Tirreno-Adriatico 2014: Björn Thurau, il fuggitivo 2.0 - Il tedesco della Europcar è bravo a trovare visibilità
Versione stampabileFinancial Times, Sole 24 Ore, Wall Street Journal. Basta un abbonamento, e la Germania "locomotiva d'Europa" può diventare un brillante ed altezzoso argomento di conversazione durante un happy hour. In alternativa, al tempo della crisi (appunto), un modo molto più economico per carpire e capire il segreto della rinascita teutonica è... accendere il televisore (ma all'uopo andranno bene anche un PC o un tablet). Non a caso, però. Le condizioni sono le seguenti: che vi sia una corsa ciclistica; che vi partecipi l'Europcar; che sia in progresso un tentativo di fuga; che uno (ancor meglio se l'unico) degli attaccanti risponda al nome di Björn Thurau.
Esatto, proprio il figlioletto di quel Dietrich primo a Liegi nel 1979 (ed in sei tappe del Tour). Fin troppo onesto con se stesso per solo ipotizzare d'immettersi nel solco del genitore, Thurau junior s'è arrangiato come il più scaltro dei napoletani. Come? Fingendo di voler vincere, in realtà puntando esclusivamente alla massima visibilità, che questo sport offre di solito nell'ultima mezz'ora. Così costringendo i registi, con loro massima stizza, a spendere una motoripresa - con annesso GPS - per il quasi 26enne di Francoforte. Genio puro. Una tecnica affinata nel tempo, un investimento mirato sulla propria immagine più che su abilità agonistiche. Il paradigma del ciclista 2.0, di quelli che l'account Twitter è più aggiornato della tabella di allenamento.
La comparsata nel "prime time" della tappa di Arezzo, se d'acchito profumava di tutta la naftalina di uno sceneggiato Rai degli anni '60, si candida piuttosto a "programma rivelazione dell'anno"; novità per il pubblico popolare, comunque, ma relativa sorpresa per chi segue anche gare di nicchia. Come l'ultima Milano-Torino: via dal gruppo assieme ad altri tre, Thurau resta per un po' da solo in testa (quanto basta per sponsorizzarsi), rialzandosi a 20 km dalla fine.
Ancora: Tour Down Under, gennaio scorso. Dopo la resa del compagno di ventura e di squadra Arashiro, si lascia riprendere (non c'è dubbio, l'ha fatto apposta) dal plotone con l'arrivo distante appena 800 metri! A seguire, la doppietta di febbraio fra Trofeo Ses Salines (raggiunto sull'ultimo strappo) e Algarve (con tempistiche e dinamiche abbastanza simili a quelle odierne).
Gli inserzionisti pubblicitari ne traggano evidenti conseguenze: meglio un abbagliante adesivo sul body di Thurau che un irritante (e molto più costoso) carosello di 15 secondi...