Tour of Turkey 2014: Doppio Cavendish, ma quel Bonifazio... - Mark nelle prime due tappe. Niccolò cresce, domani salita
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Lampre - Merida 2014
- Lotto Belisol Team 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Alessandro Petacchi
- Andrea Guardini
- Elia Viviani
- Francesco Chicchi
- Francesco Lasca
- Kris Boeckmans
- Mark Cavendish
- Mattia Pozzo
- Niccolò Bonifazio
- Nicola Boem
- Theo Bos
- Uomini
Ancora lui, ancora Cavendish. Due vittorie in due tappe, e hai voglia a dire che siamo solo in Turchia, che i velocisti forti, quelli che se le suonano di santa ragione, non corrono qui, non tutti.
Giro di Turchia: l'inizio ieri, è per velocisti e pieno di corridori italiani come a Sharm el-Sheikh in novembre. Ma non sono vacanzieri.
Ieri Elia Viviani 2°, Niccolò Bonifazio 4°, Andrea Palini 6° davanti a Danilo Napolitano, con Andrea Guardini 9° e Kristian Sbaragli decimo. Oggi il copione non cambia, sia per ciò che riguarda il vincitore - Cav - che per le prestazioni dei nostri: due terzi del podio tricolore, con Chicchi e Bonifazio (ah, per i più curiosi, il ragazzotto della Lampre è nato nel '93), più indietro Francesco Lasca (5°), poi Viviani 7°, Canola 10°.
Ma prima della volata? Una fuga, partita quasi subito, appena usciti da Alanya in direzione Kemer, 174.6 km da percorrere. Allo scoperto Nicola Boem (Bardiani-CSF), Pawel Charucki (CCC Polsat), Martijn Verschoor (Team Novo Nordisk), Mattia Pozzo (Veri Sottoli-Yellow Fluo) ed Ahmet Orken (Torku Seker Spor).
Ennesima fuga di Boem, ancora allo scoperto a Pasqua, all'Amstel Gold Race. Un corridore al servizio della squadra, che fa il suo dovere, e se ci scappa anche il risultato, ben venga. No, non è giornata.
Mattia Pozzo fa incetta di traguardi volanti, Lotto Belisol ed Omega Pharma-Quick Step concedono cinque minuti al quintetto, non di più. Sessanta secondi per fuggitivo. Però volata dovrà essere e volata sarà, così dopo 135 km ecco un'accelerata da parte del gruppo. Ripreso il polacco Pawel Charucki, poi gli altri quattro a 15 km dal traguardo.
Il treno dell'Omega Pharma-Quick Step è una macchina pressoché perfetta, un orologio svizzero ma dall'anima belga (e non solo l'anima), i vagoni come ingranaggi. Per prendere la ruota del naturale favorito, la maglia turchese del leader Mark Cavendish, volano spallate.
Viviani e Guardini, in particolare, ingaggiano un duello involontario, e però le loro traiettorie si incrociano: ha la peggio il veronese dell'Astana, mandato praticamente sul marciapiede da Viviani, molto di mestiere.
Sul traguardo si vede distintamente la maglia giallofluo di Francesco Chicchi, che appena Cavendish parte, prova a riprenderlo. Niente da fare, esulta anche oggi, il nativo dell'Isola di Man, ma Chicchi è secondo e Bonifazio estrae dal cilindro il colpo di reni perfetto. Vale il podio, il primo della sua giovane carriera tra i big. Ai piedi del podio Kris Boeckmans, quindi Francesco Lasca, Ken Hanson, Elia Viviani, Theo Bos, Maxi RIcheze e Marco Canola.
Il leader della corsa è sempre Mark Cavendish ed i distacchi inesistenti, ma da domani pomeriggio cambierà tutto: 187.4 km da Finike ad Elmali, con la salita di Kuruovabeli (1a categoria) dopo 104 km e l'arrivo all'insù. Si attendono al varco gli scalatori puri del Giro di Turchia.