Tour de France 2014: Jack Bauer, thriller garantito - Una fuga a due ed un'omonimia oggi azzeccata
Versione stampabileC'è mancato poco, davvero poco. 50 metri, qualcosa più, qualcosa meno, e Jack Bauer sarebbe riuscito ad emulare il suo omonimo fittizio, protagonista della fortunata serie TV 24. Brevemente: ogni stagione della serie racconta una giornata di Jack Bauer, agente di un'agenzia antiterroristica che ha 24 ore per salvare il mondo. Una corsa contro il tempo, insomma: così come è stato oggi per Jack Bauer e Martin Elmiger, che dovevano resistere alla rimonta del gruppo.
I parallelismi sono molti: si presenta una situazione apparentemente disperata (una fuga senza alcuna speranza di arrivare) alla quale Jack Bauer risponde con una determinazione inesauribile. Inoltre, come in ogni action movie, il protagonista della serie si ammacca in ogni modo possibile, prendendo sberle in faccia. E da questo punto di vista il neozelandese non è immune ad incidenti paurosi. L'anno scorso fece prendere a tutti un bello spavento, finendo a terra privo di sensi alla Dwaars Door Vlaanderen: commozione cerebrale, il verdetto medico. Il suo primo Tour finì alla 19esima tappa, quando cadendo riuscì a sfigurarsi sul filo spinato, procurandosi 11 punti in faccia.
Se nella serie TV il fittizio Jack Bauer ha salvato spesso e volentieri il presidente degli Stati Uniti, nel suo piccolo il nostro Jack Bauer ha accompagnato il suo capitano Ryder Hesjedal alla conquista del Giro d'Italia. Non senza imprevisti: nella nona tappa il nostro Jack portava a Ryder la mantellina, ma la stessa finiva incastrata nei raggi del povero Jack, rischiando così una caduta che per fortuna non è avvenuta.
Inoltre, come ogni agente di un'agenzia governativa che si rispetti, l'agente Bauer spesso collabora con agenti di altri paesi. Nel nostro caso, piuttosto che con una spia russa o israeliana, Jack Bauer si trova a lavorare comunque con un vero professionista: lo svizzero Martin Elmiger, una delle figure di riferimento del movimento elvetico vista anche l'età (35 anni) ed i quattro titoli nazionali conseguiti dal 2001 ad oggi, di cui uno fresco fresco. I due seguono un canovaccio trito e ritrito, che li vede raggiungere un vantaggio di quasi nove minuti, per poi perderli inesorabilmente. Ma, come ogni tanto capita, gli imprevisti giocano a favore dei fuggitivi, ed in questo caso il diluvio che si è abbattuto sulla corsa ha rallentato l'inseguimento. Aggiungiamoci poi le derive tattiche dell'Omega Pharma, che non si è capito bene se volesse portar via un'azione o tentare un inseguimento più convinto, fatto sta che molte energie son state disperse dal gruppo per completare l'inseguimento, più di quelle effettivamente necessarie, e per un frangente sembrava proprio che il duo al comando ce la potesse fare.
Fosse durata di più la tempesta, o ci fosse stato un finale più tortuoso, probabilmente adesso staremmo festeggiando la vittoria di Jack Bauer, ultimo ad arrendersi al ritorno del gruppo. E invece in mondovisione si sono viste le lacrime di Jack per un successo sfumato che avrebbe risollevato le sorti della Garmin in questo sciagurato Tour. Pazienza, Jack: sarà per la prossima ser...ehm...per il prossimo Tour.