Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro d'Italia 2014: Evans e Urán dietro. Aru, che tenacia! - Si corre per i piazzamenti. Hesjedal, senza quella cronosquadre...

Versione stampabile

Dario Cataldo passa per primo sullo Stelvio innevato © Bettiniphoto

La domanda è questa: dov'è la notizia? Nairo Quintana li ha stracciati, tutti o quasi, ed i pretendenti alla maglia rosa - non parliamo di lustri fa, solo di qualche giorno - compreso il leader della corsa stessa, Rigoberto Urán, sono finiti a gambe all'aria. Come da copione, è lui il vincitore del Giro d'Italia 2014, l'erede di Vincenzo Nibali, il primo che viene dalla Colombia. Chi se ne importa della scaramanzia, Nairo è più forte.

Davvero si pensava che Rigoberto Urán, in perdita sia ad Oropa che a Montecampione, alla lunga potesse resistere al connazionale? Davvero si credeva ad un Fabio Aru pur ottimo e vincente laddove Marco Pantani sigillò il Giro 1998? Davvero era concepibile l'idea che Pozzovivo si vestisse di rosa a 32 anni per sole due settimane corse molto, ma molto bene, o che Cadel Evans, attaccandosi alla sola esperienza, si mantenesse in corsa per la rosa? Ovviamete no.

Era solo questione di tempo, della prossima salita (o discesa), e tutti i potenziali rivali di Quintana sarebbero volati via. È accaduto oggi, nella tappa che più si confaceva al colombiano - ma ai colombiani tutti - e corsa in condizioni estreme, comunque molto spettacolare. È bastata la discesa dello Stelvio, fredda, gelata, e qualche incomprensione su safety bike che avrebbero dovuto guidare i vari gruppi nei primi tornanti della Cima Coppi. Moto che alla fine non si sono viste, e così, mentre dietro ci si rivestiva con comodo, scendendo a valle in tutto relax, come se la corsa fosse momentaneamente neutralizzata (e non lo era), Movistar ed Europcar rilanciavano puntualmente ad ogni tornante.

Nemmeno a metà picchiata Rolland, Hesjedal (con Rabottini, Gorka Izagirre, Sicard) e soprattutto Quintana allungavano sul gruppo maglia rosa, il finale si sarebbe scritto da sé. La corsa - e non solo la tappa - si decide sul totem del Giro, Re Stelvio. In discesa, non solo in salita, ma sempre di quel valico parliamo. Tutti quelli che stamane erano ai piani alti della classifica sprofondano. Rigoberto Urán e compagnia, convinti forse che riprendere Quintana e Rolland sarebbe stato fattibile,m una volta tornati a fondovalle, sottostimano la portata dell'attacco. Ciao ciao Giro.

Anche se il gruppo maglia rosa fosse tornato sui fuggitivi, c'erano pur sempre 23 km di Val Martello da risalire. Salita lunga, irregolare, spietata. E chi in salita vola s'è ben visto. Urán, già indispettito stamane per dover affrontare una frazione così disumana, perde la rosa, e non era così impronosticabile. Resta dietro sullo Stelvio, non rientrerà mai in Val Martello, pagherà la bellezza di 4'11" al connazionale della Movistar. Nell'identica situazione del colombiano, tutti sorpresi dall'attacco dell'Europcar a cui Quintana si accoda, parecchi nomi grossi: da Rafal Majka a Robert Kiserlovski, da Domenico Pozzovivo a Cadel Evans, da Fabio Aru a Wilco Kelderman, senza dimenticare il giovane Sebastian Henao.

Ben consci, chilometro dopo chilometro, che la maglia rosa che avevano a fianco, quella di Urán, il giorno dopo sarebbe stata indossata da un altro colombiano di un'altra squadra, hanno provato a scalare piazzamenti sulle rampe più aspre della Val Martello. Se perciò Urán pareva attivo sì, ma non certo in grado di rispondere alla futura maglia rosa, Rafal Majka, Domenico Pozzovivo e Wilco Kelderman tentavano, o con degli scatti in salita, o con allunghi dove "spianava" (è il caso di Kelderman), di far fuori i diretti avversari.

Il primo a mollare, dopo una resistenza durata non troppi chilometri, era Cadel Evans, a cui presto si univa suo malgrado Robert Kiserlovski: chiuderanno staccati di 4'48", poco più indietro Jarlinson Pantano. Vista la bandiera bianca alzata da Kiser ed Evans, con Rolland ed il sempre pericoloso Hesjedal in avanscoperta, chi ancora ne aveva ha provato a difendersi attaccando. Ci ha provato presto, alle prime rampe, Rafal Majka.

Troppo invitante lo scatto del polacco, che veniva seguito da Wilco Kelderman, Domenico Pozzovivo e Rigoberto Urán. Fabio Aru amministrava intelligentemente, evitando con saggezza i fuorisoglia, rientrando sugli scattisti in progressione, senza nulla perdere. Toccava poi alla maglia rosa ormai uscente, Rigoberto Urán, tentare un forcing, una sorta di rilancio dell'inseguimento a Quintana, pur consapevole che la sua mossa non avrebbe avuto questa grande utilità, se non disperdere energie per la Val Martello. Ed infatti, alla prima rampa utile, erano proprio Majka ma soprattutto Pozzovivo, senza dimenticare Aru e Kelderman, ad allungare.

Pozzovivo sfiorerà il quinto posto di giornata (chiude a a 3'37" da Quintana, a 5" dal 4°, Wilco Kelderman). La lotta per i piazzamenti alle spalle di Quintana è più che mai aperta da stasera. Il campesino comanda infatti su Urán con 1'41", ma Rigoberto non ha mai mostrato brillantezza in salita. Non ci stupiremmo se tra Panarotta, Grappa e Zoncolan perdesse addirittura il podio. Alle sue spalle c'è sempre Cadel Evans, che sulle salite tiene fino ad un certo punto, per poi andare alla deriva. Il suo ritardo da Quintana è di 3'21".

L'australiano è incalzato dal brillante e coraggioso Pierre Rolland, solo 5" più indietro. Se non va a podio stavolta, non ci va più, ma occhio a Rafal Majka, a 2" da Rolland e tutt'altro che cotto. Fabio Aru è a 13" dal podio occupato stasera da Evans e può ancora piazzare una stoccata. Settimo a 3'49" da Quintana Domenico Pozzovivo, non più in forma come ad inizio Giro ma sempre con i migliori. Wilco Kelderman, nonostante la giovanissima età, è ottavo a 4'06" da Quintana; per arrivare più su deve sperare di non avere passaggi a vuoto ed al contempo mettere in difficoltà gli avversari. Né semplice, né scontato.

Ryder Hesjedal dopo la bella azione di oggi è nono a 4'16", senza i 3'26" persi nella cronosquadre di Belfast sarebbe secondo a 50" da Quintana (e godrebbe di molta meno libertà). Chiude la top ten Robert Kiserlovski, a 8'02" dalla maglia rosa, con una buona marcia in salita ma nulla più. Ancora sei o sette corridori in lotta per il podio, con due tappe di montagna ed una cronoscalata davvero impegnativa da affrontare.

Tutto può cambiare, tranne la maglia rosa, finita oggi sulle spalle di Quintana: il colombiano s'è nascosto dietro a malattie di vario genere nelle prime due settimane abbondanti, poi ha visto Gavia e Stelvio. Non ha capito più niente. Il Giro l'ha vinto anche alle 15:18, quando Radiocorsa ha annunciato la presenza di safety bike nella discesa dello Stelvio.

Mentre i più intendevano "tratto neutralizzato" (Patrick Lefevere, team manager dell'Omega Pharma-Quick Step di Urán, addirittura ipotizza di adire le vie legali...), Rolland, Hesjedal e Quintana - ma non solo - tenevano le ruote delle moto. Nairo staccava gli altri big e metteva la sua firma sulla corsa rosa, come da copione. Tanto di cappello.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano