Giro d'Italia 2014: Giovinazzo riapre la caccia alla rosa - Dichiarazioni e Tweet del riposo. Savio «Grazie ai tifosi»

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Sarò un gufatore o Bernacca? Leggo che a Bari piove!

— Fabio Felline (@FabioFelline) 13 Maggio 2014

Landed in Italy! Straight from the plane into our team bus, VIP treatment. #giro pic.twitter.com/axknly4GUk

— Tom Stamsnijder (@Tom_Stamsnijder) 12 Maggio 2014

Madre te agradezco todos los días, esposa infinitas gracias por traer al mundo a nuestra Mariana, mi motivacion y alegria. Feliz dia mamás.

— NairoQuinCo (@NairoQuinCo) 12 Maggio 2014

Ecco @MorenoMoser che si improvvisa barbiere con un visibilmente preoccupato @Davide_villella... pic.twitter.com/ecHfel9kAb

— ALAN MARANGONI (@ALANMARANGONI) 12 Maggio 2014

Svegliarsi sentendo il mio compagno Samu Sanchez fischiettare "Vieni a ballare in Puglia" di Caprezza è segno che ci siamo già ambientati!

— Manuel Quinziato (@manuelquinziato) 13 Maggio 2014

Not very respectful! And definatly not funny! pic.twitter.com/aRRTZiUYzP

— Nicholas Roche (@nicholasroche) 13 Maggio 2014

I know @davidmccarthy12 he is a nice kid. He has just send me this post to tweet. @marcelkittel pic.twitter.com/SYhpeHhsZw

— Nicholas Roche (@nicholasroche) 13 Maggio 2014

Gianni Savio (Androni): «Rientriamo davvero da una bella esperienza davvero e ringraziamo i tifosi irlandesi che ci hanno accolto e accompagnato nelle tre tappe con tanto entusiasmo. Abbiamo potuto apprezzare le bellezze dell'isola che non a caso viene definita smeraldo, per il suo intenso colore verde che bene si è accompagnato con quello rosa che ha trovato spazio dappertutto, in particolare con quegli impermeabili con cui le persone hanno dovuto coprirsi per attendere il passaggio dei corridori. A parte liinclemenza del tempo, sotto il profilo tecnico abbiamo iniziato con grande impegno questa nuova esperienza al Giro d'Italia».

Rigoberto Uran (Omega Pharma): «Ho un piccolo vantaggio e dobbiamo continuare su questa strada: la verità è che tutto è andato molto bene. Abbiamo iniziato con una cronosquadre molto buona ed il team non mi avrebbe potuto coprire meglio nelle altre due tappe. In questo gruppo le cronometro a squadre si preparano molto e si ottengono i risultati; è incredibile avere al mio fianco un corridore come Petacchi, con la sua esperienza e tutte le corse che ha vinto, ma tutti sono stati grandi nelle tre tappe in Irlanda. Io come capitano ho avuto sensazioni molto buone».

Philip Deignan (Sky): «Stiamo parlando di ispirare la prossima generazione di ciclisti e io sono uno di quelli che ha iniziato nel 1998 dopo aver preso un autobus da Letterkenny per andare a vedere il Tour. Quello è stato il giorno in cui ho deciso che avrei voluto diventare un corridore. È bello pensare ora che magari tra quelle migliaia di persone che erano sulle strade stiamo dando l'ispirazione a qualcuno della nuova generazione. È eccitante. Avevo grandi aspettative avendo visto la folla che c'era nel 1998 e considerando quando è cresciuto questo sport da allora: è incredibile ed è stato davvero all'altezza di quello che speravo. Parlando con gli altri corridori dicevano di non aver mai visto una folla simile se non al Tour de France: sono stati tre giorni fantastici».

Ben Swift (Sky): «Sono stati tre giorni assolutamente fantastici, abbiamo avuto un'accoglienza incredibile dalla gente. Posso solo dire grazie a tutti i tifosi: il meteo non è stato bello ma ho amato l'atmosfera che c'era. La squadra è stata ottima anche a Dublino: io ho dovuto cambiare la bici dopo aver rischiato di cadere ma i ragazzi mi hanno riportato davanti perfettamente: Puccio mi ha aspettato e mi ha fatto rientrato, Eisel mi ha pilotato nel gruppo, Sutton ha fatto un ottimo lavoro e Boasson Hagen mi ha lanciato all'ultimo. La Cannondale ha lavorato con noi ma allo sprint non c'era molto da fare contro Kittel. Avete visto tutti da quanto indietro è partito, è uno dei migliori al mondo. Sarebbe stato davvero bello riuscire a vincere, ma le cose sono andate così: sono felice della mia volata e spero di avere altre opportunità durante la corsa».

Gert Dockx (Lotto): «La squadra mi ha chiesto di entrare in una fuga. Con una partenza così speciale è sempre bella pedalare davanti. Con la mia azione la squadra è potuta stare relativamente tranquilla in gruppo senza doversi gettare nella mischia. Avevo buone sensazioni anche se era solo il mio decimo giorno di gara dopo la caduta alla Dwars door Drenthe. Non è stato male prendere un po' di ritmo di corsa in vista delle prossime tappe, mi può solo rendere più forte. Il mio obiettivo per le tre settimane? Sarà soprattutto di aiutare il nostro capitano Maxime Monfort nei momenti cruciali. Oltre a questo cercherò sicuramente di essere protagonista in un'altra fuga: se sei parte di un gruppetto di testa non sai mai come può andare a finire».