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Critérium del Delfinato 2014: Inizia la rincorsa alla maglia gialla - Il via da Lione, Froome favorito, Nibali e Contador in scia

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Chris Froome seguito da Alberto Contador. Il britannico dovrà fare i conti anche con Vincenzo Nibali © Bettiniphoto

Froome, Contador, Nibali: prove di Tour de France. Da domani a domenica al Critérium del Delfinato non si vedrà chi a luglio avrà la meglio su chi, ma si capiranno i vari stati di forma dei tre principali contendenti per la Grande Boucle. Una corsa di rodaggio, di rifinitura, dove le squadre per il Tour si possono intuire, se non comprendere in pieno.

Tutti con i loro uomini più fidati (infatti la Sky ha dirottato Wiggins al Tour de Suisse), tutti tesi a trovare quella condizione che dal 5 luglio in poi non potrà più ammettere sbavature. Otto tappe, tre arrivi in salita, solo 10.4 km a cronometro. Contro il tempo subito in apertura, domani a Lione, e su quella distanza Froome non potrà certo piazzare chissà quali distacchi tra sé e gli altri favoriti.

Il britannico nato in Kenya avrà comunque pane per i suoi denti già lunedì, con l'arrivo in salita del Col du Béal, al termine di una tappa con sei Gpm. Probabilmente la più dura dell'intera corsa, rischia di delineare la classifica finale già dopo due frazioni. Se non sarà un reale specchio del Tour, il Delfinato, come da tradizione, sarà un lungo riscaldamento.

Froome, vincitore quest'anno in Oman ed in Romandia, vorrà portare la corsa a tappe francese in casa Sky per il quarto anno consecutivo (Wiggins lo fece suo nel 2011 e 2012, lo stesso Froome nel 2013), gli altri contendenti proveranno a capire come spiazzarlo, anticiparlo, metterlo in difficoltà. Ovvio che un Froome al 100% è imbattibile o quasi, sia da Contador che da Nibali. Tutto, più al Tour che durante questo Delfinato, si giocherà su quel "quasi".

Se la seconda parte di stagione per Nibali dev'essere quella del riscatto, dopo la primavera sottotono e conscio di essere all'ultima stagione in Astana, per Contador sarà una sorta di banco di prova. Dalle scontro con Froome all'ultimo Tour è uscito con le ossa rotte, nel 2014 i due si sono incrociati solamente alla Volta a Catalunya, dove Alberto stava nettamente meglio di Chris, tant'è che chiuse al secondo posto dietro a Joaquim Rodríguez.

Come Nibali e Froome, Contador ha incentrato la stagione sul Tour, anche se tra fine agosto e settembre correrà la Vuelta a España. Al contrario di Vincenzo, Alberto s'è già fatto vedere: 2° alla Volta ao Algarve, ha poi conquistato la Tirreno-Adriatico e la Vuelta al País Vasco, ben figurando anche al Catalunya.

Sebbene, come detto, Froome in salita ed a crono abbia ancora un altro passo, Contador può contare su una gamba che non si vedeva da almeno un paio d'anni, sul talento (che non si perde dall'oggi al domani) e sulla guida di Bjarne Riis, vecchio volpone da ammiraglia che sicuramente sperimenterà qualcosa già al Delfinato, con l'obiettivo di ripetersi al Tour. Tanto per dimostrare al boss, Oleg Tinkov, che Alberto non è stanco, è affamato e vuole il suo terzo Tour (che poi, contando le vittorie sulla strada sarebbe il quarto).

Vincenzo Nibali, d'altra parte, ha staccato dopo il Romandia ma s'è allenato duramente per recuperare la condizione, evidentemente non all'altezza nemmeno di un podio sui Campi Elisi da gennaio ad oggi. Il richiamo di Alexandre Vinokourov a Vincenzo ed a tutto il team ha ampliato una crepa tra nucleo kazako e parte italiana - quella che vince - del team. L'esplosione di Fabio Aru al Giro ha messo per il momento sotto il tappeto la polvere di una squadra che anche alla corsa rosa, tolto appunto Aru, s'è dimostrata inconsistente.

Da domani non si scherza più, tutti uniti per correre un buon Delfinato e raggiungere il massimo obiettivo possibile a Parigi. Attorno al gioco dei tre candidati alla maglia gialla - ma non solo del Delfinato - ruotano tanti altri buoni corridori, alcuni all'inizio della seconda parte di stagione, altri reduci dal Giro d'Italia.

Nel caso di quest'ultima categoria, (ri)troviamo Igor Antón, ma anche un Wilco Kelderman uscito in calando dalla corsa rosa, eppure sempre con il settimo posto in tasca. Una settimana scarsa di riposo potrebbe essere stata sufficiente per provare a far bene nella corsa francese. C'è anche Damiano Cunego, in cerca di un senso ad una stagione nata con i migliori auspici, sviluppatasi diversamente. Ritroviamo invece Simon Spilak, vicino a vincere il Romandia e che nelle brevi corse a tappe sa sempre dire la sua.

C'è poi Tejay Van Garderen all'eterna ricerca di un grande volo da spiccare (arriverà?), Michal Kwiatkowski che dovrà stringere i denti sulle tante montagne e guadagnare il più possibile nelle crono, Romain Bardet che può far vedere ancora belle cose. Richie Porte lavorerà per Froome ma da uno che lo scorso anno finì secondo a 58" dal capitano ci aspettiamo che faccia anche classifica. Curiosità per Adam Yates, gemello di Simon, britannico in forza all'Orica, già vincitore quest'anno, alla prima stagione da pro', del Tour of Turkey (e 5° al California).

Come detto, si partirà da Lione con la breve crono, si salirà subito, domenica, e pianura non se ne troverà molta, strada facendo. Si arriva in salita anche sabato, con lo sconfinamento in Svizzera, a Finhaut-Emosson, mentre domenica gran finale a Courchevel (ma la fetta più grossa della tradizionalissima salita non verrà percorsa). C'è di che studiarsi, in questo Delfinato, prima di immergersi nel Tour.

Contador, Froome e Nibali tutti e tre insieme non si scontrano dal Mondiale fiorentino, mentre l'ultima gara finita da tutti è la Liegi 2013. In quello stesso anno, per quanto riguarda le brevi corse a tappe, tornando alla Tirreno-Adriatico troveremo un podio formato da Nibali, sul gradino più alto, quindi Froome, detronizzato a Porto Sant'Elpidio, e Contador ad occupare la terza piazza.

Probabile rivedere nelle prossime settimane un podio simile, se non già al Delfinato al Tour. Per quanto riguarda i nomi, quelli sono. Per ciò che concerne le posizioni, chi lo sa.

A questo link la Startlist ufficiale

Francesco Sulas

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