DéTour 2014: Gallopin, chi è più felice di te? - Tony e la splendida Marion Rousse, ciclista, miss e non solo
Cara Presidentessa (e non Presidente, ci teniamo) Boldrini, se per caso si troverà a passare da queste righe (le vie di Google sono notoriamente infinite), si fermi subito qui, non proceda con la lettura. Perché non vorremmo che s'adombrasse rendendosi conto che tra noi maschi che seguono lo sport c'è spesso anche un'attenzione speciale per ciò che è l'estetica, e non ci riferiamo solo all'estetica del gesto atletico, ma proprio a quella riguardante la bellezza umana (femminile nel nostro caso). Questo DéTour è dedicato (in maniera speriamo non sguaiata ma partecipata) proprio a questa bellezza. Anzi, alla bellezza di una persona in particolare.
Il suo nome è Marion Rousse, e ne abbiamo già fatto menzione nelle varie cronache di ieri, ma il personaggio merita senz'altro un approfondimento. Oggi tutta la Francia è ai suoi piedi, ai piedi di questa ragazza di 23 anni (non ancora compiuti, il suo compleanno è il 17 agosto) che per un giorno - guardacaso il giorno della festa nazionale, il 14 luglio - è la première dame, e mentre tutti commemorano l'anniversario della Presa della Bastiglia, lei si bea della Presa della Maglia Gialla, operata ieri a Mulhouse dal suo fidanzato Tony Gallopin.
Marion è una ciclista tuttora in attività, milita nella versione femminile della Lotto (la stessa squadra del compagno: quando si dice condividere tutto!) e quest'anno ha corricchiato poco (tra le altre cose, s'è vista al Tour of Qatar e alla Gand-Wevelgem, ovviamente edizioni femminili) e senza grossi esiti. Non è - per dire - al livello della connazionale Pauline Ferrand-Prévot, ancor più giovane di lei (22 anni fatti a febbraio) bella di una bellezza diversa (tanto angelicata la Marion, quanto intrigante la Pauline con la sua ormai celebre treccia), ma almeno fin qui più versata per il ciclismo, visto che proprio ieri ha concluso il Giro d'Italia al secondo posto, alle spalle della sua capitana Marianne Vos.
Rousse invece, dopo aver promesso molto un paio di stagioni fa, con tanto di vittoria del campionato nazionale francese, ha perso colpi in bici, ma nel frattempo non è stata con le mani in mano. Intanto, questo bel fidanzamento con Gallopin (che non è certo un sex symbol, ma ha quella faccia da schiaffi - di matrice belmondiana - che poi è quella che conquista, come ci ha insegnato tanta commedia cinematografica transalpina); ma poi la soave Marion, non potendo certo passare inosservata, ha ricevuto anche delle proposte che, lavorativamente, l'hanno portata a trascurare un po' il ciclismo pedalato, pur tenendola sempre agganciata a questo splendido sport.
È con non poca sorpresa, infatti, che ce la siamo ritrovata sin dal primo giorno di Tour de France sul palco delle premiazioni: è proprio lei in persona, infatti, a ricoprire il ruolo di miss per il Gran Premio della Combattività, per il quale è anche giudice. Coerentemente con l'eleganza che da sempre contraddistingue le miss della Grande Boucle (le minigonnazze che spiccano su altri palchi sono bandite da quello fancese), anche il rosso di cui veste (e che simboleggia appunto il numero dorsale conferito al combattivo di giornata) non evoca infuocata passione, ma al limite un candore appena malizioso.
Oltre a ciò, Marion è anche opinionista per Eurosport France, e capiamo quindi che le vite e le attività della ragazza sono già molto differenziate. Non perde tempo, non si adagia, non si accontenta, l'incantevole Rousse. È un'anima in fermento, e il bravo Gallopin, che ieri era l'uomo più felice della terra quando, tagliato il traguardo con la certezza di conquistare la maglia gialla, ha trovato subito il premio di un bacio amoroso da parte della sua fidanzata, dovrà stare attento a non perderla: perché è così che va il mondo, prima o poi sbuca una faccia da schiaffi ancor più da schiaffi della tua, che ti porta via il bene della tua vita. Anche per questo, per solidarietà da spogliatoio, da oggi tifiamo anche per Tony.