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Tour de France 2014: Astana e AG2R guidano la fila - Nibali e Péraud lanciano in orbita i rispettivi team. Delusione Sky | Cicloweb

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Tour de France 2014: Astana e AG2R guidano la fila - Nibali e Péraud lanciano in orbita i rispettivi team. Delusione Sky

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AG2R La Mondiale

PIAZZAMENTI
1° 8a t (Kadri)
3° 6a t (Dumoulin)
3° 14a t (Péraud)
4° 10a t (Péraud)
4° 17a t (Péraud)
4° 18a t (Péraud)
5° 9a t (Montaguti)
5° 10a t (Bardet)
5° 14a t (Bardet)
6° 8a t (Péraud)
6° 18a t (Bardet)
7° 13a t (Bardet)
7° 19a t (Dumoulin)
7° 20a t (Péraud)
8° 9a t (Cherel)
8° 11a t (Dumoulin)
8° 16a t (Montaguti)
9° 8a t (Bardet)
9° 12a t (Dumoulin)
9° 13a t (Péraud)
10° 1a t (Bardet)

2° Generale (Péraud)
6° Generale (Bardet)
Classifica a squadre

12 FUGHE Kadri (2a, 8a, 13a, 17a e 18a), Dumoulin (5a e 16a), Cherel (9a), Montaguti (9a e 16a), Riblon (10a e 14a)

PREMI 361.980 € (2a)

L'ANALISI

Un Tour da sogno per la formazione francese: il secondo posto finale di Jean-Christophe Péraud, assolutamente insperato alla vigilia, è un risultato incredibile ma non dobbiamo dimenticarci di Romain Bardet che ha chiuso al sesto posto e sarebbe potuto essere 5° senza una foratura maligna. Oltre ai due uomini di classifica girano bene anche tutti gli altri, sempre ben presenti nelle fughe: dopo aver vinto la classifica a squadre al Giro l'AG2R s'è ripetuta al Tour, con in più la vittoria di tappa di Blel Kadri a Gérardmer. Bravo il nostro Matteo Montaguti, una vera rivelazione Ben Gastauer. Voto: 9

IL MIGLIORE
Jean-Christophe Péraud

 


Astana Pro Team

PIAZZAMENTI
1° 2a t (Nibali)
1° 10a t (Nibali)
1° 13a t (Nibali)
1° 18a t (Nibali)
2° 5a t (Fuglsang)
2° 14a t (Nibali)
3° 5a t (Nibali)
3° 8a t (Nibali)
3° 17a t (Nibali)
4° 20a t (Nibali)
8° 5a t (Westra)

1° Generale (Nibali)
20° Generale (Kangert)
19 giorni in maglia gialla

3 FUGHE Westra (5a e 10a), Fuglsang (17a)

PREMI 539.630 € (1a)

L'ANALISI

A distanza di 5 anni il nome Astana torna a salire sul gradino più alto del podio del Tour de France. Tutta la squadra s'è spesa per la causa di Vincenzo Nibali che ha ripagato i compagni dominando la corsa con quattro successi parziali e una maglia gialla indossata per la prima volta al termine della 2a tappa e poi mollata solo per un giorno. Nella tappa del pavé l'Astana è stata protagonista di una prova maestosa, poi con il passare delle tappe c'è stato qualche piccolo passaggio a vuoto non preoccupante: le cadute di Fuglsang e Scarponi si sono fatte sentire; il vero uomo in più invece è stato l'olandese Lieuwe Westra. Voto: 9

IL MIGLIORE
Vincenzo Nibali

 


Belkin Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI
1° 5a t (Boom)
7° 9a t (Kruijswijk)
7° 18a t (Mollema)
8° 1a t (Vanmarcke)
8° 2a t (Mollema)
8° 13a t (Ten Dam)
8° 14a t (Ten Dam)
8° 17a t (Mollema)
9° 6a t (Vanmarcke)
9° 7a t (Vanmarcke)
9° 19a t (Vanmarcke)

9° Generale (Ten Dam)
10° Generale (Mollema)
15° Generale (Kruijswijk)

6 FUGHE Leezer (6a), Boom (9a e 18a), Kruijswijk (9a e 14a), Mollema (17a)

PREMI 67.200 (10a)

L'ANALISI

Con tre uomini nei primi 15 della classifica finale e una vittoria di tappa, il bilancio della Belkin in questo Tour si chiude senza dubbio in attivo: resta però la sensazione che il team olandese avrebbe potuto fare meglio. La vittoria sul pavé è stata voluta e cercata anche a costo di perdere un po' di terreno nella generale: scelta azzeccata perché quel giorno Lars Boom e Sep Vanmarcke (sfortunato) erano irresistibili e l'olandese ha meritato il successo. In montagna invece le cose non sono andate come si sperava: Bauke Mollema non è mai riuscito ad incidere e con la disastrosa crono finale è stato anche superato da Ten Dam. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Lars Boom

 


BMC Racing Team

PIAZZAMENTI
2° 2a t (Van Avermaet)
3° 9a t (Van Avermaet)
5° 18a t (Van Garderen)
6° 7a t (Oss)
6° 10a t (Van Garderen)
6° 13a t (Van Garderen)
6° 14a t (Van Garderen)
6° 16a t (Van Avermaet)
6° 20a t (Van Garderen)
7° 11a t (Van Avermaet)
8° 8a t (Van Garderen)
8° 12a t (Oss)
9° 2a t (Van Garderen)
10° 3a t (Oss)
10° 4a t (Oss)
10° 7a t (Van Avermaet)
10° 20a t (Oss)

5° Generale (Van Garderen)

10 FUGHE Burghardt (5a), Moinard (9a, 10a, 14a e 17a), Van Avermaet (9a e 16a), Oss (13a e 18a), Velits (17a)

PREMI 99.180 (6a)

L'ANALISI

Le sfortune di Bardet hanno consentito a Tejay Van Garderen di agguantare la quinta piazza finale per 2" e l'americano ha così potuto pareggiare il suo miglior risultato al Tour datato 2012: il distacco di 11'24" da Nibali però è pesante e, considerando le assenze di Contador e Froome, ci fa dire che il capitano della BMC non è ancora pronto a lottare per il podio; lo sarà mai? Greg Van Avermaet non è riuscito a vincere una tappa ma ci ha provato con la volata ristretta (2° dietro Nibali a Sheffield), attaccando nel finale (con Sagan a Nancy) e con una fuga da lontano (verso Mulhouse). Bravi anche Daniel Oss (5 volte nei 10) e Amaël Moinard. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Tejay Van Garderen

 


Bretagne - Séché Environnement

PIAZZAMENTI
6° 6a t (R. Feillu)
8° 15a t (R. Feillu)
9° 3a t (R. Feillu)
9° 9a t (B. Feillu)
10° 21a t (R. Feillu)

16° Generale (B. Feillu)

14 FUGHE Jarrier (1a), Fonseca (2a), Bideau (3a e 9a), Gérard (6a e 19a), Delaplace (7a, 11a e 16a), B. Feillu (9a e 13a), Vachon (12a e 16a), Guillou (18a)

PREMI 20.600 € (19a)

L'ANALISI

Sulla carta la Bretagne era la formazione più debole di questo Tour ed infatti piazzamenti di rilievo non ne sono arrivati, il migliore è stato un 6° posto di Romain Feillu in volata a Reims: il 30enne velocista francese è riuscito ad entrare nei primi 10 di tappa anche in altre tre occasioni; come piazzamento aggiungiamo anche il 16° posto nella generale di Brice Feillu, fratello di Romain. La formazione francese però ha onorato l'invito cercando di animare le tappe con molte fughe da lontano: a turno si sono mossi tutti (tranne Romain Feillu) il più generoso è stato Anthony Delaplace che ci ha provato in tre occasioni. Voto: 6

IL MIGLIORE
Brice Feillu

 


Cannondale Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI
2° 1a t (Sagan)
2° 3a t (Sagan)
2° 7a t (Sagan)
2° 12a t (Sagan)
3° 15a t (Sagan)
4° 2a t (Sagan)
4° 4a t (Sagan)
4° 5a t (Sagan)
5° 6a t (Sagan)
5° 17a t (De Marchi)
9° 11a t (Sagan)
9° 21a t (Sagan)

Maglia verde (Sagan)
Supercombattivo (De Marchi)

9 FUGHE De Marchi (9a, 13a, 14a, 17a e 18a), Koren (9a), Sagan (10a e 14a), Marcato (18a)

PREMI 101.190 € (5a)

L'ANALISI

Se una squadra costruita esclusivamente per i successi di tappa non riesce a vincere significa che qualcosa è andato storto: alla fine la Cannondale ha comunque portato a casa la maglia verde della classifica a punti ed il premio del supercombattivo, e non è poco. Peter Sagan ha concluso la sua Grande Boucle con quattro secondi posti ed un terzo: a volte ha buttato via le possibilità di vincere per la voglia di strafare, altre ha trovato gente comunque più forte, altre ancora gli è mancato un po' di supporto. Generosissimo Alessandro De Marchi, supercombattivo del Tour grazie a cinque fughe, una sui Vosgi, due sulle Alpi, due sui Pirenei. Voto: 7

IL MIGLIORE
Alessandro De Marchi

 


Cofidis, Solutions Crédits

PIAZZAMENTI
8° 19a t (Simon)
10° 5a t (Lemoine)

18 FUGHE Edet (1a, 7a, 9a, 14a e 17a); Lemoine (2a e 11a), Mate (4a e 6a), Taaramäe (5a, 10a, 14a, 17a e 19a); Petit (8a), Navarro (9a), Molard (13a), Simon (18a)

PREMI 18.540 € (20a)

L'ANALISI

Tour de France da dimenticare in fretta per la Cofidis che pur piazzando i propri uomini in fuga con costanza non ha mai fatto vedere qualcosa degno di nota. Cyril Lemoine ha indossato la maglia a pois per alcuni giorni in avvio di Tour, Adrien Petit non è mai riuscito a sprintare, sfortunato Julien Simon con un paio di incidenti nei finali di tappa, generosi Nicolas Edet e Luis Ángel Mate. Sempre più enigmatico invece è Rein Taaramäe: l'estone tenta spesso la fuga ma è lontanissimo dai suoi livelli migliori. Visto il budget a disposizione della squadra francese la mediocrità non dovrebbe essere ben accetta. Voto: 4.5

IL MIGLIORE
Cyril Lemoine

 


FDJ.fr

PIAZZAMENTI
2° 10a t (Pinot)
2° 18a t (Pinot)
3° 4a t (Démare)
3° 12a t (Démare)
4° 14a t (Pinot)
5° 8a t (Pinot)
5° 13a t (Pinot)

3° Generale (Pinot)
Maglia bianca (Pinot)

3 FUGHE Ladagnous (9a e 18a), Roy (16a)

PREMI 151.720 € (3a)

L'ANALISI

Quest'anno abbiamo visto una FDJ molto diversa da solito: i ragazzi di Madiot si sono stretti tutti attorno al loro capitano Thibaut Pinot già prima che i ritiri illustri aprissero un varco enorme verso il podio. C'era fiducia in Pinot ed il francesino ha risposto alla grande conquistando il terzo gradino del podio finale più la maglia bianca: con questi risultati la mancanza di un successo parziale passa assolutamente in secondo piano. Un po' deludente Arnaud Démare che ha sofferto parecchio ma ha comunque preso due terzi posti, ottimo invece Arnold Jeannesson in appoggio a Pinot in salita. Voto: 8

IL MIGLIORE
Thibaut Pinot

 


Garmin - Sharp

PIAZZAMENTI
1° 19a t (Navardauskas)
3° 1a t (Navardauskas)
3° 21a t (Navardauskas)
5° 12a t (Navardauskas)
7° 2a t (Talansky)
7° 15a t (Navardauskas)
9° 16a t (Slagter)
10° 15a t (Bauer)

7 FUGHE Acevedo (5a), Slagter (11a, 16a, 17a e 19a), Langeveld (12a), Bauer (15a)

PREMI 25.360 € (17a)

L'ANALISI

È stato Ramunas Navardauskas a salvare il Tour de France della Garmin-Sharp: la splendida vittoria di tappa Bergerac, unita al terzo posto di Parigi, ha riacceso la luce nella squadre di Jonathan Vaughters che fin lì aveva raccolto solo un 3° posto nella frazione d'apertura sempre con Navardauskas. Tolto Ramunas è stato un disastro quasi completo: Andrew Talansky cade, perde terreno, cade ancora e poi si ritira; Slagter è assolutamente inconsistente nelle fughe e in una o due occasioni fa tirare a tutta la squadra e non si capisce bene perché; dura poco anche il Tour di Acevedo, mentre si comporta bene Jack Bauer, vicino al successo a Nîmes. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Ramunas Navardauskas

 


IAM Cycling

PIAZZAMENTI
2° 15a t (Haussler)
7° 3a t (Haussler)
8° 7a t (Chavanel)
8° 20a t (Chavanel)
10° 6a t (Chavanel)
10° 8a t (Chavanel)

12 FUGHE J. Pineau (6a), Elmiger (7a, 11a, 15a, 17a e 19a); Chavanel (8a, 9a e 18a), Wyss (10a e 18a), Kluge (16a)

PREMI 26.610 € (16a)

L'ANALISI

Hanno corso con uno dei più combattivi del Tour, Martin Elmiger. Cinque volte in avanscoperta, verrà ricordata in particolare la fuga con Jack Bauer a Nîmes: lì il Campione Svizzero però aveva già ceduto al Garmin, che verrà ripreso in dirittura d'arrivo. Proprio a Nîmes giunge il miglior piazzamento per la squadra elvetica, con la piazza d'onore di Haussler alle spalle di Kristoff. Per il resto 12 volte in fuga, un disastroso Sylvain Chavanel che prova ad anticipare tutti in tre occasioni, ma si vede che la volontà non è sorretta dalla gamba, Hollenstein e Reichenbach che vorrebbero onorare al meglio la wild card ma sarà per i prossimi anni, magari. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Martin Elmiger

 


Lampre - Merida

PIAZZAMENTI
4° 16a t (Serpa)
9° 4a t (Cimolai)

17° Generale (Horner)

6 FUGHE Valls (9a), Durasek (13a e 17a), Serpa (14a, 16a e 21a)

PREMI 9.830 € (22a)

 L'ANALISI

Sarà anche sfigata, come squadra, vista la quantità di infortuni e/o malattie che ne colpiscono i membri. La punta per la generale era Rui Alberto Faria da Costa, s'è ritirato per una bronchite, ma già nelle frazioni precedenti al ritiro non era sembrato in grado di tenere chi lottava per il podio. Chris Horner veniva da un infortunio molto brutto, s'è visto per un attimo solo ad Hautacam prima di sparire nuovamente. Durasek va in fuga un paio di volte, José Serpa - tre sortite per lui - sembra più deciso, pur non ottenendo niente, come risultato. Modolo deve abbandonare prestissimo a causa di un'infezione. Insomma, per usare un eufemismo non la più felice delle spedizioni. È anche la squadra più "povera" delle 22, con nemmeno 10.000 Euro di premi raccolti. Voto: 4

IL MIGLIORE
José Serpa

 


Lotto Belisol Team

PIAZZAMENTI
1° 6a t (Greipel)
1° 11a t (Gallopin)
3° 7a t (Gallopin)
4° 15a t (Greipel)
4° 21a t (Greipel)
5° 2a t (Gallopin)
6° 4a t (Greipel)
10° 16a t (Gallopin)
10° 19a t (Roelandts)

13° Generale (Van den Broeck)
1 giorno in maglia gialla

5 FUGHE De Clercq (2a), Gallopin (5a, 9a e 16a), Van Den Broeck (17a)

PREMI 35.060 € (13a)

L'ANALISI

Partita con Greipel per le volate e Van den Broeck per la generale, si ritrova con un Tony Gallopin che a Mulhouse prende maglia giallla e bacio dalla splendida Marion (Rousse, ovviamente, l'ormai famosissima compagna), ad Oyonnax invece vince per distacco, seppur non grandissimo. Va in fuga tre volte, segno che l'ha cercata (sia la maglia che la tappa). Greipel vince lo sprint a Reims e quando non cade prima della volata si piazza nei primi dieci (tre volte). Van den Broeck invece è ai limiti del disatroso: mai competitivo, perde minuti in salita e nemmeno riesce a vincere una tappa, né ci prova. Soddisfatti sì, ma poteva andare di gran lunga meglio. Voto: 7

IL MIGLIORE
Tony Gallopin

 


Movistar Team

PIAZZAMENTI
2° 17a t (Visconti)
3° 10a t (Valverde)
4° 13a t (Valverde)
6° 9a t (Rojas)
6° 11a t (Rojas)
7° 8a t (Valverde)
8° 3a t (Rojas)
9° 1a t (Rojas)
10° 12a t (Rojas)
10° 14a t (Valverde)
10° 17a t (Valverde)
10° 18a t (Valverde)

4° Generale (Valverde)
19° Generale (Gadret)

11 FUGHE Rojas (9a), Visconti (10a, 13a e 17a), Herrada (11a, 14a, 17a e 18a); Izagirre (16a, 17a e 18a)

PREMI 117.050 € (4a)

L'ANALISI

Bel colpo, Eusebio! Non andare a podio con Alejandro Valverde senza Contador e Froome non era impresa facile, ma il murciano ce l'ha fatta. Un 4° posto in calando, senza aver dato mai la sensazione di poter lottare con gli altri aspiranti alle posizioni di rincalzo. Vero che trovarsi tra gente fresca come Bardet e Pinot o arzilli vecchietti come Péraud non è stato facile per Alejandro, e s'è visto nelle ultime frazioni. Non arriva nemmeno una vittoria di tappa, anche se Giovanni Visconti ci va vicino a Pla d'Adet (2° dietro a Majka). Per il resto, le fughe dei vari Izagirre ed Herrada lasciano il tempo che trovano, i da sempre mitici piazzamenti di Rojas stentano ad arrivare (solo cinque volte in top ten), Gadret lavora bene ma per Valverde, di cui abbiamo già detto. Certamente andrà meglio nel 2015, quando Unzué punterà alla maglia gialla con Nairo Quintana. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Alejandro Valverde

 


Omega Pharma - Quick Step

PIAZZAMENTI
1° 7a t (Trentin)
1° 9a t (Martin)
1° 20a t (Martin)
3° 2a t (Kwiatkowski)
3° 3a t (Renshaw)
3° 11a t (Trentin)
4° 6a t (Renshaw)
4° 19a t (Renshaw)
5° 15a t (Renshaw)
5° 21a t (Renshaw)
6° 19a t (Petacchi)
7° 4a t (Renshaw)
7° 5a t (Kwiatkowski)
7° 16a t (Kwiatkowski)
8° 21a t (Petacchi)
9° 5a t (Trentin)

 

10 FUGHE Martin (5a, 9a e 10a), Terpstra (8a), Kwiatkowski (10a e 16a), Bakelants (11a, 13a, 16a e 18a)

PREMI 77.030 € (8a)

L'ANALISI

Perduto dopo una tappa Mark Cavendish, la formazione guidata da Patrick Lefévère si reinventa. Con una motoretta come Tony Martin, tre volte in fuga, si prende due tappe (Mulhouse e la crono finale, ovviamente), ma corrono bene anche Michal Kwiatkowski, finché la strada non sale troppo (perché biasimarlo?) e Matteo Trentin, una tappa vinta come lo scorso anno. In ombra Terpstra, in fuga Bakelants per quattro volte, il vice Cav diventa Renshaw, che come utilizzatore finale del lavoro dei compagni non convince del tutto (anche se a Londra è 3°). Petacchi, infine, svolge una bella prova da gregario per poi prendersi un 8° posto sui Campi Elisi. Voto: 8

IL MIGLIORE
Tony Martin

 


Orica - GreenEDGE

PIAZZAMENTI
4° 12a t (Albasini)
5° 7a t (Gerrans)
5° 11a t (Gerrans)
6° 2a t (Albasini)
6° 5a t (Keukeleire)
9° 15a t (Albasini)
10° 1a t (Albasini)

8 FUGHE Hayman (5a), Clarke (5a e 12a), Yates (8a e 14a), Meier (9a), Albasini (16a), Keukeleire (16a)

PREMI 15.610 € (21a)

L'ANALISI

Nemmeno il tempo del primo sprint e Cavendish abbatte Gerrans. Fuori uno. C'è Michael Albasini sempre pericoloso a modo suo, ben nascosto ed in luce solo all'ultimo, ma non arriva la vittoria di tappa (ma tre top ten sì, ci si accontenta per forza). Per il resto una squadra abbastanza assente per tutta la Boucle, anche se la presenza di Simon Yates, gemello di Adam, desta curiosità. Non combina nulla di particolare e si ritira dopo due settimane di gara (tutto programmato, al primo GT meglio non forzare), si spera che stia prendendo le misure con le grandi corse a tappe per il futuro. Voto: 4

IL MIGLIORE
Michael Albasini

 


Team Europcar

PIAZZAMENTI
2° 16a t (Voeckler)
4° 1a t (Coquard)
4° 3a t (Coquard)
5° 4a t (Coquard)
5° 16a t (Gautier)
6° 15a t (Coquard)
6° 17a t (Rolland)
7° 7a t (Gautier)
7° 12a t (Coquard)
7° 21a t (Coquard)
8° 6a t (Coquard)
10° 11a t (Réza)

11° Generale (Rolland)

21 FUGHE Quemeneur (2a e 9a), Voeckler (4a, 10a, 16a e 18a), Pichot (7a e 9a), Rolland (9a e 17a), Réza (9a, 16a e 18a), Gautier (9a, 11a, 14a, 16a, 17a e 19a), Arashiro (17a), Coquard (18a)

PREMI 63.110 € (12a)

L'ANALISI

Un Tour sempre in fuga per la banda Bernaudeau, con 21 tentativi in totale. Rolland è 11° e dopo il 4° posto del Giro non può lamentarsi, anche se la vittoria di tappa sarebbe stata una ciliegina niente male. Molto bene Cyril Gautier, sei volte in fuga, mai domo, ma alla lunga anche lui torna a casa con un pugno di mosche. Voeckler non è più quello di un tempo, anche se il miglior piazzamento della squadra è suo (2° a Bagneres-de-Luchon). In chiave futura ottimi sia Kévin Réza che Bryan Coquard, che tenta invano di battagliare per la maglia verde con Sagan. Avrà tempo per rifarsi. Voto: 6

IL MIGLIORE
Cyril Gautier

 


Team Giant - Shimano

PIAZZAMENTI
1° 1a t (Kittel)
1° 3a t (Kittel)
1° 4a t (Kittel)
1° 21a t (Kittel)
2° 11a t (Degenkolb)
2° 19a t (Degenkolb)
2° 20a t (Dumoulin)
4° 7a t (Dumoulin)
4° 9a t (Dumoulin)
7° 6a t (Veelers)

1 giorno in maglia gialla

3 FUGHE Dumoulin (9a e 17a), Timmer (14a)

PREMI 63.510 € (11a)

L'ANALISI

Come nel 2013, San Marcel Kittel porta al team olandese quattro vittorie di tappa, le uniche. Degenkolb è bravo a lanciare il connazionale quando deve, a farsi valere se la strada non è adatta al bel Marcel, ma non va oltre due secondi posti. Tom Dumoulin, uno dei prospetti più interessanti del panorama ciclistico olandese, si mette in luce solo per due fughe e la piazza d'onore nella crono di Périgueux, bravo ma un po' poco. Cannibali, visto che oltre alle quattro vittorie parziali hanno anche la lanterne rouge, Cheng Ji. Voto: 7

IL MIGLIORE
Marcel Kittel

 


Team Katusha

PIAZZAMENTI
1° 12a t (Kristoff)
1° 15a t (Kristoff)
2° 4a t (Kristoff)
2° 6a t (Kristoff)
2° 21a t (Kristoff)
3° 19a t (Kristoff)
5° 3a t (Kristoff)
7° 1a t (Kristoff)
9° 10a t (Rodríguez)

14° Generale (Trofimov)

6 FUGHE Spilak (9a), Rodríguez (9a, 10a, 14a e 17a), Trofimov (18a)

PREMI 75.400 € (9a)

L'ANALISI

Per come era partita verso la Francia la formazione russa, ha ottenuto più o meno quel che s'aspettava. Alexander Kristoff salva la traballante baracca, portando a casa due tappe, i vari Trofimov, Silin, Spilak nemmeno si vedono. Joaquim Rodríguez voleva fare la gamba in vista del suo vero obiettivo, la Vuelta, e magari prendersi una tappa alpina o pirenaica. Bene, il coraggio e la gamba per andare in fuga (ben quattro volte) non gli sono mancati, né si è negato un assaggio di maglia a pois, presa e praticamente ceduta subito, non senza battagliare, a Majka. Perduta la classifica di miglior scalatore, non ha mai dimostrato di poter vincere una tappa. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Alexander Kristoff

 


Team NetApp - Endura

PIAZZAMENTI
3° 13a t (König)
3° 20a t (Barta)
5° 20a t (König)
8° 10a t (König)
8° 18a t (König)
9° 14a t (König)
10° 9a t (Machado)

7° Generale (König)

9 FUGHE De La Cruz (2a e 12a), Barta (3a e 10a), Huzarski (7a, 13a e 18a), Machado (9a e 18a)

PREMI 31.480 € (15a)

L'ANALISI

Alla fine i tedeschi onorano la wild card concessa loro e portano a casa un 7° posto finale grazie al ceco Leopold König. Non certo un top player, si rivela un'ottima carta da giocare quando la strada sale. Da La Planche des Belles Filles a Chamrousse, da Risoul ad Hautacam passando per la crono di Périgueux, König è sempre nei primi dieci. Coraggiosi ad andare spesso in fuga i vari De La Cruz, Huzarski, Barta, Machado, seppur inconcludenti. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Leopold König

 


Team Sky

PIAZZAMENTI
3° 16a t (Kiryienka)
4° 8a t (Porte)
6° 1a t (Froome)
6° 21a t (Eisel)
7° 10a t (Porte)
10° 10a t (Nieve)

18° Generale (Nieve)

8 FUGHE Nieve (14a e 18a), Thomas (14a), Eisel (16a), Kiryienka (16a e 17a), López (17a), Porte (21a)

PREMI 24.240 € (18a)

 L'ANALISI

Volevano ripetere il successo del 2013, mantenere in casa la maglia gialla (vincono la Boucle dal 2012), capiscono dopo cinque tappe, quando capitan Froome si ritira, che non potranno concedere il ter. Porte è inesistente e molla la presa molto presto, Geraint Thomas sta ancora studiando per diventare un uomo da GT, come fece Wiggins, Nieve potrebbe vincere ad Hautacam, ormai fuori classifica, ma contro quel Nibali... Non ai livelli consueti Vasili Kiryienka, anche se verso Pla d'Adet si sciroppa una fuga delle sue, provando l'assolo tra Peyresourde e Val Louron. Non una vittoria di tappa, si notano per le cadute, la Jaguar da cronometro, la fuga di Porte sui Campi Elisi, quando ormai era troppo tardi. Tour nato male, finito peggio, senza un'alternativa credibile a Froome. Voto: 5

IL MIGLIORE
Geraint Thomas

 


Tinkoff - Saxo

PIAZZAMENTI
1° 14a t (Majka)
1° 16a t (Rogers)
1° 17a t (Majka)
2° 8a t (Contador)
2° 13a t (Majka)
3° 18a t (Majka)
4° 11a t (Bennati)
5° 1a t (Rogers)
5° 19a t (Bennati)
6° 12a t (Bennati)
9° 17a t (Roche)

Maglia a pois (Majka)

9 FUGHE Paulinho (9a e 17a), Roche (11a, 14a e 17a), Majka (14a e 17a), Rogers (16a), Morkov (21a)

PREMI 80.250 € (7a)

L'ANALISI

Incubo o sogno? A metà strada. Partiti per vincere con Contador, i ragazzi di Tinkov e Riis si trovano presto senza capitano. Qualche tappa di smarrimento, poi si riprendono ed imbroccano la strada giusta, reinventando di fatto un Tour: Michael Rogers colpisce a Bagnères-de-Luchon, il giorno dopo lo imita Rafal Majka a Pla d'Adet (già s'era imposto a Risoul). Il polacco dalla facile strizzatina d'occhio porta a casa anche la maglia a pois. Manca la vittoria di Bennati in volata, con l'aretino che si piazza spesso (e tante volte è appiedato dalla sfortuna), sogna i Campi Elisi ma alla fine un sogno resta. Da segnalare un Nicolas Roche molto bravo in qualità di gregario per Majka. Voto: 7.5

IL MIGLIORE
Rafal Majka

 


Trek Factory Team

PIAZZAMENTI
2° 9a t (Cancellara)
5° 5a t (Cancellara)
6° 3a t (Van Poppel)
7° 14a t (F. Schleck)
7° 17a t (F. Schleck)
8° 4a t (Van Poppel)
9° 18a t (Zubeldia)
9° 20a t (Irizar)
10° 13a t (F. Schleck)

8° Generale (Zubeldia)
12° Generale (F. Schleck)

10 FUGHE Voigt (1a e 17a), Busche (2a e 7a), Cancellara (9a), Irizar (10a), Rast (12a), F. Schleck (17a)

PREMI 32.020 € (14a)

L'ANALISI

Partita con i due Schleck da rilanciare, in un modo o nell'altro, si trova con i vecchietti come migliori interpreti della Boucle. Jens Voigt è tra i primissimi ad andare in fuga, coronando come meglio non avrebbe potuto la carriera. Haimar Zubeldia invece mantiene la sua costanza irritante (per gli avversari) ed alla fine strappa un più che onesto ottavo posto. Per quel che riguarda Cancellara, corre all'attacco sin dalla prima tappa, quando quasi gli riesce l'assolo, poi si arrende a Tony Martin a Mulhouse (ma non era una crono). Qualche lampo da Danny Van Poppel, giovanissimo, due top ten ma troppo presto ritiratosi. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Haimar Zubeldia

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