Tour of Qatar 2014: Hepburning in the desert - Nella crono Michael davanti a Lars Boom. Bennati ottimo 3°
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Il circuito di Lusail, in mezzo al nulla del deserto, è stato teatro della terza tappa del Tour of Qatar. Non si correva all'interno del circuito vero e proprio, ma lo si rasentava; un percorso con otto curve a novanta gradi, dove ha vinto chi ha già una buona gamba. L'identikit corrisponde perfettamente a Michael Hepburn, classe '91 australiano, naturalmente in forza all'Orica-GreenEDGE.
Era uno dei favoriti della vigilia e s'è preso la seconda vittoria stagionale, dopo aver conquistato il Campionato nazionale a crono. La buona notizia è però, per chi guarda dall'Italia, interessato, la prestazione di Daniele Bennati. Già ieri nel primo gruippo, al servizio di Morkov, l'aretino della Tinkoff-Saxo ha chiuso la prova con lo stesso tempo di Fabian Cancellara, staccato di soli 6" da Hepburn.
Intendiamoci: non è certo una sorpresa vedere Bennati là davanti in crono non troppo lunghe, specie dopo la bella prestazione di ieri. Fa comunque piacere, anche perché iniziare la stagione al meglio potrebbe voler dire andare verso una primavera molto florida. SI vedrà. Tra Bennati ed Hepburn va a posizionarsi Lars Boom, un altro dei favoriti di giornata, a cui sfugge la vittoria per soli 60 centesimi di secondo.
Michael Hepburn è uno dei primi a partire, per la precisione il dodicesimo. Fa subito segnare il tempone, ma lo fa alla fine: 13'28", ora tocca agli altri. Molti arrivano brillanti ed in testa all'intermedio, salvo poi perdere secondi laddove Hepburn ha guadagnato, o semplicemente continuato con costanza.
«Sapevo cosa fare, quanto spingere - ha dichiarato Hepburn - e l'ho fatto. Sono in forma per sostenere bene una prova di 10 km, molto simile ad un Inseguimento individuale. Ero molto fiducioso, ho fatto quello che potevo ed alla fine è giunta la vittoria».
Quando parte Bennati, si capisce subito che la sua prova sarà maiuscola. Miglior intertempo, si spera. L'aretino nel finale perde terreno, come tutti, e paga 6" ad Hepburn. È comunque secondo, anche se i calibri da novanta devono ancora lanciarsi (Hepburn escluso). Tocca a Cancellara, che all'intermedio è più veloce di Bennati di 1". Nel finale però lo svizzero fa segnare un 13'34'', e per questione di centesimi si ritrova terzo, alle spalle di Bennati stesso.
Chi può ancora ribaltare la situazione, fondamentalmente, è Lars Boom, anche se l'ottima vena della maglia oro Niki Terpstra potrebbe far ben sperare. Boom parte per quint'ultimo ed al primo intermedio è in testa. La distanza è la sua, la gamba - s'è visto ieri - c'è eccome. Tra lui e la vittoria ieri s'è messa l'Omega Pharma-Quickstep di Boonen e Terpstra, oggi c'è Michael Hepburn.
Parrebbe poter scalzare il giovanotto australiano, il portacolori della Belkin, ma sul rettilineo finale la pedalata è dura, un po' troppo. Paga 60 centesimi, e fu così che Hepburn si salvò. Manca ancora Terpstra, ma è un pericolo minore. La maglia oro stacca un 13'36" e chiude in 5a posizione, a 8" da Hepburn, che può lasciarsi andare.
L'australiano regola Boom e Bennati, che come Cancellara è a 6" di distacco, con Terpstra che, come detto, paga 8". Martin Elmiger, ieri fuori dall'azione principale, è 6° a 10", con Guillaume Van Keirsbulck 7° a 13", Philippe Gilbert 8° a 15", Jens Mouris 9° a 16" e Gert Steegmans 10° a 17" (così come Ian Stannard, un po' deludente oggi, solo 11°). Tom Boonen, vincitore ieri, è 15° a 22", Manuele Boaro, anche lui come Bennati della Tinkoff-Saxo, occupa la 19a piazza con un ritardo di 24", lo stesso di Jürgen Roelandts, che stamane era a 5" dal leader Terpstra.
Ed è proprio Terpstra che nella generale veste la maglia oro per il terzo giorno consecutivo, con Roelandts che scivola a 21". Lars Boom, ieri 9° a 31", fa un notevole balzo con la prestazione odierna, portandosi in tera piazza a 24" da Terpstra. Con un po' d'attenzione ed un'imboscata ben tesa, la maglia oro potrebbe restare in Olanda, pur cambiando padrone (ma con un'Omega Pharma-Quickstep così forte si tratta di un'impresa).
Tom Boonen è 4° in classifica a 28" dal compagno Terpstra, e seguito da Stannard a 35". Guillaume Van Keirsbulck diventa 6° a 45", precedendo Michael Morkov e Marcel Sieberg, entrambi a 49". Stijn Vandenbergh ed Andrew Fenn chiudono la top ten con un ritardo rispettivamente di 58" e di 1'06". Primo italiano in graduatoria Alan Marangoni, 21° con un distacco di 01'47'' da Terpstra, mentre Jacopo Guarnieri è 23° a 1'57".
Se Terpstra veste maglia oro e maglia argento della classifica a punti, la bianca di miglior giovane, andata ieri ad Andrew Fenn, finisce sulla spalle di Guillaume Van Keirsbulck, che precede di 21" proprio Fenn e di 47" il francese Démare. Tra le squadre, dominio incontrastato dell'Omega Pharma, che comanda con un margine di 41" sulla seconda, la Tinkoff-Saxo di Bennati e Boaro.
Domani la quarta tappa. Si torna a gareggiare in linea, si rivedranno ventagli e gruppetti frazionati (e frastornati) nei 135 km che da Dukhan condurranno il gruppo a Mesaieed. Se Roelandts potrebbe sfruttare la gamba ed i traguardi volanti per insidiare Terpstra, attenzione a Boom, visto tra ieri ed oggi in gran forma. Anche se, ammesso che l'attuale maglia oro possa avere un cedimento, ci sarà sempre il Boonen di turno a rassicurare gli animi in casa Omega Pharma.