World Tour 2014: Fresca e talentuosa. È la banda Madiot - Fdj.fr con Bouhanni, Démare, Pinot, ma non solo
- FDJ.fr 2013
- FDJ.fr 2014
- Alexandre Geniez
- Anthony Geslin
- Anthony Roux
- Arnaud Courteille
- Arnaud Démare
- Arnold Jeannesson
- Arthur Vichot
- Benoît Vaugrenard
- Cédric Pineau
- David Boucher
- Emilien Viennet
- Francis Mourey
- Geoffrey Soupe
- Johan Le Bon
- Jussi Veikkanen
- Jérémy Roy
- Kenny Elissonde
- Laurent Mangel
- Laurent Pichon
- Matthieu Ladagnous
- Mickaël Delage
- Murilo Antonio Fischer
- Nacer Bouhanni
- Pierre-Henri Lecuisinier
- Pierrick Fédrigo
- Sébastien Chavanel
- Thibaut Pinot
- William Bonnet
- Yoann Offredo
- Uomini
La Fdj.fr ha concluso il migliore anno della propria lunga storia con ben 33 vittorie in cascina: successi in ogni mese, partendo da febbraio per arrivare ad ottobre, con un unico, grande buco, vale a dire il passaggio a vuoto del Tour de France in cui gli uomini di Marc Madiot hanno ampiamente deluso. Per il resto si sono confermati ad alto livello i due velocisti con Nacer Bouhanni e Arnaud Démare, capaci rispettivamente di cogliere undici e nove vittorie. Note positive provengono anche da Francis Mourey (che interrompe un digiuno che durava dal giugno 2004!), Arthur Vichot (primo al campionato nazionale) e gli scalatori Kenny Elissonde e Alexandre Geniez, vincitori delle tappe pirenaiche della Vuelta sull'Angliru e a Peyragudes. È stato altalenante invece il rendimento del leader Thibaut Pinot, positivo per larghi tratti di stagione ma deludente al Tour de France. Negativo invece, a prescindere anche dall'incidente alla Paris-Roubaux, Yoann Offredo, che deve ancora riproporsi sugli stessi livelli del 2010 e del 2011.
Poco ricambio nel team sponsorizzato dalla lotteria di stato: arriva, o per meglio dire ritorna, Sébastien Chavanel, già nell'équipe dal 2007 al 2010 e fratello d'arte, che avrà il compito di aprire le volate a Bouhanni. Si pone nel solco della tradizionale politica di scelte dei migliori giovani talenti nazionali la firma di Pierre-Henri Lecuisinier, stellina classe '93 e già campione del mondo juniores a Copenhagen: il suo arrivo ha deteriorato i rapporti fra Madiot e il team manager dell'Europcar Jean-René Bernaudeau, squadra per la quale aveva disputato l'ultima parte di stagione come stagista e con cui Lecuisinier era rimasto in accordo verbale per proseguire con la squadra vandeana. Da agosto si aggregherà anche Olivier Le Gac, già stagista nell'estate passata e promettente passista veloce.
A salutare la truppa dopo quattordici anni di militanza è Sandy Casar, uomo squadra come pochi altri in gruppo e punto di riferimento negli anni: vincitore di tre tappe al Tour e sesto al Giro d'Italia 2006, Casar si è dovuto ritirare a trentaquattro anni per continui problemi fisici con cui ha convissuto nelle ultime stagioni. Un simbolo tangibile della sua importanza (anche dal punto di vista umano) per il tribolato ciclismo francese del decennio scorso è arrivato subito dopo il suo ritiro quando il 15 novembre scorso è stato insignito dal Presidente della Repubblica François Hollande del titolo di Chevalier per meriti sportivi. Lascia la squadra anche il canadese Dominique Rollin, gregario parte del treno per il velocista di turno; ad oggi il corridore québécois è ancora senza una destinazione per la stagione 2014.
Esperti per tappe e gare in linea
Con il ritiro di Casar Pierrick Fédrigo diventa il capitain de route della squadra transalpina: il 2013 dell'esperto atleta di Marmande (compierà trentacinque anni sabato) è stato caratterizzato da una positiva prima parte di stagione, culminata col successo alla Paris-Camembert, e da una seconda parte in ombra, col Tour corso da comparsa. Nella prossima annata Fédrigo dovrà per forza di cose essere più incisivo, considerando che il contratto sarà in scadenza. A proposito di corridori poco incisivi nel 2013 (e nel suo caso anche nelle stagioni passate...), Yoann Offredo è chiamato a dare risposte: per il biondo classicomane gli anni passano e, con ventisette primavere sul groppone, un solo successo in carriera è ridicolo rispetto alle potenzialità che ha mostrato in corsa, per la verità in poche occasioni. Assieme ad Offredo sarà ancora una volta Matthieu Ladagnous a capitanare il team nelle classiche fiamminghe; reduce dal quinto posto nell'ultima Ronde van Vlaanderen e da due vittorie in stagione, al nativo di Pau si chiede di confermare i buoni risultati della stagione appena trascorsa. Anthony Roux continua la sua crescita graduale che lo ha portato a vincere due corse in questa stagione e che gli ha permesso di partecipare al primo Mondiale in linea della carriera. Gli esperti Francis Mourey, noto maggiormente come ciclocrossista, e Benoît Vaugrenard, che milita nella squadra dal 2003, sono due pedine utili nelle corse vallonate, settore poco competitivo nella formazione di Madiot.
Giovani per tappe e gare in linea
Arthur Vichot, vincitore nello scorso giugno della maglia tricolore, continua a mantenere un buon livello di rendimento nelle prove altimetricamente mosse: per il 2014 cercherà di migliorare i risultati nelle classiche ardennesi in cui, grazie anche allo spunto veloce, potrebbe ben figurare in caso di arrivo in un gruppetto. Per quanto riguarda le salite, medesime aspettative si ripongono su Kenny Elissonde, grimpeur ventiduenne capace di vincere in solitaria sull'Angliru: nel futuro l'appassionato di arte contemporanea (è stato persino ospitato da France 3 in una trasmissione sul tema) sarà un probabile compagno di Pinot nella classifica delle corse a tappe ma, per il momento, deve migliorare nelle doti di recupero. Pierre-Henri Lecuisinier è un corridore a tutto tondo: promettente nelle prove vallonate, discreto nelle gare del pavé, resistente nelle brevi corse a tappe che sinora ha disputato e rapidissimo nei prologhi, sarà sicuramente da osservare con attenzione.
Corridori da GT
Thibaut Pinot, prima e dopo il blocco (soprattutto) psicologico di luglio, ha corso un'annata tutto sommato positiva, piazzandosi alla Vuelta a Catalunya e al Tour de Suisse; tuttavia la pressione di una nazione intera per il Tour è stata troppo pesante per il giovane di Mélisey che non ha riconfermato lo spettacolo offerto dodici mesi prima. La partecipazione alla Vuelta è stata positiva sotto tutti i punti di vista e gli ha permesso di essere convocato per la rassegna iridata toscana. Per il 2014, dopo aver analizzato il percorso, non è da escludere il suo debutto al Giro d'Italia, dove troverebbe salite sulla carta maggiormente congeniali alle sue abilità rispetto a quelle presenti nella madrepatria ma, anche per questioni legate allo sponsor, la decisione verrà presa più avanti nella stagione, di concerto con la dirigenza. Alexandre Geniez, arrivato nella scorsa finestra di mercato, è stato sin da subito un innesto di qualità per la formazione col quadrifoglio e nel corso dei mesi si è confermato disputando Tour e Vuelta, raccogliendo una vittoria nella gara spagnola. Nel 2014 sosterrà Pinot quando correranno assieme e, negli altri casi, avrà carta bianca per fare la propria corsa. Simili aspettative riguardano Arnold Jeannesson, presente al Giro 2013 come capitano dove stava ben figurando sino al ritiro avvenuto nella bagnatissima tappa di Firenze.
Esperti gregari
David Boucher, francese naturalizzato belga, e Mickaël Delage sono due passisti che ben si difendono nelle classiche fiamminghe e che si rendono utili nei treni degli sprinter. Il finlandese Jussi Veikkanen potrebbe anche avere qualche possibilità nelle corse di seconda fascia mentre Laurent Mangel e Cédric Pineau verranno utilizzati come faticatori per le prime parti di gara.
Giovani gregari
Arnaud Courteille ha deluso nei primi tre anni alla Fdj.fr: mai veramente competitivo e incappato in troppe cadute, il normanno non ha seguito le stesse orme dei compagni di squadra e, a meno di inaspettati balzi di qualità, è destinato ad una carriera di gregario. Emilien Viennet non ha corso alcuna gara nel 2013, pare per problemi di natura personale; per la prossima stagione dovrebbe, ma continuiamo ad usare il condizionale, essere abile ed arruolato sin dalle prime battute.
Esperti da volata
Sébastien Chavanel ritorna, come dichiarato in una recente intervista, con il compito di guidare Bouhanni nelle migliori posizioni del gruppo prima di uno sprint. Ruolo simile toccherà al possente William Bonnet e al brasiliano Murilo Fischer, ormai sempre più gregario che velocista, mentre Laurent Pichon disporrà di maggiore libertà. Anthony Geslin, sorprendente bronzo nel mondiale 2005 di Madrid, ha disputato un 2013 in netta controtendenza col declino palesato nelle stagioni precedenti ed è pronto a bissare la stagione recentemente conclusa.
Giovani da volata
È indubbio che questo sia il settore qualitativamente meglio costruito del team. Nacer Bouhanni, campione nazionale per la prima metà di stagione, ha disputato un 2013 coi fiocchi vincendo da febbraio ad ottobre: allineato sia al Giro, dove è stato secondo a Treviso, terzo a Napoli e quarto a Margherita di Savoia, che al Tour, in cui si è ritirato dopo la prima settimana mostrandosi in difficoltà sin dalle frazioni còrse, il concittadino dei fratelli Nazon focalizzerà l'attenzione sulla Grande Boucle cercando il primo successo personale nella corsa più amata dai francesi. Arnaud Démare si è dimostrato solidissimo nelle volate disputate, molte delle quali vinte: a differenza di Bouhanni, il team manager Madiot ha deciso per lui un calendario più soft, senza nessuna corsa di tre settimane disputata nel 2013 dopo il debutto negativo al Giro 2012. Si attende che sia arrivato il momento buono per vederlo battagliare costantemente ad armi pari con i vari Cavendish, Greipel e Kittel. Geoffrey Soupe è un perfetto pesce pilota per il treno Fdj.fr nonostante la relativa esperienza delle corse di alto livello: non solo velocista, il venticinquenne tiene discretamente nelle prove mosse e, in tali occasioni, può essere uno dei nomi da tenere d'occhio.
Cronoman
Jérémy Roy, passista e cronoman trentenne, è uno dei pilastri della squadra, in cui milita per la dodicesima stagione di fila. L'ingegnere non disdegnerà le tradizionali fughe a lunga gittata, verosimilmente nelle varie corse a tappe francesi. Johan Le Bon, al primo anno in squadra, ha subito mostrato perché viene ritenuto uno dei migliori esponenti della scuola francese: talentuoso nelle cronometro e adatto alle pietre, il bretone è anche scaltro tatticamente e nel 2014 potrebbe aspirare a piazzamenti di prestigio nelle corse primaverili.