Volta a Catalunya 2014: Mezgec estrae il terno secco - Ancora lo sloveno in volata. E Contador ci prova in salita...
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- Julian Alaphilippe
- Kévin Réza
- Lieuwe Westra
- Luka Mezgec
- Marcus Burghardt
- Tejay Van Garderen
- Tosh Van der Sande
- Uomini
No, questa Volta a Catalunya non è finita. Se infatti Luka Mezgec ha ottenuto a Valls, paese natale del povero Xavier Tondo, la terza vittoria catalana (la quarta stagionale), è bastata una salita da nulla o quasi, l'Alt de Lilla, posto a 9 km dal traguardo, per esaltare Alberto Contador e costringere Joaquim Rodríguez ad inseguire, ricucire, riparare. Perché si sa, se al miglior Alberto Contador (come questo) si concede un metro, lui si prende la maglia.
Il ricordo di Fuente Dé, quando Contador sfilò a Purito la maglia roja e si portò di fatto a casa la Vuelta a España 2012, è ancora vivo. Ci prova, Alberto, sprinta addirittura (e si piazza 6°!), sperando che il rivale perda qualche secondo per chissà che motivo. Non avverrà nulla di tutto ciò, ma la battaglia è solo rinviata a domenica, quando si scalerà per otto volte l'Alt de Montjuïc, e lì sarà lotta a due, con Tejay Van Garderen spettatore interessatissimo.
Sono 218.2 i chilometri da coprire da Llanars Vall de Camprodon a Valls. Non prendono il via Paolo Tiralongo e Przemyslaw Niemiec, anche Nizzolo, caduto e comprensibilmente ultimo nella generale, alza bandiera bianca. Scatti e controscatti nelle prime fasi, dopo 15 km vanno via Pieter Serry (Omega Pharma-Quick Step), Andrey Zeits (Astana), Michel Koch (Cannondale), Chad Haga (Giant-Shimano), Fumiyuki Beppu (Trek) e Mateusz Taciak (CCC Polsat).
Il gruppo non concede loro libertà e dopo 20 km siamo daccapo. Dopo 57 km però vanno via Nathan Earle (Sky), Steven Kruijswijk (Belkin), Markus Burghardt (BMC), Jérémy Roy (FDJ.fr), Pierre Rolland (Europcar), Georg Preidler (Giant-Shimano), Ángel Madrazo (Caja Rural) e Lukasz Owsian (CCC Polsat). Guadagnano presto oltre un minuto ed arriveranno ad avere 8'10" come massimo margine sul plotone.
Su questo percorso mangia e bevi il gruppo lascia fare, Burghardt e Preidler allungano e pian piano mettono tra loro e gli inseguitori (Earle, Kruijswijk, Roy, Rolland, Madrazo e Owsian) un margine più che discreto: arriveranno ad avere 3'20". Quando il gruppo si oppone, ma nemmeno troppo, è il vento contrario, e così per Burghardt e Preidler è come pedalare in salita. Rolland, rimasto da solo all'inseguimento insieme a Kruijswijk, si riporta sui battistrada, ma ormai l'azione è andata ed il gruppo li risucchia ai -20.
Inizia l'unico colle degno di questo nome, almeno per oggi: l'Alt de Lilla. Non sarà il Mortirtolo ma permette a Ryder Hesjedal di tentare la fuga. Dietro non si sta con le mani in mano. Se il canadese è al vento dai -16, due chilometri dopo parte Lieuwe Westra. Con lui - o meglio, al suo inseguimento - Dani Navarro (ex scudiero ed amico di Contador, tenetelo a mente), Chris Froome, Nairo Quintana, ancora Ryder Hesjedal. E poi c'è Contador, che piazza uno scatto dei suoi, cui solo Romain Bardet sa resistere.
Una salita larga, pedalabilissima, diventa l'occasione per provare a rosicchiare secondi a Joaquim Rodríguez. Purito, da par suo, si fa trovare pronto e chiude all'istante su Contador. Sopraggiungono anche Van Garderen, Kiserlovski, Fuglsang. È proprio il danese dell'Astana che attacca allo scollinamento ma butta via energie e viene ripreso ai -5. Sarà volata, sarà scontata. Luka Mezgec, già vincitore a Calella e Girona, non si fa problemi a ripetersi.
Mette in fila Julian Alaphilippe (ma quant'è intrigante questo classe '92 transalpino che l'Omega Pharma-Quick Step s'è prontamente assicurata?), Samuel Dumoulin, Paul Martens, uno dei 329 Kreder che popolano il gruppo, Michel, quindi Alberto Contador, sorprendentemente sesto. Adam Yates e Kévin Reza (altri bei prospettini), con Tosh Van der Sande ed il nostro Davide Viganò, completano la top ten. Classifica immutata, con Joaquim Rodríguez al comando su Contador per 4", Van Garderen a 7", Bardet e Quintana a 10", Froome a 17", Talansky a 18", Pozzovivo a 26", Barguil a 42", Kiserlovski a 48".
Domani tappa interlocutoria, 172 km da El Vendrell a Vilanova i la Geltru, montagne lontane dal traguardo, Mezgec ha a disposizione un'altra possibilità di vittoria. Sarà un preludio a ciò che (si spera) accadrà domenica, con la frazione finale di Barcellona, otto scalate del Montjuïc, trappoloni (di Contador, ma pure di Van Garderen. E occhio alla strana coppia Bardet-Quintana...), nemmeno un chilometro di tranquillità per Joaquim Rodríguez. No, decisamente: la 94a Volta a Catalunya non è finita.