Tour of Turkey 2014: Viviani infila di nuovo il Cav - Anche Guardini è superlativo a Izmir

dal nostro inviato

Elia Viviani centra un bis strepitoso nella penultima tappa del Tour of Turkey e prenota un Giro d'Italia da protagonista. Il veronese della Cannondale sul traguardo di Izmir ha preceduto, al termine di un'altra bella volata, il concittadino Andrea Guardini e Mark Cavendish. Per Viviani si tratta della conferma definitiva che la forma è arrivata al momento giusto, a una settimana dal primo sprint rosa in terra d'Irlanda. Uno sprint che, a detta del vincitore di oggi, potrebbe anche regalargli quella tanto agognata maglia rosa sfiorata lo scorso anno.

«Il mio focus - ha detto Elia in conferenza stampa - è sulla prima settimana del Giro. Io sono al top e avrò a disposizione una squadra forte sia per le volate che per la crono. Quindi se disputiamo un'ottima cronosquadre, grazie al gioco degli abbuoni, potrei ritrovarmi in rosa».

Se per Viviani sono solo sorrisi, l'altra sponda di Verona rappresentata da Andrea Guardini resta con l'amaro in bocca per un secondo posto che va solo ad arricchire una collezione di piazzamenti già bella ampia. Guardini infatti puntava sulle ultime due tappe del Tour of Turkey, quelle altimetricamente meno complicate e dove in passato non è mai uscito dalla top 5.

«Volevo solo vincere oggi - ha detto Guardini prima della premiazione - e di un piazzamento non me ne faccio nulla. In definitiva posso però guardare con più fiducia alla tappa di domani ed essere un tantino soddisfatto del piazzamento di oggi visto che sono arrivato in Turchia con una condizione tutt'altro che buona».

Per Cavendish invece, che ha completato il podio di giornata, dopo i bagordi dei primi giorni è arrivata la conferma che il proprio treno è fortissimo ma che si deve ancora lavorare e migliorare la condizione in vista del prossimo Tour de France. I vari Steegmans e Petacchi hanno infatti svolto un gran lavoro nell'ultimo chilometro ma al campione britannico sono mancate le gambe e un pizzico di velocità nello sprint.

Alle spalle dei primi tre ha centrato l'ennesimo buon piazzamento il toscano Kristian Sbaragli che, a differenza di Guardini, puntava soprattutto sulla 4a e 5a tappa della corsa turca, quelle con un profilo altimetrico più complesso e quindi a lui più congeniali. Il corridore della MTN si è comunque buttato nello sprint cogliendo un buon 6° posto.

È andata invece peggio ad altri due azzurri coinvolti in una caduta negli ultimi 100 metri: Francesco Lasca e Danilo Napolitano. Per il marchigiano si tratta dell'ennesimo episodio sfortunato di una stagione iniziata con una operazione all'anca, seguita da un lungo periodo di riabilitazione e culminata con una brutta caduta in allenamento a pochi giorni dalla partenza per la Turchia. Napolitano continua invece il feeling negativo con la corsa turca. L'anno scorso il siciliano cadde infatti nella seconda tappa e fu costretto al ritiro, oggi invece è finito per terra nel tentativo di recuperare posizioni a causa dell'avventata manovra di un uomo di Cavendish.

Domani va in scena l'ultima rivincita sulle strade di Istanbul. Viviani tenterà di pareggiare il conto con Cavendish, anche se preferisce non rischiare troppo in vista del Giro, mentre chi non ha timbrato ancora nessun successo (in primis Bos) proverà a conquistare la tappa più affascinante dell'intero Tour of Turkey. Si parte dal lato europeo della città e si arriva sulla sponda asiatica di Istanbul dopo aver attraversato il ponte sul Bosforo.

Il podio della generale rimane ancora indefinito con un secondo di distacco tra Adam Yates e Rein Taaramäe e un altro secondo tra Romain Hardy e Davide Formolo, che si contendono il gradino più basso del podio finale. Anche se difficilmente qualcosa cambierà, quest'incertezza è un vero toccasana per una corsa purtroppo abituata a un altro tipo di incertezza sul nome del vincitore finale.

Marco Fiorilla