Giro d'Italia 2014: Oggi attenzione al nervosismo - Le dichiarazioni della prima tappa. Santaromita: «Giusto festeggiare Tuft»
- GIRO D'ITALIA 2014
- BMC Racing Team 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Garmin - Sharp 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Orica - GreenEDGE 2014
- Tinkoff - Saxo 2014
- Cadel Evans
- Enrico Barbin
- Ivan Basso
- Ivan Santaromita
- Michael Rogers
- Rigoberto Urán Urán
- Ryder Hesjedal
- Stefano Pirazzi
- Svein Tuft
- Uomini
Svein Tuft (Orica): «È incredibile! La squadra mi ha dato quest'opportunità e sono così orgoglioso di me e dei miei compagni. Loro sono come dei fratelli per me. Siamo arrivati in Irlanda con grandi aspettative. La nostra squadra è costruita per far bene nelle cronosquadre, con Durbridge, Hepburn, Lancaster, Meyer e così via. Il nostro direttore sportivo, Matthew White, ci ha detto che se tutto fosse anato bene io sarei passato per primo sotto al traguardo. Un sogno che si realizza, che mi succederà una volta nella vita, e non posso che ringraziare la squadra. Non ho ancora realizzato bene, ma essere qui sul podio con questi ragazzi è una cosa che non dimenticherò mai».
Ivan Santaromita (Orica): «Abbiamo incontrato la pioggia nella seconda metà. Siamo stati avvantaggiati nella prima parte e poi abbiamo gestito bene la corsa. Era giusto che passasse Svein per primo sotto il traguardo. Adesso cercheremo di difendere le maglie più che possiamo. Spero di passare indenne domani e dopodomani. Sono previste pioggia e vento. E come al solito nelle prime tappe di un grande giro c'è nervosismo e cadute. Poi guardiamo all'Italia con fiducia»
Ivan Basso (Cannondale): «La cronosquadre è sempre una prova delicata, specialmente quando le condizioni meteo non sono buone. Credo comunque che la performance sia stata buona, abbiamo corso da squadra. Il risultato è soddisfacente, anche se forse non riflette al meglio la prestazione. Come sempre, dopo una sola tappa, i distacchi contano poco. Ovvio che avere qualche secondo in più di vantaggio e non dover rincorrere è sempre una cosa buona per il morale e la tranquillità».
Cadel Evans (BMC): «Potevamo far meglio ma siamo stati un po' sfortunati con Bookwalter che è caduto ed Hermans che ha forato. Però penso che tutti i ragazzi abbiano corso bene, uniti, per raggiungere il risultato che abbiamo ottenuto. Per la generale è un risultato promettente, abbiamo già guadagnato tempo sugli altri favoriti».
Ryder Hesjedal (Garmin): «Non vorresti mai vedere quel che ci è accaduto. In questo momento, sono solo preoccupato per i miei compagni di squadra, Fernández e Daniel Martin. So quanto significava per Dan correre qui, e quanto questa gara contasse per lui. Ma dopo questo i ragazzi troveranno la motivazione, ci riorganizzeremo concentrandoci su quello che bisogna fare, siamo un team forte e dei combattenti. Cercheremo ogni opportunità per il resto del Giro e faremo tutto il possibile per rendere Dan e Koldo orgogliosi di noi. Potremmo abbatterci, ma a che servirebbe? Questi momenti ci servono per caricarci ancora di più».
Stefano Pirazzi (Bardiani): «Bene! Direi che siamo partiti con il piede giusto. Abbiamo fin dai primi chilometri fatto un bel ritmo. C'eravamo detti di cercare di stare il più uniti possibili e ci siamo riusciti, concludendo tra l'altro in nove, senza perdere un compagno per strada. Abbiamo perso poco sopra al minuto dall'Orica e ci può stare, ma le altre formazioni davanti sono arrivate a pochi secondi. Significa che siamo andati forte».
Enrico Barbin (Bardiani): «Per noi che siamo una squadra giovane e che non fa onestamente della cronosquadre un punto di forza, questo risultato è veramente positivo. Ci siamo impegnati al massimo fin dal via e tutto poi è andato al meglio. Nella seconda parte abbiamo spinto veramente forte, prendendo anche le curve ad una buona andatura. Sicuramente è un risultato che ci dà morale per i prossimi giorni».
Rigoberto Urán (Omega Pharma): «Sono molto felice per come inizia il mio Giro. Anche se non fossi stato tra i favoriti, siamo arrivati lì lì per vincere la cronosquadre pur non avendo Tony Martin. Abbiamo preparato molto bene la gara e penso che il nostro sforzo sia stato ripagato. Non abbiamo vinto, ma abbiamo guadagnato alcuni secondi su alcuni dei contendenti per la classifica finale. Siamo solo alla prima tappa ma sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto oggi».
Michael Rogers (Tinkoff): «Siamo soddisfatti per la nostra prestazione. Rispetto agli altri pretendenti alla classifica finale, abbiamo fatto in modo che Roche e Majka siano in una posizione di classifica ottima sin dall'inizio della gara. Le prossime tappe saranno difficili e dobbiamo stare attenti, il vento e la pioggia possono avere un'influenza sul finale. Personalmente, sono felice di essere di nuovo in gruppo. Durante i mesi lontano dalle gare mi sono reso conto di quanto sia fortunato ad essere un corridore, è questo che voglio fare. Infatti non ho perso un solo giorno di allenamento e non vedo l'ora di aiutare i nostri capitani qui».