Tour de France 2014: Alpi e poi Pirenei, Majka fa filotto - A Pla d'Adet il polacco esulta ancora e tiene la maglia a pois
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C'è qualcosa di già visto nell'esultanza di Rafal Majka a Pla d'Adet. Già visto perché è la seconda in carriera, ed ottenute entrambe al Tour, nel breve volgere di cinque giorni (sabato s'impose a Risoul). Il polacco guidato da Riis e gasato da Tinkov le indica con le dita, queste due vittorie, ma quello non è un comunissimo "e due". Alza il pollice e l'indice, a mo' di pistola. Ecco dove l'abbiamo già visto, quel gesto.
È l'esultanza di Alberto Contador quando taglia per primo il traguardo, quella da Pistolero. Come se le tre vittorie della Tinkoff-Saxo, due con Majka ed una con Rogers proprio ieri, fossero un immenso regalo che la squadra fa al capitano perduto (e che proprio oggi ha confermato quello che si temeva: con una tibia fratturata la Vuelta a España non si può preparare).
Dopo lo shock dell'abbandono di Alberto, un team con obiettivi da reinventare, un Tour da ripensare. E se nelle prime tappe senza capitano non si era andati oltre a qualche fuga, negli ultimi giorni le cose girano a meraviglia. Tre vittorie e la maglia a pois indossata da ieri proprio da Majka. Un polacco magrolino, scalatore puro, in evidenza più al Giro, fino ad ora. Alla Grande Boucle nemmeno ci voleva venire, ci è entrato controvoglia, ne uscirà con un diverso stato d'animo.
Ha corso tra i dilettanti in Italia, prima col Gragnano (2008 e 2009), dunque con Petroli Firenze, quindi Trevigiani. Dal 25 febbraio 2011 è a tutti gli effetti un corridore della Saxo Bank (allora così si chiamava). Aveva conquistato la maglia a pois di miglior scalatore ieri, sprintando per primo sul Fanjeaux, una salitella di quarta categoria che dunque assegnava un solo punto.
Tanto è bastato per superare di una sola lunghezza Purito Rodríguez. Oggi il catalano della Katusha è andato in fuga per cercare di riprendersela, quella maglia a pallini. I punti in palio, con Portillon, Peyresourde, Val Louron e Pla d'Adet, erano parecchi. Non solo Rodríguez in fuga, naturalmente. David López e Kiryienka (Sky), De Marchi (Cannondale), Mollema (Belkin), Durasek (Lampre), Majka e Roche (Tinkoff), Herrada, Izagirre e Visconti (Movistar), Fuglsang (Astana), Kadri (AG2R), Dumoulin (Giant), Van Den Broeck (Lotto), Moinard e Velits (BMC), Rolland, Arashiro e Gautier (Europcar), Schleck (Trek) e Taaramäe (Cofidis).
E Purito sul Portillon passa per primo mentre Majka, rimasto attardato con un gruppetto, deve recuperare sia tempo che punti, perché se finisse ora la tappa sarebbe il catalano a riprendersi le insegne del primato. Ai piedi del Peyresourde se ne va Vasili Kiryienka e subito, con il motore che si ritrova, mette in cascina oltre un minuto sui primissimi inseguitori. Tra loro c'è anche Majka, che appena recupera Roche lo mette a tirare come un mulo. Il vantaggio del bielorusso in forza alla Sky scende velocemente e verso Val Louron, precisamente a 300 metri dal Gpm, il gruppo d Majka lo raggiunge.
Mentre nel gruppo maglia gialla Valverde non ha una bella cera, la FDJ.fr tira senza finalizzare e Bardet si lancia in discesa, davanti resta un quartetto non appena la picchiata finisce. Si tratta di Nicolas Roche, Giovanni Visconti, Pierre Rolland e Amael Moinard. Ai -9, quando si sta già salendo verso Pla d'Adet, scatta Giovanni Visconti, e parrebbe iniziare la festa tutta siciliana, con il Movistar vincitore di tappa e Vincenzo Nibali saldamente in maglia gialla.
Visconti stacca Rolland, Roche (che pareva riuscire a tenerlo) e Moinard, dietro Majka è marcato a uomo da Purito Rodríguez. Il polacco, che si aiuta vistosamente lanciandosi dalla motoripresa (con tanto di occhiolino a seguire), stacca il gruppetto e si riporta su Roche, Moinard e Rolland. L'irlandese fa un gran ritmo per il compagno di squadra, ma davanti c'è ancora Vicsonti. Majka lo riprende quando mancano 4 km al traguardo. Mentre dietro Nibali allunga, con il solo Péraud a ruota, davanti Majka e Visconti paiono al gancio.
Il siciliano, che fino a cinque mesi fa era a letto, tibia rotta, stagione incerta, oggi può pensare di giocarsi la vittoria nel tappone pirenaico. Rafal Majka però rifiata ed ai 2400 metri riparte. Lo scatto è irresistibile, Visconti non riesce a stare al passo del polacco. Il quale non manca di lanciarsi nuovamente con la motoripresa, ripetendo l'occhiolino: se la prima volta poteva essere stata casuale (come no...), la seconda non lo pare affatto. Al di là di questo, Majka guadagna velocemente e si presenta da solo sul traguardo di Pla d'Adet.
Visconti è a 29", poi Nibali e Péraud a 46", l'ottimo De Marchi a 49", Rolland a 52", Schleck e Mollema a 1'12", l'immenso Roche a 1'25", Valverde a 1'35" (in crisi sulle prime rampe, staccatosi dai migliori, recupera su Pinot e Bardet, rifilando loro 5").
La generale vede Nibali sempre più giallo, sempre più vicino a Parigi. Valverde è a 5'26", Pinot a 6', Péraud a 6'08", Bardet a 7'34", Van Garderen a 10'19", Mollema a 11'59", Ten Dam a 12'16", Konig a 12'40", Rolland che si colloca in decima posizione a 13'15", dopo aver chiuso il Giro ai piedi del podio e sempre all'attacco.
Domani la tre giorni pirenaica culmina ad Hautacam: partenza da Pau, il Col du Tourmalet dopo 95 km, quindi si scende ad Ayros-Arbouix per salire verso il prestigioso traguardo di Hautacam. Rafal Majka, che stasera ha solo 31 punti di vantaggio su Vincenzo Nibali nella lotta per la maglia a pois, domani dovrà mettere in cascina tanto bel fieno tra Tourmalet ed Hautacam, guardandosi sia dal buon Vincenzo che da Purito, lontano solo di sole 37 lunghezze.
Nel mentre, si gode la seconda vittoria in carriera, la seconda al Tour dopo la giornata di ieri targata Tinkoff, con la firma di Rogers. Majka, il Pistolero alternativo venuto dalla Polonia che al Tour non ci doveva, né voleva essere.