Tour of Oman 2014: Record e vittoria, riecco Chris Froome - Concorrenza spazzata via, sua la maglia rossa. Nibali è 16°
- Tour of Oman 2014
- Astana Pro Team 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Team Sky 2014
- André Greipel
- Christopher Froome
- Daniel Moreno Fernández
- Domenico Pozzovivo
- Joaquim Rodríguez Oliver
- John Murphy
- Kenny Elissonde
- Leigh Howard
- Marco Canola
- Mikel Nieve Ituralde
- Peter Sagan
- Preben Van Hecke
- Rigoberto Urán Urán
- Romain Bardet
- Roman Kreuziger
- Sergio Luis Henao Montoya
- Tejay Van Garderen
- Thomas Sprengers
- Vincenzo Nibali
- Uomini
La prima vittoria di Chris Froome arriva in salita (e non è una novità), in Oman (e l'anno scorso, avendo iniziato qui, con la vittoria a Ministry of Housing in Boshar, la stagione perfetta, nemmeno questa è una novità). Froome, che del Tour of Oman è il detentore, nel 2013 non era riuscito a vincere su questo traguardo, la salita di Green Mountain. Era stato invece Joaquim Rodríguez a dominare, ed anche per il catalano della Katusha si trattava del primo centro stagionale. Se Froome aveva tentato l'allungo due giorni fa su uno zampellotto, oggi s'è trovato di fronte ad una salita quasi vera, considerando che siamo ancora a febbraio e la stagione deve ancora entrare nel vivo.
Preoccupante - ma solo per gli avversari di luglio, del Tour de France - il tempo fatto registrare dal portacolori della Sky su questa salita: 18'33". Che in sé e per sé è un tempo come un altro, non fosse che polverizza le velocità di ascesa delle stagioni precedenti. L'anno scorso JRO vinse dopo un'ascesa durata 19'14", ossia 41" peggio del Froome odierno. Lo stesso Froome dodici mesi fa salì più "lento" di 45" rispetto alla versione 2014. Per non parlare di Nibali, che su questo interessante traguardo s'impose nel 2012: il tempo di ascesa del messinese in forza all'Astana allora fu un 19'24", ossia 51" peggio di Froome. Se il britannico voleva dare un segnale ai rivali in vista della Grande Boucle il colpo è riuscito alla perfezione.
Partenza da BidBid, un nome, un programma, per una frazione tutto sommato non lunga: 147.5 km, il via ed un tratto leggermente a salire, verso l'entroterra dell'Oman. Saliscendi che perdurano fino a Birkat Al Mouz, da dove hanno inizio gli 11.5 km d'ascesa verso Green Mountain. Dopo 3 km va in fuga John Murphy della Unitedhealthcare, ma presto si accodano Thomas Sprengers e, per l'ennesima volta, Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen-Baloise), con il quarto uomo che è un Bardiani-CSF (la formazione di Reverberi sta onorando alla grande l'invito: quattro fughe in cinque tappe), Marco Canola.
Il quartetto è controllato dal gruppo, ma il vantaggio sale verso i 4'. Al primo traguardo volante (Van Hecke regola Sprengers e Murphy) sfora i quattro minuti, al km 56 raggiunge il picco di 4'15". Sky Ed Omega Pharma-Quickstep cominciano a lavorare per i rispettivi capitani (Froome per i britannici, Urán per i belgi) ed a 25 km dal termine il vantaggio è di soli 2'55". Van Hecke vince anche il secondo traguardo volante di giornata davanti a Canola e Murphy, ma è proprio il classe '88 vicentino a cedere per ultimo. mentre Van Hecke, Murphy e Sprengers si rialzano, infatti, Canola prosegue da solo finché non inizia la salita verso Jabal Al Akhdhar.
La salita finale fa staccare, tra gli altri, Andé Greipel, vincitore di due tappe, e Peter Sagan, il cui successo ieri ha permesso di arrivare a vestire la maglia rossa di leader della generale. Se la giocano non più di 14 atleti, tra cui JRO ed il fido Dani Moreno, Tejay Van Garderen Rigoberto Urán, Domenico Pozzovivo, Romain Bardet, Roman Kreuziger, Arnold Jeannesson, Robert Gesink, Chrsi Froome, Mikel Nieve e Sergio Henao. È proprio quest'ultimo ad accendere la miccia a poco più di 2 km dal traguardo, con Froome che alla flamme rouge andava a riprendere il compagno di squadra per poi tirare dritto verso il primo successo stagionale.
Secondo, a 22", Van Garderen, con Urán, anche oggi a podio, distanziato di 33". A 38" c'è Joaquim Rodríguez, mentre a 47" Gesink, a 51" Pozzovivo, a 56" Jeannesson, a 59" Bardet, a 1'09" Henao ed a 1'15" Kreuziger, che chiude la top ten di giornata. Vincenzo Nibali è 16° a 1'45" da colui che a luglio sarà il suo principale rivale nel tentativo di conquistare il Tour de France, e non va malissimo lo scalatore della Bardiani, Stefano Locatelli, giunto 24° con un ritardo di 2'09".
La nuova classifica generale rispecchia l'ordine d'arrivo di Green Mountain, con Froome in maglia rossa. Van Garderen segue (o meglio: insegue) a 26", Urán paga 31", Joaquim Rodríguez è a 48", Gesink a 57". Da Pozzovivo in poi siamo oltre il minuto, con il lucano a 1'01", Henao a 1'19", Kreuziger a 1'25", Tschopp a 1'32", Moreno a 1'34". Vincenzo Nibali è 12° e paga quasi due minuti (1'51" il suo distacco da Froome), così come Van den Broeck, 16° a 1'58".
La classifica a punti vede André Greipel davanti a Peter Sagan per tre punti (30 a 27), mentre Leigh Howard deve recuperare la bellezza di sei punti al Gorilla. Tra i giovani esulta la Francia, che piazza Romain Bardet in prima posizione, con Kenny Elissonde ad inseguire il collega a 52". Tra le squadre il Team Sky fa un macello e relega a 2'30" la seconda in graduatoria, la IAM Cycling, con l'AG2R a 3'02" e tutte le altre ancora più indietro.
Domani ultimo atto del 5° Tour of Oman, 146.5 km con partenza da As Sifah ed arrivo a Matrah: le salite di Al Jissah e Bousher Alamrat sono lontanissime dal traguardo, si profila perciò una volata a ranghi compatti ed il secondo successo in due anni di Chris Froome nella generale. Un Froome che ha polverizzato ogni record della salita di Green Mountain (persino i suoi), dato la paga a fior di avversari, mandato segnali a tutti gli sfidanti della Grande Boucle.
Se Nibali ha programmato un picco di forma da raggiungere un po' più avanti, c'è già chi a Froome ha prontamente risposto: si tratta di Alberto Contador, che nella quarta tappa della Volta ao Algarve, quella con l'arrivo in salita all'Alto do Malhão, ha potuto marcare la prima vittoria stagionale. Come a dire che al Tour de France Chris Froome dovrà sudare sette completi (per giunta semitrasparenti) per tornare in maglia gialla sui Campi Elisi.