Settimana Coppi e Bartali 2014: Viviani va oltre la Skyline - Prima stagionale per Elia, che interrompe il dominio britannico
- Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Christina Watches - KUMA powered by DANA 2014
- Team Sky 2014
- Alessandro Pettiti
- Andrea Pasqualon
- Ben Swift
- Christopher Williams
- Dario Cataldo
- Donato De Ieso
- Eduard Michael Grosu
- Elia Viviani
- Enea Cambianica
- Enrico Franzoi
- Freqalsi Debesay Abrha
- Gennaro Maddaluno
- Gianfranco Zilioli
- Gianluca Mengardo
- Kanstantsin Klimiankou
- Kirill Pozdnyakov
- Liam Bertazzo
- Luca Chirico
- Luca Wackermann
- Manuel Belletti
- Matteo Collodel
- Mattia Gavazzi
- Michael Van Staeyen
- Mirko Tedeschi [1987]
- Ondrej Vendolsky
- Peter Kennaugh
- Pierpaolo De Negri
- Preben Van Hecke
- Riccardo Donato
- Rino Gasparrini
- Uomini
Poteva essere un altro successo Sky, e invece no: ci voleva un atleta di caratura per battere la corazzata inglese, in grande spolvero seppure con la terza squadra alla Coppi & Bartali, e quell'atleta è arrivato. Elia Viviani conquista il suo 25° successo tra i professionisti, battendo Ben Swift dopo una grande volata in quel di Crevalcore.
La terza tappa della Coppi & Bartali era la più agevole, sulla carta e nei fatti: un circuito attorno alla zona nord-ovest del paesino in provincia di Bologna di 13,2 km, con poche curve, dislivello quasi nullo (giusto un ponte sopra la ferrovia), ed un viale, per la precisione Viale Gramsci, con 700 metri di comodo rettilineo. A stravolgere il copione ci hanno provato in 18, partendo nel primo dei 12 giri previsti, in rappresentanza per lo più delle continental nostrane et similia: ben 3 per il team Idea (Collodel, Pettiti e Tedeschi), 2 per Marchiol (Cambianca e Franzoi) ed Mg.Kvis (Chirico e Donato), Mengardo per l'Area Zero, De Neri per la Vini Fantini, Klimiankou per l'Amore & Vita, Maddaluno per l'Utensilnord. Per il resto, giovani di belle speranze (Zilioli dell'Androni e De Ieso della Bardiani) e presenze più (l'eritreo Debesay della MTN, l'australiano Williams della Novo Nordisk) o meno (Preben Van Haecke della Tosport, Kirill Pozdnyakov della Rusvelo, il ceco Vendolsky della Dukla Praha coadiuvata da Claudio Santi) esotiche. Visto il grande numero di uomini davanti, il gruppo non lascia fare ed il vantaggio massimo toccato sarà di 1'32" nel corso del quinto giro.
Davanti, a controllare la corsa, prima gli uomini della Christina Watches per Mattia Gavazzi, poi quelli della Cannondale, ovviamente per Viviani. I fuggitivi vengono ripresi poco prima dell'inizio della penultima tornata, a 27 km dal termine. Subito dopo il gruppo si spacca esattamente in due parti: tanto è il gap tecnico tra i team World Tour e le tante continental presenti in corsa, all'arrivo questo gruppo prenderà quasi 8 minuti. La Sky prende il comando delle operazioni praticamente fino all'arrivo, volenterosa per lanciare Swift che sta trovando un buon rilancio dopo un 2013 opaco, ma è Elia Viviani, con una volata imperiosa, ad aggiudicarsi il successo, a 6 mesi e mezzo dall'ultimo, un'altra bella volata davanti a Petacchi al Tour of Britain. Swift si accontenta del secondo posto, davanti a Rino Gasparrini (Mg.Kvis) che dimostra di sapersi ben districare anche tra i professionisti, così come il suo compagno Liam Bertazzo giunto settimo. Incoraggiante quarto posto per Luca Wackermann, già testatosi allo sprint alla Parigi-Nizza, davanti a Manuel Belletti ed Eduard Grosu, velocista rumeno della Vini Fantini. Ottavo Andrea Pasqualon per l'Area Zero, mentre chiudono la top ten deludendo un po' Mattia Gavazzi e Michael Van Staeyen (Topsport Vlaanderen).
La classifica generale non cambia e vede sempre al comando Peter Kennaugh, che salvo disastri domani dovrebbe mantenere la maglia verde di leader e conseguire la classifica finale. La crono di domani, 10 km da Pavullo a Castello di Montecuccolo, in pieno appenino emiliano, è di difficile interpretazione: non è esattamente una cronoscalata, ma prevede dopo 3 km una prima salita di 1300m all'8%, poi anche gli ultimi 850 metri che portano al Castello sono in salita irregolare, con attacco durissimo oltre il 20%, sterrati e nel finale pure lastricato, pendenza media 14%. Insomma, ce n'è per tutti i gusti, e non ci sarebbe da stupirsi se il team Sky facesse filotto e sancisse il suo dominio anche domani. La classifica resta abbastanza aperta, con Bongiorno a 42" che dovrà difendere il secondo posto da Cataldo a 1'00", mentre si fanno difficili inserimenti da dietro di Rabottini, Caruso, Firsanov o Pellizotti.