Giro d'Italia 2014: A Panarotta parlano le gambe - Dichiarazioni e Tweet della 17a tappa. Pirazzi: «Aspettavo da 5 anni»
So close but so far live and learn.Can't be to disappointed wasn't even lining up three weeks ago. Thanks for the opportunity @tinkoff_saxo
— Jay McCarthy (@JayMcCarthy1) 28 Maggio 2014
La mia prima fuga che arriva all'arrivo! Felice di averla presa , dispiaciuto per le gambe! #tantocuore #pochegambe , scusatemi!
— Fabio Felline (@FabioFelline) 28 Maggio 2014
FINALMENTE @stefanopirazzi GRANDEEEEEEEEEEEEEE!!!!!
— Manuel Bongiorno (@Manuel700) 28 Maggio 2014
Et oui c'est bien moi sur la photo, cette doudoune ma sauver la vie!!@lecoqsportif#bonnequalité pic.twitter.com/0rGMpVNgnW
— Tony hurel (@tonyhurel72) 28 Maggio 2014
Best dressed room of @giroditalia! With #SamuSanchez for @AssMarinaRomoli! (@Ilgerva77 @PippoPozzato) pic.twitter.com/6SzTAhjqeB
— Manuel Quinziato (@manuelquinziato) 28 Maggio 2014
D-day nr. 7! #Gorigogo rigobertouran , Wout looks ready to rumble... #opqs #girodiljo http://t.co/4eDX1bsqIn
— Iljo Keisse (@IljoKeisse) 29 Maggio 2014
Stefano Pirazzi (Bardiani): «Un'ossessione durata 5 anni, non ne potevo più! Finalmente è arrivata questa vittoria che mi rende davvero infinitamente felice. Le critiche che da 5 anni ricevo da tanti: attaccava Pirazzi e lo criticavano sempre, attaccavano gli altri e nessuno diceva nulla... Mi scuso per il gesto sul traguardo, è stato un errore ma vi prego di considerarlo uno sfogo di un ragazzo che ha sofferto tanto e che finalmente è riuscito a trovare la vittoria. Ero il meno veloce e quindi dovevo staccare tutti, ho fatto uno scatto secco, ho visto che si era creato un piccolo gap tra me ed i miei compagni di fuga e mi sono detto "questa è la volta buona!". Il mio obiettivo in questo Giro era vincere una tappa, le prime due settimane ho fatto fatica, oggi era la mia giornata ed è andato tutto come sognavo. Era la seconda volta che andavo in fuga e mi è andata bene. Sono davvero soddisfatto!»
Nairo Quintana (Movistar): «Chi non mi ha stretto la mano questa mattina alla partenza sono solo alcuni corridori che non accettano la sconfitta. Molti altri invece sono venuti a complimentarsi con me per la vittoria di ieri. Le stesse squadre e i direttori sportivi che continuano a fare polemica dimostrano di non sapere con precisione cosa sia successo ieri. Mi fa ridere questa ipotesi che ho sentito citare di togliermi dei minuti, mi sembra uno scherzo. Se avessi tagliato il percorso, se mi fossi fatto trainare o fossi salito su un'auto, allora potrei capire... ma io ieri ho guadagnato in salita pedalando sulla mia bicicletta, esattamente nelle stesse condizioni di tutti i miei avversari. La miglior risposta a tutto questo sarà di correre da leader della mia squadra nelle prossime tappe di montagna che si addicono alle mie caratteristiche. Credo che il fatto che la Maglia Rosa sia sulle mie spalle possa essere sufficiente a dimostrare che sono stato bravo fin qui, nonostante i problemi di salute. Se avrò una buona giornata certo potrò attaccare ma indosso già la Maglia Rosa e il mio obiettivo è vincere il Giro».
Diego Ulissi (Lampre): «Non riesco a continuare, tra mal di gola, febbre e antibiotici oggi ho sofferto troppo. Ho tenuto duro per finire la tappa, ma domani non ripartirò, lasciando questo Giro che mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha mostrato l'affetto di moltissimi appassionati di ciclismo. La stagione è ancora lunga, ci sono altri appuntamenti importanti a partire dal campionato italiano: mi metterò al lavoro il prima possibile per dare la caccia alla maglia tricolore».
Daniel Oss (BMC): «Ci sono volute due ore prima che partisse la fuga, quindi già all'inizio è stata piuttosto dura. Nel finale è stato anche peggio. Molti degli altri fuggitivi avevano dei compagni di squadra davanti ma ho fatto del mio meglio. Ci ho creduto fino all'ultimo chilometro perché il distacco era solo di pochi secondi. Dall'ultima salita al traguardo ho provato a muovermi e a tenere vivo l'inseguimento per annullare il distacco».
Tim Wellens (Lotto): «È stata una tappa dura fin dalla partenza, Hansen ha provato ad andare in fuga ma è stato ripreso. Oss e De Gendt hanno fatto la prima mossa e poi ci siamo uniti io e Bak. Visto che quasi tutte le squadre avevano almeno un uomo davanti eravamo sicuri di guadagnare molto spazio. Non andavamo molto veloci ma continuavamo a guadagnare terrero e così abbiamo capito presto che avremmo lottato per la tappa. Per vincere la maglia dei gpm la fortuna deve essere dalla mia parte ma ho pensato che sarebbe stato stupido non provare a prendere quei punti, così ho fatto bottino pieno sulle prime due salite. Quando De Gendt ha attaccato ero troppo indietro per rispondere subito. L'ultima salita era molto ripida e scivolosa per la pioggia così come la discesa, alcuni corridori infatti sono caduti. Io sono riuscito a riprendere De Gendt e Pirazzi assieme ad altri due corridori. Io ero dietro a Pirazzi quando ha attaccato all'ultimo chilometri, ho esistato: ho preso un rischio perché speravo che qualcuno chiudesse il buco. Quando non vinci sei sempre un po' deluso ma con due secondi posti non posso lamentarmi. Magari andrò di nuovo in fuga domani».