Tour of Qatar 2014: Un super Boonen torna a sorridere - Tom si sblocca, Terpstra resta leader, l'Omega impressiona
- Tour of Qatar 2014
- Belkin Pro Cycling Team 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Tinkoff - Saxo 2014
- Trek Factory Team 2014
- Arnaud Démare
- Daniele Bennati
- Guillaume Van Keirsbulck
- Jacopo Guarnieri
- Jürgen Roelandts
- Lars Boom
- Marcel Sieberg
- Michael Christiansen Morkov
- Niki Terpstra
- Nikolas Maes
- Tom Boonen
- Uomini
Solamente una settimana fa assistevamo, in Qatar, al dominio della squadra olandese Giant-Shimano, che tra le donne si portava a casa quattro tappe su quattro, la maglia oro (con Kirsten Wild), argento (classifica a punti, sempre con la Wild) e bianca (miglior giovane, Amy Pieters). Cambia il genere, tocca ai maschietti, ma dopo sole due tappe la musica sembra la stessa: non è una squadra olandese, bensì belga, a spadroneggiare in questo deserto, con due vittorie di tappa ed una superiorità imbarazzante.
Ieri era stato il turno di Niki Terpstra, aiutato in fuga dal compagno Guilllaume Van Keirsbulck. Sul rettilineo di Dukhan Beach aveva solamente dovuto finalizzare. Oggi, appena sono iniziati i ventagli, il gruppo si è spezzato, ma tutta l'Omega Pharma era davanti. Tutta. Ad Al Khor ha vinto Tom Boonen, giunto al ventunesimo centro in Qatar (più due cronosquadre e quattro affermazioni nella generale), mentre Niki Terpstra mantiene la testa della corsa. Un Boonen che giunge da un 2013 sfortunato, con una sola vittoria e tante cadute, infortuni, sconfitte. Se questo è il nuovo inizio del 33enne di Mol, in primavera ci divertiremo.
Tutto sotto controllo per gli uomini di Patrick Lefevere. Nei 160.5 km che da Camel Race Track portano il gruppo ad Al Khor, attraversando il cuore del Qatar, c'è uno sprint intermedio ad Umm Al Qahab, vinto da Maes su Terpstra e Kruopis, quindi - siamo al km 89 - va in fuga il lettone Gatis Smukulis, in forza alla Katusha. Smukulis mantiene un vantaggio sul gruppo che si aggira attorno a 40", sale fino a 2'20" al km 96, , ma a 56 km dal termine, avvicinandoci ad Al Khor, iniziano i ventagli.
Tra cadute nelle retrovie e corridori che non tengono le ruote dei primi (e tra chi non ce la fa abbiamo anche Cancellara, Greipel...), in testa vanno 24 atleti. Si tratta dell'Omega Pharma Quickstep in blocco (il leader Terpstra, Fenn, Keisse, Maes, Steegmans, Terpstra, Van Keirsbulck, Vandenberg), Bennati, Breschel, Juul Jensen, Kroon e Morkov (Tinkoff-Saxo), Popovych (Trek), Roelandts e Sieberg (Lotto Belisol), Boom e Wagner (Belkin), Eisel , Rowe e Stannard (Team Sky), Guarnieri (Astana), Smukulis (Katusha), che è stato raggiunto, ed infine Kruopis, a rappresentare l'Orica-GreenEDGE.
Greipel e molti altri sono a 40", nel primo gruppo inseguitore (con Gilbert, Greipel, Démare), mentre il gruppo Cancellara è a tre minuti, nel secondo gruppo, dopo essere rimasto intruppato in una caduta. Davanti i cambi sono regolari, e quando il ritmo accenna ad abbassarsi ci pensano un paio di Omega ad aumentare nuovamente. Dietro i gruppetti si moltiplicano, i primi inseguitori tentano fino agli ultimi chilometri di recuperare ma nel finale si rialzano. Mentre l'ultimo traguardo volante di giornata va a Roelandts, che precede Boonen ed un attento Terpstra, è chiaro che si deciderà tutto davanti.
Tra chi lavora per i compagni (Bennati per Morkov), chi si stacca (Guarnieri), chi ha un problema meccanico (lo sfortunato Aidis Kruopis), restano davvero in pochi a poter pensare di vincere sul traguardo di Al Khor, diciamo una decina. La presenza di Lars Boom davanti non può lasciare Boonen e gli Omega troppo tranquilli: uomo dal buon passo, ha il tipico affondo da finisseur. Detto fatto, ai -3 Boom e Wagner partono. Il gruppo non isegue subito, ma lascia che i due Belkin si cuociano da soli.
Mentre Wagner, dopo aver aiutato Boom il più possibile, cede ai -2, il capitano resiste. Il ritorno dell'Omega adesso è sì veemente e l'olandese deve alzare bandiera bianca. I pericoli per l'Omega Pharma, che vuol vincere la tappa e tenere la maglia oro, non sono certo finiti. È infatti ancora Jürgen Roelandts a minacciare Terpstra; si fa portare davanti dal fido Marcel Sieberg, ma Tom Boonen capisce tutto e lancia uno sprint apparentemente troppo lungo, in realtà giustissimo.
Non c'è possibilità di replica per nessuno, nemmeno per Roelandts, che chiude terzo, sopravanzato anche da Morkov. Ai piedi del podio Andrew Fenn, seguito da Matti Breschel, Ian Stannard e Niki Terpstra. Sieberg è 8°, mentre il 9°, Lars Boom, accusa un ritardo di 5", così come il decimo, Karsten Kroon. Primo degli italiani è Marco Coledan, che regola il primo gruppo, giunto a 48", piazzandosi 19° (e davanti ad Arnaud Démare!). In quello stesso gruppo troviamo anche Greipel, lo sfortunato Kruopis, Guarnieri, Bennati.
Più indietro, a 2'28", un altro plotoncino con Greg Van Avermaet, mentre i vari Ruffoni, Colonna, Guardini, Viviani, come pure Bennett, ieri brillantissimo, Cancellara, Westra, e via discorrendo, pagano 7'07". Ultimo di giornata Theo Bos, a 10'20" da Tom Boonen: stesse iniziali, diversi destini.
La classifica generale vede sempre in maglia oro Niki Terpstra, che però vede Jürgen Roelandts un po' più vicino (dai 9" di distacco di stamane passa ai 5" di stasera). Terza piazza per Boonen a 14", quindi Morkov a 20", Sieberg, Fenn, Stannard e Breschel a 26", Boom e Kroon a 31".
Nella graduatoria a punti comanda sempre Terpstra, mentre nella classifica di miglior giovane Bennett, oggi molto indietro, viene scalzato da Andrew Fenn (ma con Guillaume Van Keirsbulck a 14", quindi Arnaud Démare e gli altri a 48"). La miglior squadra - ça va sans dire - è l'Omega Pharma-Quickstep, ma la Tinkoff-Saxo è a soli 12", mentre a 39" troviamo il Team Sky.
Domani è il giorno della cronometro individuale, 10.9 km nel circuito di Losail, teatro anche di prove della Moto GP. La distanza è buona per Terpstra ma pare tagliata su misura, più che su un Cancellara, su Lars Boom. Che dista sì 31" da Terpstra, ma un pensierino a risalire, dovesse andar molto bene domani, potrebbe anche farlo. Le speranze dei nostri sono riposte in Marco Coledan, particolarmente brillante in quest'inizio stagione, ed in Manuele Boaro.