Tre Giorni di La Panne 2014: Sagan, vittoria con il freno tirato - Peter sprinta per Oscar Gatto, che è 2°
- Driedaagse De Panne-Koksijde 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Wanty - Groupe Gobert 2014
- Arnaud Démare
- Gert Steegmans
- Guillaume Van Keirsbulck
- Jérôme Baugnies
- Kenneth Van Bilsen
- Laurens De Vreese
- Luke Durbridge
- Mauro Finetto
- Niki Terpstra
- Oscar Gatto
- Peter Sagan
- Sander Cordeel
- Vincent Jérôme
- Uomini
Corsi e ricorsi ciclistici, oggi in quel di Zottegem. Volata a undici, chi vince va in testa alla Tre Giorni di La Panne. Tra gli undici c'è Peter Sagan, favoritissimo, che da due anni vince la prima frazione della breve corsa belga. Con lui il compagno di club Oscar Gatto, che l'ha aiutato nel ricongiungimento, seguendolo sull'Eikenmolen e lavorando per lo sprint. Volata lanciata lunga da Mauro Finetto - anch'egli in testa - ma i due Cannondale sono lì e sbucano davanti nel rettilineo di testa. Gatto e Sagan, Sagan e Gatto. Il veneto esulta, poi la doccia fredda chiamata fotofinish: per pochi millimetri, un'unghia, ma la spunta Sagan.
«Stavo solo lavorando per Oscar e il mio pensiero era quello di tirargli la miglior volata possibile - dichiarerà Sagan. A meno 10 km dal traguardo ho fatto il forcing con lui a ruota per selezionare il gruppo e avere meno avversari nel finale. Nello sprint ho spinto forte e poi ho mollato affinché Oscar potesse passare. Pensavo seriamente fosse riuscito a rimontarmi...». È dispiaciuto, Peter Sagan, ma non è questo il caso, come sottolinea Oscar Gatto: «Peter mi ha chiesto scusa tante volte ma non deve. So bene che è stato fatto tutto in buona fede. Oggi abbiamo regalato un'altra grande prestazione come squadra e meritavamo il successo. Poi che sia Gatto, Sagan o un altro di noi a vincere non è poi così importante. Siamo una squadra forte e un gruppo affiatato. L'abbiamo dimostrato e continueremo a farlo».
I paragoni si sprecano: come Eric Vanderaerden con Phil Anderson alla Gand-Wevelgem del 1985, entrambi alla Panasonic-Raleigh, con il primo che non riuscì a far vincere il secondo. O come uno che in fuga, quest'oggi, c'era, ed è stato lì a giocarsi la volata. Parliamo di Gert Steegmans, Tour 2007, arrivo della seconda tappa, ancora Belgio, Gand. Steegmans tira la volata a Boonen, così bene che lo taglia per primo lui il traguardo, non Tommeke.
Oggi Sagan voleva premiare Oscar Gatto, e ci stava riuscendo. Ha provato anche a frenare - tra le imprecazioni di Van Bilsen, alla ruota dello slovacco - ma alla fine ha dovuto alzare le braccia al cielo in segno di resa. Già, perché Sagan mica esulta, sul traguardo. Esulta Gatto. E quando alle interviste scopre di aver vinto, chiede, tra il serio ed il faceto, che sia rivisto il fotofinish.
Da La Panne a Zottegem ci sono 201 km e 13 muri da scalare. Presto escono allo scoperto in cinque: Tim De Troyer (Wanty-Groupe Gobert), Kevin Peeters (Vastgoedservice-Golden Palace), Stijn Steels (Topsport Vlaanderen-Baloise), Tom Devriendt (Team 3M) e Jay Robert Thomson (MTN Qhubeka). Il gruppo non si cura troppo di questi fugitivi, con De Troyer che davanti allunga, per poi rialzarsi in maniera curiosa. O vai, o stai.
Ai -30 si aggiungono ai cinque battistrada Pim Ligthart (Lotto Belisol), Mathew Hayman (Orica-GreenEDGE) e Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert). Il gruppo è a poche centinaia di metri e quando inizia l'ultimo dei tre Leberg le carte si rimescolano.
Dal plotone esce un Omega Pharma-Quick Step, Guillaume Van Keirsbulck, seguito da Vincent Jérôme (Europcar), ancora Jay Robert Thomson (MTN Qhubeka), Kenneth Van Bilsen (Topsport Vlaanderen-Baloise), Sander Cordeel (Vastgoedservice-Golden Palace) e Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert). Mauro Finetto, alfiere della Yellow Fluo di Luca Scinto, prova a riportarsi sotto ed ai -15 in effetti si ritrova nel gruppetto di testa.
Il plotone è a 19", in rimonta, ma nessuno osa. Almeno fino all'Eikenmolen, penultimo muro di giornata, dove Peter Sagan scatta di potenza e prepotenza. Alla sua ruota solo Oscar Gatto, dietro il gruppo si spacca. Due Omega Pharma-Quick Step, Niki Terpstra e Gert Steegmans, si riportano sulla coppia Cannondale e sul gruppo dei battistrada ai -8.5.
Dal gruppo si registra solo il sussulto di Arnaud Démare (FDJ.fr) e Luke Durbridge (Orica-GreenEDGE). L'uno velocista ma non solo, l'altro, l'aussie, passista che può tranquillamente aspirare a vincere la Tre Giorni. Non si riporteranno sui primi, nonostante l'enorme sforzo di Démare.
Il punto è che Sagan là davanti dà trenate mostruose, Gatto lo aiuta, tutti collaborano: l'Omega punta su Steegmans, anche se con Sagan in un gruppo ristretto si sa che non è facile. Forse è anche per questo che Mauro Finetto prova ad anticipare la volata, a sorprendere tutti, ma non riesce nell'intento. Il duo Cannondale recupera il ragazzo di Tregnago, poi Sagan frena, si alza, frena ancora, eppure vince davanti ad un Gatto esultante. Bel pesce d'aprile!
Terzo posto per l'ottimo Kenneth Van Bilsen, quindi Gert Steegmans, Laurens De Vreese, Mauro Finetto, Vincent Jérôme, Niki Terpstra, Jérôme Baugnies e Sander Cordeel. A 3" Guillaume Van Keirsbulck, a 11" Arnaud Démare e Luke Durbridge, a 19" il gruppo regolato da Marcel Kittel su Alexandet Kristoff e Davide Cimolai.
Classifica generale che vede Sagan in testa, poi Gatto a 4", Van Bilsen a 6", Steegmans a 7", De Vreese, Finetto, Jérôme, Terpstra, Baugnies e Cordeel a 10", Van Keirsbulck a 13", Démare e Durbridge a 21", Steels a 23", Lampaert a 27", Bodnar a 28", gli altri, da Kittel in giù, a 29".
Domani seconda frazione, 206 km da Zottegem a Koksijde che potrebbero essere fatti apposta per i velocisti. E con Sagan che da due stagioni a questa parte si aggiudica la prima tappa della Tre Giorni di La Panne, non bissando però la vittoria in quella successiva. Sfaterà anche questo suo piccolo, ed in fondo insignificante, tabù?