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Tour de France 2014: Chi ha il team più competitivo? - Ecco le 22 squadre in corsa per la Grande Boucle | Cicloweb

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Tour de France 2014: Chi ha il team più competitivo? - Ecco le 22 squadre in corsa per la Grande Boucle

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Una coppia sopra a tutti, quella formata dal campione uscente, Chris Froome, e da Alberto Contador, che di Grande Boucle ne sa qualcosa. Di pochissimo sotto Vincenzo Nibali, di tricolore vestito, che insegue un sogno lungo una stagione. Come lui pure i vari Alejandro Valverde, Bauke Mollema, Jurgen Van den Broeck, Andrew Talansky, Tejay Van Garderen, Joaquim Rodríguez. C'è chi il Tour l'ha già vinto (Andy Schleck, Alberto Contador e Chris Froome) e chi ha già primeggiato in un GT (sono sette uomini: oltre ad Alberto Contador, Chris Froome ed Andy Schleck, anche Alejandro Valverde, Vincenzo Nibali, Chris Horner e Michele Scarponi fanno parte di questo piccolo club). Emergenti e non per un Tour de France che sembra chiuso ai soli Froome, Contador e Nibali, ma in realtà potrebbe riservare ben più gradite sorprese e rivelarsi terribilmente spiazzante, sorprendente, eccitante, insomma divertente. Saranno 22 le squadre al via, 198 gli uomini che daranno la caccia alla maglia gialla che nel 2013 fu indossata da Chris Froome.

Qui di seguito i roster completi di tutte le squadre, analizzati nel dettaglio e aggiornati in tempo reale da qui al momento in cui, sabato 5 luglio, il Tour si metterà in movimento per la 101esima volta.

Ultimi aggiornamenti
4 luglio - Michael Matthews non ce la fa, per l'Orica c'è Christian Meier - La Startlist ufficiale
3 luglio - Orica, Michael Matthews caduto, forfait vicino: allertato Christian Meier. BMC, Atapuma prenderà il via


AG2R La Mondiale

IL ROSTER

 - Romain Bardet
 - Mikaël Cherel
 - Samuel Dumoulin
 - Ben Gastauer
 - Blel Kadri
 - Sébastien Minard
 - Matteo Montaguti
 - Jean-Christophe Péraud

 - Christophe Riblon

L'ANALISI

Quella del colombiano Betancur sarà un'assenza pesante per la squadra di Vincent Lavenu che comunque sarà al via da Leeds con due uomini in grado di fare classifica: uno è il 23enne scalatore Romain Bardet, 15° nel 2013 e voglioso di migliorarsi, l'altro invece è il più esperto Jean-Christophe Péraud, protagonista di una buonissima prima parte di stagione e determinato a scacciare i brutti ricordi della cronometro di Chorges dell'anno scorso. Il resto della squadra sarà quasi tutto orientato verso le azioni da lontano per centrare un successo di tappa: Christophe Riblon può lasciare ancora una vola un bel segno in montagna; Samuel Dumoulin è un nome da non sottovalutare nelle tappe con qualche difficoltà ma pur sempre da uomini veloci; Mikael Cherel, Ben Gastauer, Sébastien Minard e Blel Kadri sono tutti corridori che non hanno paura di prendere vento in faccia per i capitani o nelle fughe; una menzione speciale per il nostro Matteo Montaguti che con un buon Giro d'Italia s'è conquistato la possibilità di partecipare per la prima volta in carriera al Tour de France.

IL CAPITANO
Romain Bardet

 


Astana Pro Team

IL ROSTER

 - Jakob Fuglsang
 - Andriy Grivko
 - Dmitriy Gruzdev
 - Maxim Iglinskiy
 - Tanel Kangert
 - Vincenzo Nibali
 - Michele Scarponi
 - Alessandro Vanotti

 - Lieuwe Westra

L'ANALISI

Vincenzo Nibali ha puntato tutta la stagione su questo Tour de France accumulando tensioni e pressioni di cui è riuscito a liberarsi solo la settimana scorsa vincendo il Campionato Italiano: i pronostici lo vedono abbastanza staccato da Froome e Contador, la speranza ovviamente di vederlo lottare più a lungo possibile per la maglia gialla ed è anche evidente che qualsiasi piazzamento fuori dal podio sarebbe accolto come un fallimento. Lo Squalo dello Stretto avrà in supporto un vero e proprio squadrone: al Campionato Italiano il marchigiano Michele Scarponi ha fatto vedere si essersi pienamente ristabilito dopo la caduta al Giro d'Italia, poi c'è Jakob Fuglsang che nel 2013 è arrivato settimo a Parigi e anche l'estone Tanel Kangert può diventare un gregario di gran lusso se ritroverà lo smalto della passata stagione. Anche la guardia per la pianura e le tappe mosse sarà di assoluto livello: oltre al fedelissimo Alessandro Vanotti, ci saranno Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy e Lieuwe Westra, tutti corridori molto solidi ed esperti che possono dare un aiuto prezioso anche sul pavé pur non essendo specialisti.

IL CAPITANO
Vincenzo Nibali

 


Belkin Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Lars Boom
 - Stef Clement
 - Steven Kruijswijk
 - Tom Leezer
 - Bauke Mollema
 - Bram Tankink
 - Laurens Ten Dam
 - Sep Vanmarcke

 - Maarten Wynants

L'ANALISI

L'anno scorso Bauke Mollema restò a lungo in lotta per un gradino sul podio ma un calo nella terza settimana lo relegò alla sesta posizione: stavolta proverà a salire almeno di un piccolo gradino, ma un corridore dotato di buona esplosività come l'olandese può trovare anche alcuni traguardi adatti per cercare una gioia parziale. Nel complesso l'organico della Belkin è veramente molto completo: Laurens Ten Dam e Steven Kruijswijk sono nomi validissimi per la montagna, Lars Boom e Sep Vanmarcke invece saranno un enorme vantaggio nella tappa del pavé per Mollema che potrebbe quindi non limitarsi alla difesa. Stef Clement è un ottimo gregario per tutti i terreni visto che è un passista eccezionale e può dare un contributo nella prima parte di tutte le salite. Gli altri tre convocati sono Tom Leezer, Bram Tankink e Maarten Wynants che a seconda nella situazione di classifica potranno trasformarsi di gregari di fatica oppure in attaccanti da lontano per cercare visibilità e magari un bel successo di tappa.

IL CAPITANO
Bauke Mollema

 


BMC Racing Team

IL ROSTER

 - Darwin Atapuma
 - Marcus Burghardt
 - Amaël Moinard
 - Daniel Oss
 - Michael Schär
 - Peter Stetina
 - Greg Van Avermaet
 - Tejay Van Garderen

 - Peter Velits

L'ANALISI

Grande occasione per Tejay Van Garderen che si ritrova nel ruolo di capitano unico con l'intenzione di far dimentare il pessico Tour 2013 e di cambiare la propria etichetta da promessa a realtà: rispetto alla passata edizione ha cambiato preparazione e al Delfinato ha fatto una prestazione in linea con quella del 2012 quando poi fece 5° al Tour. Da seguire l'esordio alla Grande Boucle dello scalatore colombiano Darwin Atapuma mentre ormai Peter Velits sembra aver trovato la propria dimensione in un ruolo di appoggio per i capitani. Qualsiasi sia il rendimento di Van Garderen, la BMC difficilmente dovrà essere costretta a controllare la corsa: Peter Stetina può cercare qualche fuga nelle tappe dure e anche Amaël Moinard e Michael Schär possono ritagliarsi qualche piccola occasione di libertà. Il terzetto composto da Marcus Burghardt, Daniel Oss e Greg Van Avermaet entrerà in scena nella tappa del pavé per poi andare a cercare gloria personale con qualche fuga o in qualche arrivo un po' insidioso: al Campionato Italiano il padrone di casa Daniel Oss ha mostrato una condizione in netta crescita.

IL CAPITANO
Tejay Van Garderen

 


Bretagne - Séché Environnement

IL ROSTER

 - Jean-Marc Bideau
 - Anthony Delaplace
 - Brice Feillu
 - Romain Feillu
 - Armindo Fonseca
 - Arnaud Gérard
 - Florian Guillou
 - Benoît Jarrier

 - Florian Vachon

L'ANALISI

Prima storica partecipazione al Tour de France per il team bretone, il cui obiettivo principale sarà quello di provare a ben figurare nel corso delle ventuno giornate di gara, facendo così ricredere i più scettici che la vedono candidata al ruolo di "squadra materasso". Lo spunto veloce non sarà più quello dei tempi migliori ma Romain Feillu è un corridore di sicura esperienza, capace di vestire anche per un giorno la maglia gialla (nel 2008) che soprattutto nelle tappe più ostiche per i velocisti puri potrebbe ottenere un buon piazzamento, lui che proprio quest'anno ha ritrovato la vittoria dopo tre stagioni. Ad affiancarlo l'esperto Arnaud Gerard e l'interessante Armindo Fonseca (vincitore di una bella tappa alla Boucle della Mayenne). Dopo cinque stagioni si ricomporrà inoltre il tandem col fratello minore Brice, a cui presumibilmente andrà il compito di curare la classifica, specie dopo il forfait dell'argentino Sepulveda, che aveva incuriosito gli addetti ai lavori ad inizio anno. Assieme a Brice Feillu, splendido vincitore di tappa ad Arcalis nel 2009, spazio ai tentativi da lontano di Anthony Delaplace (possibile maglia a pois nelle prime giornate) e di Florian Guillou. Completano la formazioni buoni passisti come Vachon, Bideau e Jarrier che pure potrebbero provare a movimentare la corsa.

IL CAPITANO
Romain Feillu

 


Cannondale Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Maciej Bodnar
 - Alessandro De Marchi
 - Edward King
 - Kristijan Koren
 - Marco Marcato
 - Jean-Marc Marino
 - Fabio Sabatini
 - Peter Sagan

 - Elia Viviani

L'ANALISI

Pensi alla Cannondale versione Tour de France e non puoi che avere il focus incentrato su Peter Sagan: lo slovacco sarà ancora una volta il leader indiscusso del team, forte di quattro successi di tappa e due maglie verdi conquistate nelle due edizioni della Grande Boucle a cui finora ha preso parte. La terza verde sui Campi Elisi ed un bottino di tappe da rimpinguare quanto si può sono quindi l'obiettivo dichiarato da cui può dipendere la promozione o la bocciatura al culmine della gara. Per far ciò tanti passisti ben collaudati per controllare la corsa e formare un treno all'altezza della concorrenza nei complicati finali: da Bodnar a Koren, da King a Sabatini passando per Marino, unico transalpino della formazione che non poteva mancare l'appuntamento davanti al proprio pubblico. Interessante il ruolo che si prospetta per Elia Viviani: il veronese, dopo aver agito (senza troppa fortuna) in proprio al Giro d'Italia avrà il compito di pilotare al meglio il campione slovacco ma allo stesso tempo costituisce una valida alternativa in caso d'imprevisto. Per Marco Marcato e Alessandro De Marchi, che pure possono dare il loro contributo alla causa, si prospetta un ruolo da battitori liberi nel corso delle varie tappe: il veneto potrebbe sfruttare anche la tappa di Arenberg per mettersi in mostra mentre il friulano lo si potrebbe vedere in fuga da lontano anche in qualche tappone di montagna.

IL CAPITANO
Peter Sagan

 


Cofidis, Solutions Crédits

IL ROSTER

 - Nicolas Edet
 - Egoitz García
 - Cyril Lemoine
 - Luis Ángel Mate
 - Rudy Molard
 - Daniel Navarro
 - Adrien Petit
 - Julien Simon

 - Rein Taaramäe

L'ANALISI

Anche in questa stagione le maglie rosse della Cofidis, formazione che ormai è un'habituè delle wild card concesse dall'organizzazione, cercheranno di essere protagoniste sulle strade del Tour de France. Dopo un paio di stagioni molto difficili che ne hanno tarpato le ali quando sembrava destinato a spiccare il volo, Rein Taaramäe ha risolto i problemi fisici ed ha ritrovato una discreta forma, come dimostrato sulle strade della Turchia in cui è riuscito a ritrovare il successo. A lui il compito di provare a fare classifica, possibilmente affiancando ad essa un bel successo di tappa. Daniel Navarro agirà al suo supporto e si è spesso dimostrato una garanzia quando la strada inizia a salire, con la truppa spagnola completata da Matè e da Garcia (quest'ultimo pedina da giocare eventualmente anche nelle tappe mosse). Un possibile guastatore nelle tappe di media montagna può essere Julien Simon ma attenzione a Rudy Molard e Nicholas Edet, che su simili percorsi possono trovare terreno ideale per dare del filo da torcere a tutti. L'esperto Lemoine è candidato al ruolo di uomo di fatica mentre negli sprint proverà a dire la sua Adrien Petit, passista veloce dalle buone qualità che però finora non è riuscito a far emergere del tutto.

IL CAPITANO
Rein Taaramäe

 


FDJ.fr

IL ROSTER

 - William Bonnet
 - Mickaël Delage
 - Arnaud Démare
 - Arnold Jeannesson
 - Matthieu Ladagnous
 - Cédric Pineau
 - Thibaut Pinot
 - Jérémy Roy

 - Arthur Vichot

L'ANALISI

Dopo un Giro d'Italia alquanto soddisfacente l'equipe guidata in ammiraglia da Marc Madiot affronta la Grande Boucle col chiaro intento di ritagliarsi un ruolo da protagonista. Dopo che i problemi di natura psicologica che ne avevano limitato di molto le prestazioni, per Thibaut Pinot sembra arrivato di nuovo il momento di dimostrare davanti al proprio pubblico di essere il predestinato per le gare a tappe che la Francia attende da un pezzo, lui che nel 2012 chiuse in decima posizione nella generale, corredandola di un bel successo di tappa a Porrentruy. Arnold Jeannesson sarà colui che avrà il compito di sostenerlo nelle tappe più impegnative mentre buona parte del resto del team asseconderà le ambizioni di Arnaud Démare: l'ex iridato Under 23 ha vinto a proprio vantaggio l'acceso ballottaggio con Nacer Bouhanni, dando una prova di forza proprio nel campionato nazionale, da lui vinto proprio sul compagno-rivale. A lui il compito di dimostrare di valere la fiducia del team contro una dura concorrenza, cercando anche di non subire troppo la pressione della maglia. William Bonnet e Mickael Delage sono pronti a pilotarlo al meglio nei vari finali. Vichot offre un'interessante soluzione per le tappe intermedie mentre a Cedric Pineau e Matthieu Ladagnous il compito di entrare in qualche azione da lontano se non chiamati ad assecondare Démare. Infine Jeremy Roy potrebbe cercare un ottimo piazzamento nella cronometro con arrivo a Périgueux nella penultima giornata di corsa.

IL CAPITANO
Thibaut Pinot

 


Garmin - Sharp

IL ROSTER

 - Janier Acevedo
 - Jack Bauer
 - Alex Howes
 - Benjamin King
 - Sebastian Langeveld
 - Ramunas Navardauskas
 - Tom Jelte Slagter
 - Andrew Talansky

 - Johan Vansummeren

L'ANALISI

Andrew Talansky è reduce dal trionfo al Criterium del Delfinato con una splendida impresa nella tappa finale: dopo un 7° posto alla Vuelta e un 10° al Tour nelle ultime stagioni, per lui è il momento di puntare di puntare ad una top5 e l'avvicinamento fa ben sperare. Tutto da seguire anche il primo grande giro dello scalatore colombiano Janier Acevedo che al Giro di Svizzera è andato bene. In squadra non c'è un velocista ma i ragazzi di Vaughters potrebbero provare a rendere dure alcune tappe intermedie per favorire gli spunti di Tom Jelte Slagter, Sebastian Langeveld e Ramunas Navardauskas. Johan Vansummeren sarà il solito tuttofare instancabile mentre Jack Bauer, Alex Howes e Ben King andranno a completare un organico compatto a cui però manca una grande individualità che possa portare risultati sicuri. Da segnalare come lo scozzese David Millar abbia preso malissimo l'esclusione all'ultimo momento in favore di Navardauskas appena laureatosi campione lituano a cronometro.

IL CAPITANO
Andrew Talansky

 


IAM Cycling

IL ROSTER

 - Sylvain Chavanel
 - Martin Elmiger
 - Mathias Frank
 - Heinrich Haussler
 - Reto Hollenstein
 - Roger Kluge
 - Jérôme Pineau
 - Sébastien Reichenbach

 - Marcel Wyss

L'ANALISI

Svizzeri, nati da un paio d'anni, ma come non invitarli se il capitano è un certo Sylvain Chavanel, francese a tutti gli effetti? E infatti l'invito arriva. Chavanel, assodato nelle scorse stagioni di non essere uomo da tre settimane, tenterà di vivacchiare e portare a casa qualche fuga, una tappa, magari una bella maglia a pois. Insieme a lui ecco pronti a ben figurare gli svizzeri per tutti i terreni Martin Elmiger e Mathias Frank, a cui si possono tranquillamente aggiungere i sempre bravi Reto Hollenstein e Sebastien Reichenbach. Marcel Wyss, pure lui elvetico, può tentare la fuga e pregare affinché sia il suo giorno fortunato, il francese Jérôme Pineau darà ampia visibilità agli sponsor. Per le volate si fa affidamento su una coppia di tedeschi: il primo dal passaporto australiano, Heinrich Haussler, il secondo, senza triple identità, risponde al nome di Roger Kluge e non sarebbe affatto strano trovarlo in una top ten.

IL CAPITANO
Sylvain Chavanel

 


Lampre - Merida

IL ROSTER

 - Davide Cimolai
 - Kristijan Durasek
 - Rui Costa
 - Christopher Horner
 - Sacha Modolo
 - Nelson Oliveira
 - Maximiliano Richeze
 - José Rodolfo Serpa

 - Rafael Valls Ferri

 L'ANALISI

Problema: può una squadra con il Campione del Mondo su strada ed il vincitore della Vuelta a España affidare il gravoso compito di far classifica al primo? Sì, anche se Rui Alberto Faria da Costa fin qui ha collezionato belle vittorie in brevi corse a tappe (suoi gli ultimi tre Tour de Suisse, per esempio), ma sulle tre settimane è poco più che un'incognita. La gamba, certo, gira a meraviglia e se uniamo il dettaglio non da poco che Chris Horner è reduce da un bruttissimo infortunio, ecco che le gerarchie sono belle e stabilite. Per una Lampre-Merida ben poco italiana c'è anche il croato Kristijan Durasek su cui puntare, ma non ci faremmo troppo affidamento, pur se bravino. José Serpa, colombiano che si esalta sulle montagne (strano, vero?), sarà un ottimo gregario per Rui Costa; Nelson Oliveira, campione lusitano, lavorerà in pianura come l'iberico Rafael Valls. Per le volate il collaudato treno formato da Davide Cimolai, Maxi Richeze e Sacha Modolo, veneto in grado di tenere anche quando lo sprint non è per specialisti. S'è sbloccato al Tour de Suisse, cerca il centro in un GT e - pare - non ha bisogno del navigatore.

IL CAPITANO
Rui Alberto Faria da Costa

 


Lotto Belisol Team

IL ROSTER

 - Lars Ytting Bak
 - Bart De Clercq
 - Tony Gallopin
 - André Greipel
 - Adam Hansen
 - Gregory Henderson
 - Jürgen Roelandts
 - Marcel Sieberg

 - Jurgen Van den Broeck

L'ANALISI

Molti volti per la squadra belga, come al solito. Per la generale non v'è alcun dubbio, la punta sarà il belga Jurgen Van den Broeck, in grande spolvero al Delfinato. Gli manca sempre quella pedalatina in più, ma chissà. Per le volate invece spazio al solo (si fa per dire...) André Greipel, plurivittorioso stagionale, confermatosi Campione di Germania e con a disposizione gente come Adam Hansen (se arriverà a Parigi, sarà l'ottavo GT consecutivo completato. Ci si inizia a chiedere se non abbia una famiglia), Greg Henderson, Marcel Sieberg, tutti validissimi vagoni. Lars Ytting Bak è un danese da fuga e pure Jürgen Roelandts sa pescare il gruppo giusto, quando partono. Per gli arrivi più critici, né troppo facili né troppo impegnativi, ecco Tony Gallopin, che più di Bart De Clercq rappresenterà un'ottima freccia all'arco dei Lotto.

IL CAPITANO
Jurgen Van den Broeck

 


Movistar Team

IL ROSTER

 - Imanol Erviti
 - John Gadret
 - Jesús Herrada
 - Beñat Intxausti
 - Ion Izagirre
 - Rubén Plaza
 - José Joaquín Rojas
 - Alejandro Valverde

 - Giovanni Visconti

L'ANALISI

Se non si distrarrà, sarà divertente vederlo assaltare il podio dei Campi Elisi. Ma Alejandro Valverde almeno una distrazione a GT se la concede. L'anno scorso, in piene lotta per il podio giusto al Tour, si fermò sulla strada verso Saint-Amand-Montrond. Foratura, ventagli e ciao podio. Andrà meglio quest'anno? Non ci arà Quintana nella Movistar selezionata da Unzué. Oltra a Valverde il nostro Giovanni Visconti, decisamente in forma (4° al Melinda), potrà cacciare traguardi parziali. José Joaquín Rojas si giocherà le sue possibilità negli sprint, mentre il resto del team sarà a disposizione del murciano. C'è il francese John Gadret, che in salita non se la cava neppure malaccio, ed una fila di spagnoli lunga così, formata da Imanol Erviti, Rubén Plaza, Ion Izagirre, Beñat Intxausti e Jesús Herrada. Tutti uniti per Valverde, ottimo quarto incomodo tra Froome, Contador e Nibali.

IL CAPITANO
Alejandro Valverde

 


Omega Pharma - Quick Step

IL ROSTER

 - Jan Bakelants
 - Mark Cavendish
 - Michal Golas
 - Michal Kwiatkowski
 - Tony Martin
 - Alessandro Petacchi
 - Mark Renshaw
 - Niki Terpstra

 - Matteo Trentin

L'ANALISI

Estremamente organizzata, per le volate ma non solo, la squadra di Patrick Lefévère. Il punto di riferimento è Mark Cavendish con la bellezza delle sue 25 vittoria al Tour. Lo scorso anno, di tappe, ne fece sue solo un paio e la maglia verde gliela portò via Sagan. Avrà a disposizione un treno eccezionale: l'esperienza di Alessandro Petacchi, la freschezza di Matteo Trentin, la forza di Michal Golas e Niki Terpstra, la fiducia riposta ottimamente in Mark Renshaw. Jan Bakelants, un po' come Tersptra, potrà cercare anche la soddisfazione personale, Tony Martin punterà alla cronometro e nel mentre aiuterà un po' Cavendish ed un po' Michal Kwiatkowski. Polacco dal nome complicato, l'ha fatto imparare bene ai più: tenterà di far classifica, ben conscio che per arrivare in alto, dalle parti del podio, servirà ancora qualche annetto.

IL CAPITANO
Mark Cavendish

 


Orica - GreenEDGE

IL ROSTER

 - Michael Albasini
 - Simon Clarke
 - Luke Durbridge
 - Simon Gerrans
 - Mathew Hayman
 - Jens Keukeleire
 - Christian Meier
 - Svein Tuft

 - Simon Yates

L'ANALISI

Ultimi a comunicare il roster, gli australiani si son fatti desiderare ma hanno portato una squadra varia, forte, ambiziosa. Nessun velocista puro, e non è un problema da poco in una corsa come il Tour. Si punta sulle singole tappe, magari qualche giorno in maglia gialla. Anzitutto con Simon Gerrans, due giorni da leader lo scorso anno e la vittoria di tappa a Calvi. Michael Matthews - sei giorni in maglia rosa all'ultimo Giro - ha dovuto dare forfait ed al suo osto c'è Christian Meier, mentre la velocità nelle tappe più insidiose potrà essere amica di Michael Albasini, svizzero molto pragmatico. Simon Clarke è un australiano da fughe e da salite, Luke Durbridge si trova bene nelle prove contro il tempo (vedremo sul pavé), così come il belga Jens Keukeleire. Mathew Hayman è un gregario molto esperto, sa andare in fuga e finalizzare. Svein Tuft è un canadese: non giovanissimo, anzi. Ha 37 anni e li ha compiuti il 9 maggio, quando indossò la sua prima ed unica maglia rosa. Campione nazionale a crono ed in linea, può regalare delle soddisfazioni. Infine, la scommessa, il talento britannico Simon Yates. Gemello di Adam, classe (e pure tanta) '92, ha nel palmarès un 10° posto al Tour de l'Avenir ed un 3° posto al Tour of Britain, sempre nel 2013. Al recente Giro di Slovenia ha fatto vedere che è presente: 5° nella frazione più dura e 7° nella generale. Deve solamente imparare.

IL CAPITANO
Simon Gerrans

 


Team Europcar

IL ROSTER

 - Yukiya Arashiro
 - Bryan Coquard
 - Cyril Gautier
 - Yohann Gène
 - Alexandre Pichot
 - Perrig Quéméneur
 - Kévin Réza
 - Pierre Rolland

 - Thomas Voeckler

L'ANALISI

La formazione di Jean-René Bernaudeau è alquanto ambiziosa su ogni terreno. Per la generale non c'è discussione, la leadership è di Pierre Rolland, già 4° al Giro e sempre all'attacco. Se saprà correre bene anche nel secondo GT di stagione sarà una gran cosa. Kévin Réza si sta rivelando un ottimo uomo squadra, non solo il ragazzotto da mandare in fuga una tantum. Thomas Voeckler è Thomas Voeckler, per lui le primavere sembrano non passare: di riffa o di raffa una frazione la porterà a casa. Sarà poi presente il nipponico Yukiya Arashiro, abile allo sprint ma ottimo anche su brevi salite. Cyril Gautier, Yohann Gène, Alexandre Pichot e Perrig Quemeneur sanno mettersi a disposizione dei capitani senza problemi. E le volate? Non solo Arashiro - sarebbe davvero poca cosa - ma Bryan Coquard, classe '92, navigato pistard (è ancora oggi uno degli incubi di Elia Viviani), bravissimo anche su strada. È al suo primo GT, saprà reggere il confronto con i più grandi sprinter al mondo?

IL CAPITANO
Pierre Rolland

 


Team Giant - Shimano

IL ROSTER

 - Roy Curvers
 - Koen De Kort
 - John Degenkolb
 - Dries Devenyns
 - Tom Dumoulin
 - Cheng Ji
 - Marcel Kittel
 - Albert Timmer

 - Tom Veelers

L'ANALISI

Squadrone, e non solo perché nel 2013 Marcel Kittel ha vinto ben quattro tappe su queste strade (nella stagione 2014 ha già esultato sette volte, nemmeno troppe). No, perché gli olandesi avranno, oltre al velocista più forte sulla piazza, John Degenkolb: scelta difficile farli convivere (chiedere a Madiot per Démare e Bouhanni), ma un uomo come lui, 2° all'ultima Roubaix e mai domo, può venir bene sia nella frazione di Arenberg che su altri traguardi. Non bastassero questi due colossi, c'è Tom Dumoulin, olandesino dal talento che s'inizia ad intravedere ben bene: curerà la classifica, arriverà dove riuscirà. Attorno a questo trio delle meraviglie logicamente non ci sono che gregari: Roy Curvers, Dries Devenyns, Koen De Kort, Albert Timmer, Tom Veelers ed il primo cinese a correre la Grande Boucle, Cheng Ji.

IL CAPITANO
Marcel Kittel

 


Team Katusha

IL ROSTER

 - Vladimir Isaichev
 - Alexander Kristoff
 - Luca Paolini
 - Alexander Porsev
 - Joaquim Rodríguez
 - Egor Silin
 - Gatis Smukulis
 - Simon Spilak

 - Yury Trofimov

L'ANALISI

Joaquim Rodríguez dice di puntare alla Vuelta a España e di essere qui per una tappa, ma chi gli crede fino in fondo? È lui il capitano della formazione russa, non il pur ottimo Yury Trofimov né l'altrettanto bravo Simon Spilak, tutta gente che andrebbe bene a un Delfinato, non certo sulle tre settimane. Non ci sono gli uomini di fiducia di Purito, qusto è vero, ma troviamo molti russi; così ecco gli onestissimi Alexander Porsev, Egor Silin, Vladimir Isaychev ed il lettone Gatis Smukulis. C'è anche il nostro Luca Paolini, che se imbroccherà la giornata giusta sarà pronto a giocarsi una tappa della Grande Boucle. Per le volate il vincitore della Sanremo Alexander Kristoff sarà pronto a battagliare con i più forti, a volte gli càpita di batterli tutti quanti.

IL CAPITANO
Joaquim Rodríguez

 


Team NetApp - Endura

IL ROSTER

 - Jan Barta
 - David De La Cruz
 - Zakkari Dempster
 - Bartosz Huzarski
 - Leopold König
 - Tiago Machado
 - Jose Costa Mendes
 - Andreas Schillinger

 - Paul Voss

L'ANALISI

Invitati, quindi tenuti ad onorare la wild card, i tedeschi schierano una squadra senza figure di spicco ma con tanti buoni corridori. Il capitano sarà verosimilmente Leopold König, 11° al Delfinato pur senza farsi notare, ma c'è anche il portoghese Tiago Machado, recente vincitore del Giro di Slovenia. Jan Barta può contare su qualche bella fuga e sulle buone capacità a cronometro, così come Zakkari Dempster e Bartosz Huzarski. David De La Cruz saprà infilarsi nelle fughe tra Alpi e Pirenei, così come il portoghese José Mendes. Andreas Schillinger e Paul Voss sono capaci di tirar fuori buone prestazioni negli sprint.

IL CAPITANO
Leopold König

 


Team Sky

IL ROSTER

 - Bernhard Eisel
 - Christopher Froome
 - Vasili Kiryienka
 - David López
 - Mikel Nieve
 - Danny Pate
 - Richie Porte
 - Geraint Thomas

 - Xabier Zandio

 L'ANALISI

Non sono ammesse sfumature nella squadra britannica che arriva in Inghilterra - ironia della sorte! - con l'unico scopo di conquistare per il terzo anno consecutivo il Tour de France. Chris Froome, britannico-kenyano, è anche il campione uscente ed il capitano della squadra. Addormentare la corsa e decidere tutto sulla salita finale (quando ci sarà) o nell'ultima crono è la massima ambizione. Froome può contare su un Bernhard Eisel passista, ma che sa bene come fare uno sprint. Lo stesso dicasi per il gallese Geraint Thomas, uno che verrà utile nella tappa con il pavé (alla Roubaix fu 7°), e per Danny Pate, statunitense col vizio dell'alta andatura. Vasili Kiryienka, bielorusso, può tirare per un'ora ininterrottamente (e non è un modo di dire), che si sia in pianura, collina o salita. Ecco, su quest'ultimo terreno il treno Sky diventa tanto fenomenale (per il capitano) quanto terribile (per gli avversari). La terna di spagnoli composta da Xabier Zandio ma soprattutto David López e Mikel Nieve è davvero ottima. L'australiano della Tasmania Richie Porte non arriva da una stagione super, si spera che abbia tenuto tutto per la Grande Boucle. E poi c'è Froome, che quando parte con le sue progressioni è inarrestabile. Come farlo saltare? Più che di gambe, di testa.

IL CAPITANO
Christopher Froome

 


Tinkoff - Saxo

IL ROSTER

 - Daniele Bennati
 - Alberto Contador
 - Jesús Hernández
 - Rafal Majka
 - Michael Morkov
 - Sergio Paulinho
 - Nicolas Roche
 - Michael Rogers

 - Matteo Tosatto

L'ANALISI

L'imperativo è vincere, ma vinceranno? La squadra del magnate russo Oleg Tinkov e del danese Bjarne Riis - strana coppia ma discretamente efficace - punta tutto su Alberto Contador, mai così in forma da anni. Accanto al madrileno di Pinto uomini che se non sono più forti degli Sky di Froome poco ci manca. Il fidatissimo Jesús Hernández, uomo da montagna così come il polacco Rafal Majka (al suo posto doveva esserci Roman Kreuziger, alle prese però col passaporto biologico), eccellente scalatore già 6° al Giro. Importanti per tenere cucita la corsa gregari di ferro come Matteo Tosatto, Michael Rogers ed il portoghese Sergio Paulinho. A caccia di tappe Daniele Bennati, aretino che può farsi valere tanto allo sprint quanto in fuga, mentre l'irlandese Nicolas Roche è per arrivi più ostici. Da spendere come ruota veloce, infine, il danese Michael Morkov.

IL CAPITANO
Alberto Contador

 


Trek Factory Team

IL ROSTER

 - Matthew Busche
 - Fabian Cancellara
 - Markel Irizar
 - Grégory Rast
 - Andy Schleck
 - Fränk Schleck
 - Danny Van Poppel
 - Jens Voigt

 - Haimar Zubeldia

L'ANALISI

La squadra che fu dei fratelli Schleck... Sarà ancora dei due lussemburghesi, ma con Andy in veste di gregario, per reinventarsi, e Fränk che proverà a fare il capitano. Non propriamente una garanzia ma per onorare la maglia di campione lussemburghese questo ed altro. C'è poi Fabian Cancellara, che nella tappa di Arenberg, con i settori di pavé, e nella crono di Perigueux potrà mettersi in bella mostra. Con Schleck il grande, Haimar Zubeldia e Markel Irizar potranno giocare ruoli importanti nel team. La formazione guidata da Luca Guercilena potrà contare sul più giovane della corsa, Danny Van Poppel, da buttare nelle volate, e sul più anziano, Jens Voigt, che sarà preziosissimo per le fughe. Due ottimi gregari come lo statunitense Matthew Busche e lo svizzero Grégory Rast completano il team.

IL CAPITANO
Fränk Schleck

Sebastiano Cipriani
Francesco Sulas
Vivian Ghianni

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