Volta a Catalunya 2014: È di Clement la mossa vincente - Stef, fuga e vittoria. Domani il Montjuïc sarà decisivo
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- Team Sky 2014
- Tinkoff - Saxo 2014
- Alberto Contador Velasco
- Antonio Piedra Pérez
- Christopher Froome
- Damien Howson
- Domenico Pozzovivo
- Francesco Gavazzi
- Jens Voigt
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Julian Alaphilippe
- Marek Rutkiewicz
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Nico Sijmens
- Pierre Rolland
- Pieter Serry
- Romain Bardet
- Rudy Molard
- Stef Clement
- Tejay Van Garderen
- Tosh Van der Sande
- Uomini
A quasi 32 anni Stef Clement, onestissimo mestierante del cronometro e, una tantum, quando càpita, buon finalizzatore, si trova in quella regione chiamata Catalogna con la maglia di miglior scalatore ed in fuga con altri otto. Tra questi c'è Jens Voigt, uno con le palle, per parafrasare il Vincenzo Nibali post Sanremo.
Mai Stef Clement penserebbe, in una fuga con Voigt (43 anni il 17 settembre...), di infinocchiare il tedesco e tutti gli altri. E invece è proprio questo che accade, con l'olandese che prima guarda gli altri otto scattarsi nei denti, poi fa valere le sue doti da passista ed a poco più di un chilometro dall'arrivo se ne va.
La sesta tappa della Volta a Catalunya, 172 km da El Vendrell a Vilanova i la Geltru, è la classica frazione interlocutoria. Viene dopo le due tappe di montagna (La Molina E Vallter 2000), la giornata di ieri, pur sempre impegnativa, e precede il gran finale di Barcellona, con il Montjuïc da ripetere otto volte. Quasi matematico che vada via la fuga, partita dopo soli 7 km. Ne fanno parte Rudy Molard (Cofidis), Marek Rutkiewicz (CCC Polsat), Antonio Piedra (Caja Rural), Jens Voigt (Trek), Nico Sijmens (Wanty-Groupe Gobert), Stef Clement (Belkin), Pierre Rolland (Europcar), Pieter Serry (Omega Pharma-Quick Step) e Damien Howson (Orica-GreenEDGE).
Il gruppo lascia fare sin da subito ed il vantaggio schizza verso i tre minuti. Sarà 4'09" il margine massimo tra i nove ed il gruppo. Gruppo che, visto il forte vento, negli ultimi 40 km prova a scuotere animi ed avversari. È la Katusha del leader Joaquim Rodríguez ad abbozzare un ventaglio a 39 km dal termine, ma pochi sono quelli che cadono nella rete. Davanti intanto l'armonia è perfetta, e nonostante il vantaggio cali a 1'24", le possibilità di arrivare sono amplissime anche con 30 km da percorrere.
Da percuotere, invece (almeno per i fuggitivi), Damien Howson, interessante neo pro' dell'Orica, vincitore nel 2013 del Trofeo Alcide De Gasperi, del cronoprologo al Thüringen-Rundfahrt e della prova iridata contro il tempo tra gli Under 23. Nonostante sia un '92, ha la scaltrezza necessaria per restare in coda al gruppo per tutto il tempo, portandosi in testa per pochi secondi solo se fortemente incitato dai compagni di fuga. Ai -10 il gruppo è a oltre un minuto, e non si vede perché ci dovrebbe essere chi vuol tirare, visto che nel caso di ricongiungimento la vittoria, quasi certamente, andrebbe ancora a Luka Mezgec. Perciò se la giocano davanti.
Jens Voigt, il maggior indiziato per il colpaccio, come da copione scatta ai -9. Presto? Forse, anche perché gli altri otto lo raggiungono e l'armonia si rompe inevitabilmente. Ci prova Molard, con un allungo telefonato, poi Rolland con Sijmens e Voigt, che si riporta sui due. Scattini che non significano molto, anche quando a partire è Damien Howson (ma viene subito ripreso). Chi non scopre le sue carte è Stef Clement, che gioca il jolly ai 1200 metri, pianta in asso gli altri fuggitivi ed allunga: si vede sin da subito che è lo scatto buono.
Sul traguardo di Vilanova i la Geltru precede di 3" Rudy Molard, Pieter Serry, Jens Voigt, Marek Rutkiewicz, Antonio Piedra, Pierre Rolland e Damien Howson. Nico Sijmens cede nel finale e paga 9", il gruppo chiude a 55", con Tosh Van der Sande (10°) a regolare Kévin Réza e Julian Alaphilippe, anche oggi molto bravo. primo degli italiani Francesco Gavazzi, 13° proprio dietro ad Alaphilippe.
Classifica generale invariata, con Joaquim Rodríguez che resta al comando su Alberto Contador per 4", poi Tejay Van Garderen a 7", Romain Bardet e Nairo Quintana a 10", Chris Froome a 17", Andrew Talansky a 18", Domenico Pozzovivo a 26", Warren Barguil a 42" e Robert Kiserlovski a 48".
Domani tappa che chiude la corsa a tappe spagnole, e però potrebbe benissimo riaprirla: 120.7 km da percorrere, con partenza ed arrivo a Barcellona, otto volte il Montjuïc da scalare. Contador ribalterà un'altra volta, dopo la Vuelta 2012, Joaquim Rodríguez o Purito terrà botta? E se Van Garderen approfittasse per andare in testa? Senza dimenticare Bardet e soprattutto Quintana, che hanno solo 10" da recuperare (mentre per questo Froome 17" di ritardo paiono pure troppi). Preparate i popcorn, ci sarà da divertirsi.