Giro del Trentino 2014: Per oggi il boss è Daniel Oss - Cronosquadre alla BMC, poi NetApp e Sky

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Un trentino in vetta al Trentino: non era così scontato che si potesse riassumere in questo modo la storia della prima tappa dell'edizione 2014 del Giro del (appunto) Trentino, ma le sorprese del ciclismo ci regalano oggi un Daniel Oss che, pur non essendo decisamente uno scalatore, riesce a togliersi la soddisfazione di ritrovarsi in testa alla classifica della corsa della sua regione. E fa tutto questo in un momento non così banale della sua carriera: lui che avrebbe dovuto essere in gara nelle classiche del pavé, e che invece è stato dirottato (a causa di un problema fisico che ne ha rallentato la preparazione) su percorsi minori come quelli de La Sarthe in Francia, aveva dentro un senso di rivalsa pari al rimpianto per non aver disputato Fiandre e Roubaix (un rimpianto per nulla celato anche sui social network). Oggi, almeno un po', questo riscatto c'è stato.

14 km da Riva del Garda ad Arco, completamente pianeggianti e di conseguenza invitanti per le squadre più inclini alla specialità. Si aspettava in particolar modo la Sky, ma la formazione inglese si è presentata al via con soli 6 uomini (anziché 8), e questo fattore ha fatalmente giocato a svantaggio di Wiggins e compagni. Non ha evitato, comunque la Sky, di installarsi in testa alla classifica provvisoria di giornata: partita come seconda, la squadra di Brailsford ha fatto segnare un 14'21" che le è valso - per poco più di dieci minuti - il primo posto virtuale (prima di essa, la Neri aveva fatto 14'40").

Dopo la Sky hanno gareggiato la Lampre (14'35" senza lode ma pure senza troppa infamia), la Rusvelo (partita forte, addirittura meglio della Sky all'intertempo, ha chiuso in netto calo con 14'33") e la MTN (lontana dai primi, come da pronostico). È toccato allora alla NetApp il compito - ben gradito - di scavalcare Wiggo e soci dal primo posto. La squadra tedesca ha girato molto bene, è passata prima all'intertempo (7'01" contro il 7'05" della Sky e il 7'03" della Rusvelo), e ha chiuso in gloria col tempo di 14'17".

Da lì in avanti, né la Cannondale (14'25", non disprezzabile), né la Bardiani (14'50"), né la CCC (14'38"), né la Caja Rural (14'50"), né la Colombia (14'39"), né la Androni (14'51") hanno impensierito la NetApp. Con la BMC però hanno iniziato a scendere in campo i grossi calibri. E subito la squadra rossonera ha messo in chiaro un po' di cose: 6'57" all'intertempo, 14'12" al traguardo, vantaggio marcatissimo sulla seconda. Come omaggio al "padrone di casa", Evans e compagni hanno lasciato che fosse Daniel Oss a transitare per primo al traguardo, candidandolo così alla maglia di leader della corsa.

Un progetto che per realizzarsi prevedeva che nessun'altra squadra facesse meglio della BMC; e invece dopo il team americano dovevano ancora gareggiare due formazioni come Movistar e Astana (oltre alla meno temibile - nella specialità - AG2R). La squadra spagnola, rendendo un po' meno di quello che ci si poteva attendere da un ensemble comprendente tra gli altri Adriano Malori e Alex Dowsett, è risultata subito abbastanza lontana (9" il ritardo all'intertempo), chiudendo in 14'24"; un po' peggio s'è comportata l'Astana, non riuscendo ad andare oltre i 14'31"; e per finire, l'AG2R, com'era facile prevedere, non ha troppo scintillato, chiudendo in 14'44".

Quindi, il grande riepilogo dice che la BMC (tra parentesi citiamo gli uomini di classifica: nel caso, Evans) ha portato a casa un vantaggio di 5" sulla NetApp (Huzarski, Konig), di 9" sulla Sky (Wiggins, Cataldo), di 12" sulla Movistar (Antón), di 13" sulla Cannondale (Basso, Moser), di 19" sull'Astana (Scarponi, Aru), di 21" sulla Rusvelo, di 23" sulla Lampre (Anacona), di 26" sulla CCC, di 27" sulla Colombia (Duarte), di 28" sulla Neri (Rabottini), 30" sulla MTN (Pardilla), 34" sulla AG2R (Pozzovivo), 38" sulla Bardiani (Pirazzi) e sulla Caja Rural (Txurruka), 39" sull'Androni (Rosa, Pellizotti).

La maglia di leader, come detto, va ad Oss, che ha lo stesso tempo di Evans, Zabel, Morabito, Bookwalter e Eijssen, passati nell'ordine. A 5", tra i NetApp, c'è pure un altro trentino, Cesare Benedetti. Il quale, c'è da scommetterci, troverà il modo di farsi vedere in una bella fuga, tra domani e venerdì. La seconda tappa, da Limone sul Garda a San Giacomo di Brentonico, è già terreno adatto: inizio sprint, con oltre 70 km praticamente pianeggianti, poi la strada si inerpica su per un circuito intorno a Pergine Valsugana, con tanto di doppia scalata (da due versanti diversi) a Vigolo Vattaro; ma quel che conta è che l'arrivo è nettamente all'insù: 15 di salita fino a San Giacomo, di cui gli ultimi 7 particolarmente duri. La classica tappa del "fuori i secondi".