La presentazione: Duro e vario, è il nuovo Giro Rosa - Svelato il percorso, da Caserta fino al gran finale sul Ghisallo
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Saranno 953 chilometri di puro spettacolo quelli che dovranno affrontare quest'anno le partecipanti al Giro Rosa: le tappe già si conoscevano da qualche settimana, ma oggi nel palazzo della Regione Lombardia a Milano è stato presentato ufficialmente il percorso della 25esima edizione della più importante gara a tappe del calendario internazionale del ciclismo femminile e quindi tutti hanno potuto scoprire le altimetrie di ogni frazione.
Il Giro Rosa festeggerà le sue nozze d'argento con un tracciato decisamente impegnativo che si snoderà attraverso otto regioni: partenza in Campania, poi nell'ordine Lazio, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte per poi ritornare proprio in Lombardia per il gran finale. Le tappe in totale saranno 10, 9 in linea più un breve cronoprologo serale in avvio, questo significa che rispetto al 2013 avremo due giornate di gara in più: non è solo questo fattore, che già da solo sarebbe sufficiente, a farci dire che sarà un Giro più duro, ma a rendere questa corsa rosa molto più affascinante (almeno sulla carta) rispetto al passato è la grande varietà di percorsi che daranno occasioni ad ogni tipo di ciclista; è vero, manca una vera cronometro individuale, ma l'esperienza ci insegna che nel ciclismo femminile le grandi passiste sannò ritagliarsi occasioni anche al di fuori delle prove contro il tempo.
Come detto si partirà dalla Campania e più precisamente da Caserta, che già ospitò la partenza del Giro d'Italia Dilettanti nel 2006: allora la prima frazione era una sorta di cronoscalata verso Caserta Vecchia, stavolta sarà un brevissimo prologo di appena 2 chilometri, un avanti e indietro in Corso Trieste, proprio accanto alla celebre Reggia. Una tappa che non dirà molto a livello di classifica anche se ci saranno le prime piccole differenze tra le favorite. Il giorno successivo si resterà in provincia di Caserta per un circuito non banale a Santa Maria a Vico: sono circa 8.6 chilometri con lo strappo di Via Borgate Alte da ripetere ben 11 volte; non sarà facile tenere il gruppo compatto anche perché le molte velociste potrebbero arrivare con le gambe molto appesantite. Per le ruote veloci l'occasione arriverà comunque nella seconda tappa, anche questa tutta in circuito: i 120 chilometri attorno a Frattamaggiore saranno interamente pianeggianti.
Il giorno successivo si inizierà a fare un po' più sul serio perché il programma prevede la Caserta-San Donato Val di Comino, la tappa più lunga di questa edizione, con i suoi 125 chilometri: a circa 40 chilometri dall'arrivo le ragazze dovranno affrontare la salita di seconda categoria di Belmonte Castello e anche gli ultimi chilometri saranno tutti in salita; questa sarà una giornata in cui le favorite dovranno fare grande attenzione perché il percorso si presta ad attacchi ed imboscate. Dal Lazio la carovana si sposterà verso il mare Adriatico per due tappe che passeranno per la maggior parte lungo la costa senza grosse asperità: da Alba Adriatica a Jesi ci sarà un Gpm di terza categoria a 9 chilometri dall'arrivo che potrà fungere da trampolino di lancio per un'azione da finisseur; proprio da Jesi poi si ripartirà verso Cesenatico per una tappa facile da velociste che sarà dedicata alla memoria di Marco Pantani visto che il traguardo sarà posto proprio davanti al suo monumento.
La grande montagna arriverà giovedì 10 luglio con la tappa trevigiana tra Gaiarine e San Fior. Tre i gran premi della montagna in programma sparsi su 112 chilometri: si inizierà con il muro di Ca' del Poggio, poi un breve strappo in uscita da Vittorio Veneto e quindi l'inedita Salita dei Carbonai, un'ascesa di 13 chilometri con pendenze che per lunghi tratti saranno costanti all'8%; in cima ci sarà anche un tratto in sterrato prima di affrontare gli ultimi 26 chilometri di discesa e pianura che porteranno al traguardo. Le scalatrici pure dovranno forzare il ritmo in salita perché in discesa un'atleta con la tecnica di Marianne Vos può far saltare il banco.
La settima e terzultima tappa sulla carta si presenta come la classica frazione di trasferimento, magari con una fuga da lontano che arriva fino al traguardo: da Aprica ci saranno 10 chilometri di discesa controllata, poi la tappa vera e propria scatterà con la salita di Teglio, quindi tanta pianura per poi tornare a salire leggermente verso il traguardo di Chiavenna; il finale in pavé sarà solo per atlete in grande condizione. Le tappe decisive arriveranno nel weekend conclusivo con due arrivi in salita nelle ultime due tappe: sabato 12 il traguardo sarà posto a San Domenico di Varzo, salita che abbiamo imparato a conoscere nell'edizione 2013 del Giro Rosa, invece il giorno successivo ci sarà il gran finale sul Ghisallo, un arrivo che è già stato decisivo nelle edizioni del 2004 e del 2006 del Giro Rosa con successi di Nicole Cooke ed Edita Pucinskaite.
I giochi resteranno apertissimo fino all'ultimo metro perché negli ultimi due giorni le scalatrici pure avranno la possibilità di ribaltare la classifica a loro favore. Per il resto sarà il solito, fantastico ed emozionante Giro Rosa con al via tutti i nomi più importanti del ciclismo femminile mondiale, da Marianne Vos a Mara Abbott, passando per l'agguerrita pattuglia di italiane con in evidenza Elisa Longo Borghini, Tatiana Guderzo, Fabiana Luperini, Francesca Cauz e Rossella Ratto. In palio ci sono cinque maglie: oltre alla maglia rosa ci saranno quella bianca di miglior giovane, quella verde dei gran premi della montagna, la ciclamino per la classifica a punti e la maglia azzurra per la miglior italiana in classifica.
