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Tour of Oman 2014: Froome e Greipel, doppia felicità - Ultima tappa ad André, classifica finale al britannico

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Chris Froome sul podio del Tour of Oman, tra Tejay Van Garderen e Rigoberto Urán © teamsky.comLa quinta edizione del Tour of Oman, gara a tappe che anno dopo anno va sempre più rafforzandosi, con un campo partenti credibile e le prime schermaglie tra i big della stagione, si chiude com'era iniziata. Vince in volata André Greipel, che si porta a quota sei vittorie stagionali. Nessuno meglio di lui. Per capire il livello del Tour of Oman basta andare a vedere i vincitori di tappa: tre volte Greipel, una Froome, che porta a casa anche la classifica generale, un'altra Sagan. Va a finire che Alexander Kristoff, corridore ottimo ma non certo un fuoriclasse, è il meno blasonato dei vincitori di tappa di questo Tour of Oman.

Se ieri si correva con l'arrivo, ormai classico, a Green Mountain, la tappa di oggi presentava asperità nelle fasi iniziali, e fino a metà frazione non c'era molta tregua. Il finale era però chiaramente adatto alle ruote veloci. Si parte da As Sifah, e per arrivare a Matrah si dovranno percorrere 146.5 km, superando due Gpm (Al Jissah e Bousher Alamrat) e diversi saliscendi.

Subito dopo 10 km va via un gruppetto: Francesco Gavazzi, Greg Van Avermaet, Niki Terpstra, Pim Ligthart e Nicolas Roche i protagonisti. Dopo 23 km arrivano ad avere un vantaggio di 1'15", al Gpm di Al Jissah il gruppo, tirato dalla Sky di Froome, ha 1'35" da recuperare. Scollina per primo Ligthart, ma nella discesa il vantaggio della fuga si dimezza, anche grazie ad un'Orica-GreenEDGE molto attiva nell'inseguimento. Va a finire che i fuggitivi si rialzano, con la sola eccezione di Terpstra: il vincitore del Tour of Qatar resta da solo al comando, con pochi secondi sul gruppo e 57 km percorsi.

L'olandese dell'Omega Pharma-Quickstep viene raggiunto da nove uomini, e parte un'altra fuga, un'altra storia. I corridori che raggiungono Terpstra sono Valerio Agnoli, Markus Burghardt, Gert Dockx, Sébastien Minard, Jos Van Emden, Manuele Boaro, Michael Albasini, Michael Hepburn ed Alessandro Bazzana, autore di un bell'inizio di stagione.

All'inizio dell'ultimo Gpm del Tour of Oman, la salita di Bousher Alamrat, i dieci hanno 2' netti sul gruppo, ma da dietro non si vuole lasciare spazio agli avventurieri. È così che si rimescolano le carte nella discesa di Bousher Alamrat, con il gruppo che in un primo momento piomba sugli ormai ex fuggitivi, quindi altri tre si portano in testa. Alessandro Bazzana e Michael Hepburn di fatto continuano l'azione iniziata in precedenza, mentre il danese della Tinkoff-Saxo, Christopher Juul Jensen, aiuta a prendere margine.

Dopo 86 km hanno 38" sul gruppo, ma dopo 103 km vantano 1'30". I fuggitivi tuttavia non riescono a resistere al gruppo, che dopo 131 km - siamo all'ingresso del circuito finale di Matrah - si porta a soli 45". Il circuito presenta una salitella che non spaventa nessuno degli sprinter, mentre i fuggitivi transitano alla sommità con 25" da gestire. Ingestibili, chiaramente, tant'è che con un giro da percorrere i tre battistrada sono separati dal gruppo da soli 18". Sembra che sia un giochino ben calcolato, quello del plotone, che però a 5 km dall'arrivo deve ancora recuperare 20" a Bazzana, Hepburn e Juul Jensen.

Vengono ripresi definitivamente all'ultimo chilometro, e si formano i treni dei velocisti. André Greipel non ha problemi a mettersi alle spalle Nacer Bouhanni, con un altro giovane, Sam Bennett, che completa il podio di giornata. Al quarto posto troviamo Alexander Kristoff, che s'è sbloccato proprio qui in Oman, nella seconda tappa. Dietro al norvegese della Katusha il danese Michael Morkov, quindi una coppia di italiani, Filippo Fortin (emblema di una Bardiani-CSF che ha mancato solo in due tappe la fuga ed ha colto il podio il primo giorno con Nicola Ruffoni, costretto oggi a lasciare la corsa) e Matteo Trentin, in crescita netta. Jens Keukeleire, Borut Bozic e Peter Sagan, che torna in Europa con una vittoria in tasca, la prima del 2014, completano la top ten.

La classifica finale, come detto, è anche quest'anno, come nel 2013, favorevole a Chris Froome, che proprio in Oman posa il primo mattone per ripetere una stagione il cui culmine sarà il Tour de France. Il britannico del Team Sky ha provato qualche scatto non appena s'è trovato sulle prime salitelle, per poi demolire gli avversari sull'arrivo in salita di Green Mountain. Alle sue spalle c'è un Tejay Van Garderen che paga 26" e nel 2014 vorrà rifarsi, dopo la stagione scorsa in cui, vinto il Tour of California, s'è smarrito.

Completa il podio il colombiano dell'Omega Pharma-Quickstep, Rigoberto Urán, a 31" da Froome. Joaquim Rodríguez è 4° a 48", quindi Robert Gesink a 57" ed il primo italiano, Domenico Pozzovivo, a 1'01", 6°. Non male il lucano. Sergio Henao, pur lavorando per Froome, porta a casa una buona settima piazza, pagando 1'19" al capitano, mentre Roman Kreuziger è 8° a 1'25", Johann Tschopp 9° a 1'32", Dani Moreno 10° a 1'34". Alle spalle del delfino di JRO c'è Arnold Jeannesson, quindi, al 12° posto, Vincenzo Nibali, a 1'51" da Froome.

Lo Squalo dello Stretto punta alla Grande Boucle, dove sarà difficile, non impossibile, contrastare Froome. Correrà la Parigi-Nizza anziché, come da tradizione, la Tirreno-Adriatico, e per essere a febbraio la condizione è giusta. La strada verso l'attacco al Tour de France è ancora lunga. Le altre classifiche: Greipel domina nella graduatoria a punti, Bardet porta a casa la maglia bianca di miglior giovane, Preben Van Hecke, spesse volte in fuga, è il corridore più combattivo ed il Team Sky risulta essere la squadra più forte.

Una squadra i cui meccanismi sono ben oliati e che ha corridori - dai comprimari di lusso ai capitani - che vanno forte già adesso; metterli in difficoltà in terra di Francia sarà dura, serviranno testa, tante gambe ed una fantasia immensa. Questi ingredienti potrebbero (forse) evitare che Chris Froome porti a casa la seconda maglia gialla in due anni. Ma di questo si potrà discutere molto più avanti, ma tra Matrah e Parigi ce ne sono di chilometri...

Francesco Sulas

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