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World Tour 2014: Riis, fatti più in là. Ora Conta Tinkov - Ma nel team del tycoon russo non c'è soltanto Contador | Cicloweb

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World Tour 2014: Riis, fatti più in là. Ora Conta Tinkov - Ma nel team del tycoon russo non c'è soltanto Contador

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Oleg Tinkov, magnate russo e nuovo proprietario della Tinkoff-Saxo, mostra i muscoli con Alberto Contador © nieuwsblad.beLa stagione della Saxo-Tinkoff si è chiusa in ritardo rispetto alla concorrenza (o, dall'altro punto di vista, si è aperta in anticipo): giusto un mese fa è stato annunciato il cambio di leadership della squadra, con il tycoon russo Oleg Tinkov a subentrare nel ruolo di proprietario a Bjarne Riis. Il danese, amato e odiato come pochi sia come atleta che come tecnico, resterà nell'organigramma come team manager di questa nuova, vecchia formazione che sarà nota d'ora in poi come Tinkoff-Saxo.

L'ultima annata agonistica è stata assai avara di successi, con soli otto trionfi incamerati. Due vittorie a testa sono state ottenute dai danesi Matti Breschel e Michael Mørkøv (quest'ultimo autore di un'ottima stagione) mentre le quattro vedettes del team hanno contribuito con un primo posto ciascuno. Se per Alberto Contador la vittoria di tappa al Tour de San Luis è stato un fuoco di paglia, per Roman Kreuziger e per Nicolas Roche le vittorie all'Amstel Gold Race e nella seconda tappa della Vuelta a España, hanno rappresentato il picco di un anno positivo. La vittoria di Michael Rogers alla Japan Cup ha portato l'esperto australiano alla positività al clenbuterolo, sostanza vietata (la stessa per cui Contador venne squalificato) probabilmente ingerita inavvertitamente.

Sei innesti vanno a completare la rosa per il 2014: i due giovani Jesper Hansen e Michael Valgren Andersen, provenienti dalla Cult-Energy, fanno parte dell'eccellente nidiata di danesi che si sta affacciando nel ciclismo contemporaneo (fra gli altri, Lasse Norman Hansen, Lander, Quaade e von Folsach). I russi Ivan Rovny, corridore ritrovato nell'annata in Ceramica Flaminia, e Nikolay Trusov, ex De Rijke-Shanks, sono stati voluti da Tinkov in persona. Lo slovacco Michael Kolar, che arriva dalla Duklta Trencin, e il neopro' polacco Pawel Poljanski chiudono la lista.

A salutare la compagnia sono l'australiano Jonathan Cantwell, ritornato in patria nella Drapac di cui sarà uno dei leader, i danesi Mads Christensen e Jonas Jørgensen, scesi fra le Continental alla Cult Energy e alla Riwal, e il giapponese Takeshi Miyazawa, che ha firmato con la formazione italo-nipponica Vini Fantini-Nippo. Lo statunitense Timothy Duggan, il danese Anders Lund e lo spagnolo Benjamín Noval hanno annunciato il ritiro. Infine bisogna considerare la posizione Michael Rogers, attualmente sospeso dal team in attesa del risultato delle controanalisi.

Esperti per tappe e gare in linea
Il danese Matti Breschel pare aver già percorso lo zenit della sua traiettoria ciclistica; i successi arrivano in corse di secondo piano quali il Danmark Rundt mentre nelle altre deve accontentarsi di piazzamenti senza reali possibilità di vittoria. Nelle predilette gare del pavé molti nuovi protagonisti lo hanno superato sia come possibilità che come risultati sul campo. Michael Mørkøv ha finalmente mostrato su strada le qualità che gli permisero di diventare iridato su pista (nel 2009 nella Madison assieme ad Alex Rasmussen). Vincitore del titolo nazionale e di una superba tappa alla Vuelta (caratterizzata dalla fuga di Tony Martin fino agli ultimi 150 metri) Mørkøv si è mostrato abile e scaltro allo sprint e ha migliorato le doti di resistenza; nel 2014 sarà uno degli uomini da tenere d'occhio. L'esperto Nicki Sørensen, membro del team sin dal 2001, avrà la licenza di cercare le ultime glorie di una lunga carriera al Giro e alla Vuelta prima del meritato ritiro. Lo svizzero Oliver Zaugg, sorprendente vincitore del Giro di Lombardia 2011, non raccoglie una top 10 dal Lombardia 2012: inutile dire che è chiamato ad un riscatto altrimenti potrà dire addio al ruolo di battitore libero. Il russo Ivan Rovny e l'australiano Rory Sutherland avranno le loro chances nelle prove di secondo piano, provando ad incrementare lo scarno bottino del team alla voce successi.

Giovani per tappe e gare in linea
Il danese Jesper Hansen, già stagista nella parte finale di stagione, ha sinora fatto della costanza di rendimento un elemento ricorrente (sono infatti numerosi i piazzamenti tra i primi venti nelle corse del 2013). Michael Valgren Andersen, vincitore dell'ultima Liège-Bastogne-Liège Under 23 e di una tappa al Tour de l'Avenir, ha bisogno solo di essere lasciato libero di crescere con tranquillità perché, stando a quanto si è visto sinora, prima o poi esploderà. Lo sloveno Marko Kump, dopo la sfortunata esperienza in Geox nel 2011, ha di nuovo assaggiato nel 2013 il ciclismo di alto livello, ancora una volta non replicando le performances effettuate nelle gare .2.

Corridori da GT
L'annata sportiva di Alberto Contador è stata la peggiore in carriera (agonisticamente parlando): protagonista, ma battuto, nelle gare primaverili, fra Critérium du Dauphiné e Tour è stato sonoramente schiantato dall'armata Sky capitanata da Chris Froome. Per come è stato ottenuto, il quarto posto a Parigi ha lasciato la netta sensazione di impotenza del madrileno nei confronti dei rivali, con il solo guizzo (ma del team) di Saint-Armand-Montrond insufficiente nel computo totale. L'avvicinamento al Tour 2014 prevede Algarve, Catalunya, Critétrium Intérnational, País Vasco e Critérium du Dauphiné, saltando a pié pari le classiche ardennesi. Ad agosto è prevista la presenza alla Vuelta ma, in considerazione di come uscirà dalla Grande Boucle, bisognerà valutare se si schiererà effettivamente al via. Il ceco Roman Kreuziger, dopo un biennio in Astana negativo, si è ritrovato nel nuovo team col quale ha vinto con un assolo solitario l'Amstel Gold Race, la prima affermazione della carriera in una corsa in linea. Terzo al Tour de Suisse, al Tour de France ha concluso in una positiva quinta piazza nonostante il lavoro a supporto di Contador. Nel 2014 il calendario dovrebbe ricalcare grossomodo quello di quest'anno, con il compito di farsi trovare pronto nelle giornate di luglio. Il polacco Rafal Majka, rivelazione dell'ultimo Giro d'Italia col settimo posto finale, ha mostrato le sue qualità anche in chiusura d'anno col secondo posto alla Milano-Torino a cui ha fatto seguito il terzo al Lombardia. Anche nell'anno che verrà sarà al via del Giro dove proverà a migliorare il piazzamento raccolto a Brescia. Anche grazie alla partenza dalla propria terra, l'irlandese Nicolas Roche sarà assieme a Majka il capitano della Tinkoff al prossimo Giro a cui punterà molto. Reduce dal superbo quinto posto finale alla Vuelta a España, Roche continuerà il 2014 al Tour come gregario di lusso mentre in primavera, dopo il trittico italiano Strade Bianche-Tirreno-Sanremo, disputerà la settimana delle Ardenne. Il danese Chris Anker Sørensen, in ombra nel 2013 anche per il calendario poco adatto alle sue caratteristiche che Riis gli ha preparato, sarà verosimilmente più impegnato come gregario che come capitano.

Esperti gregari
Il trevigiano Matteo Tosatto si appresta ad iniziare la diciottesima stagione nel ciclismo agonistico e non sarà l'ultima, avendo un contratto anche per il 2015: gregario stimato come pochi, l'ex Fassa ha sempre un ruolo fondamentale nello scacchiere del team grazie anche alla sua versatilità. Lo spagnolo Jesús Hernández, così come i portoghesi Sérgio Paulinho e Bruno Pires sono uomini di fiducia di Contador, con il quale condividono allenamenti e stage in salita. L'olandese Karsten Kroon a fine gennaio spegnerà trent'otto candeline e, con l'aumentare dell'età, il suo apporto è andato scemando. Troverà il vecchio patron il russo Evgeni Petrov che ha vissuto gli anni migliori (fra cui un 7° posto finale al Giro nel 2007) nella Tinkoff Credit System: il tempo passa per tutti e non fa eccezioni per il ciclista siberiano.

Giovani gregari
Il danese Christopher Juul-Jensen, che a maggio parteciperà al primo Giro in carriera, verrà utilizzato anche nelle prove del pavé. L'australiano Jay McCarthy e il polacco Pawel Poljanski verranno schierati nelle prove più ondulate come supporto per i capitani.

Esperti da volata
L'aretino Daniele Bennati ha, oramai, perso lo spunto veloce che lo ha visto fra i migliori del panorama un quinquennio orsono. Il trentatreenne si è sapientemente riciclato come uomo squadra (fantastica la fuga di squadra al Tour nella tappa dei ventagli) pur non abbandonando totalmente gli sprint, come avvenuto in varie occasioni nel 2013. Il russo Nikolay Trusov sprinterà nelle corse minori e sarà a supporto di altri in quelle più blasonate.

Giovani da volata
Il giovane slovacco Michael Kolar non pare avere il talento (ma nemmeno la metà...) del connazionale più illustre delle due ruote; tuttavia è un velocista interessante ed ancor giovane, avendo compiuto ventun'anni dieci giorni fa. Lo vedremo lottare in qualche corsa secondaria, compatibilmente col processo di crescita che affronterà

Cronoman
Il veneto Manuele Boaro, uno dei migliori azzurri contro il tempo, è ancora alla ricerca del primo successo da professionista: ci è andato molto vicino nella cronometro al Critérium Intérnational, quando il solo Richie Porte seppe precederlo per un misero secondo. Nel 2014, col ritiro di Marco Pinotti, la maglia di campione nazionale contro il tempo non è utopia. Inoltre, come mostrato quest'anno, sta cercando la vittoria anche con fughe da lontano, purtroppo sinora sempre stoppate.

Alberto Vigonesi

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