sprint vede Anna Stricker precedere Iris Slappendel, titolare (nonché disegnatrice) della maglia, mentre al terzo posto c'è Malgorzata Jasinska. Sul GPM valido per la graduatoria della Coppa è Alena Amialiusik a transitare per prima, seguita da Lisa Brennauer ed Emilia Fahlin. La bielorussa dell'Astana-BePink veste così la maglia di miglior scalatrice, sfilandola a Pauline Ferrand-Prévot.

Altro sprint, tra uno scatto ed un controscatto, e Simona Frapporti precede la sempre attenta Iris Slappendel, con Anna Stricker al terzo posto. Slappendel che a sera vestirà la maglia della graduatoria a punti temporaneamente presa dopo la Cina da Rebecca Wiasak.

Tra gli attacchi ed i contrattacchi di cui sopra (tra coloro che ci provano ma devono presto desistere, la statunitense della Boels-Dolmans Megan Guarnier), s'inserisce Marianne Vos. Siamo al termine del terz'ultimo giro e l'olandese se ne va. Presto verrà raggiunta da Shelley Olds (Alé-Cipollini-Galassia) e Valentina Scandolara (Orica-AIS), con Loren Rowney (Specialized-Lululemon) e Julia Soek (Giant-Shimano) che si aggregheranno. Il gruppo insegue incerto, ma la Boels-Dolman prende in mano la situazione e pure quest'azione non andrà in porto.

Siamo all'inizio dell'ultimo giro ed il gruppo è nuovamente compatto. Nell'ultima tornata è la giapponese della Wiggle Honda Mayuko Hagiwara a tentare il colpo di mano. La Hagiwara, dopo varie affermazioni in Patria, s'è rivelata come un buon corridore durante il Giro Rosa e non è certo da sottovalutare. Impossibile per il plotone lasciarle troppo margine di vantaggio. Viene raggiunta dal gruppo ed allora, dopo la salita, è la svedese dell'Orica Emma Johansson a tentare l'anticipo. Anche lei la conosciamo ormai troppo bene, non le viene lasciato molto.

Sarà volata, questo è scontato. La più informa è Marianen Vos, e l'ha dimostrato domenica a Parigi battendo sul suo terreno Kirsten Wild, ma in uno sprint secco può succedere di tutto. Giorgia Bronzini ha di che sperare. E invece niente, Marianne Vos sprinta e quasi vince per distacco. Può esultare tranquillamente, le altre sono ben lontane. Per il fenomeno olandese si tratta della vittoria numero 18 in corse UCI durante il 2014. Alle spalle della Vos c'è Giorgia Bronzini, che sognava un compleanno ben diverso, mentre la finlandese della Bigla Lotta Lepistö completa il podio.

Al quarto posto la Campionessa del Belgio Jolien D'Hoore, poi Lisa Brennauer, che dopo il 4° posto a La Course conferma oggi lo splendido momento di forma. Sesta la vincitrice del 2013, la lussemburghese della Boels-Dolmans Christine Majerus, seguita da Kelly Druyts, Emma Johansson, Kirsten Wild e Shelley Olds. Altre quattro italiane nelle prime venti, con Elena Cecchini 12a, Giada Borgato 17a, Simona Frapporti 18a ed Elena Valentini 20a.

La classifica di Coppa del Mondo non subisce troppi cambiamenti: Lizzie Armitstead guida sempre con 420 punti, mentre Emma Johansson è a quota 295 ed Ellen Van Dijk a 240. La classifica a punti vede primeggiare Iris Slappendel, con Anna Stricker a 4 punti dalla Campionessa d'Olanada, la maglia di miglior scalatrice torna ad Alena Amialiusik, la miglior giovane è la nostra Elena Cecchini, che precede di sei punti Pauline Ferrand-Prévot.

La Coppa del Mondo si sposterà ora in Svezia, a Vårgårda, dove tra il 22 ed il 24 agosto si correranno la consueta cronosquadre e la prova in linea. Nel frattempo i riflettori del ciclismo femminile saranno puntati sulla Francia, con la Route de France che prenderà il via domenica e si concluderà il 16 sagosto, mentre dal 15 al 17 si andrà al nord per il Ladies Tour of Norway.

Francesco Sulas

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