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GP Beghelli 2013: Colpaccio Duque, beffati i Lampre - Il colombiano davanti a Mori e Favilli. Coppa Italia alla Lampre | Cicloweb

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GP Beghelli 2013: Colpaccio Duque, beffati i Lampre - Il colombiano davanti a Mori e Favilli. Coppa Italia alla Lampre

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Seconda vittoria stagionale per Leonardo Duque - Foto Gsemilia.it © Bettiniphoto

Prima di terminare ufficialmente il 2013 ciclistico in Europa ci saranno ancora altre due gara ma oggi il Gran Premio Bruno Beghelli chiudeva il calendario italiano: si ripartirà il 2 febbraio 2014 con il GP Costa degli Etruschi che tornerà quindi nella sua collocazione originaria. Chi sperava in un successo italiano nell'ultima corsa dell'anno è rimasto deluso: a vincere è stato il colombiano Leonardo Duque, uno dei più esperti della Colombia di Claudio Corti tanto che è stato lui a regalare alla squadra due dei tre successi ottenuti (ha vinto anche la prima tappa al Tour de l'Ain).

Pur dotato di un discreto spunto veloce e di una certa resistenza sulle salite meno impegnative, Duque a 33 anni non ha un palmarès ricco di vittorie ma oggi ne ha aggiunta una in un modo abbastanza inusuale per lui, perché a Monteveglio s'è imposto non allo sprint bensì con un'azione da finisseur all'ultimo chilometro che ha sorpreso proprio i ciclisti di casa nostra.

Come spesso accade quando il numero di corridori al via non è particolarmente elevato la corsa ha rischiato di decidersi già nei primissimi chilometri: la prima fuga fuga ha visto infatti prendere il largo nove corridori inseguiti da altri sei con i due gruppi che si sono riuniti al chilometro 20. I battistrada erano Cunego (Lampre), Coledan e Pasqualon (Bardiani), Paterski e Villella (Cannondale), Hacecky (Dukla), Domont (AG2R), Zilioli (Androni), Ospina (Colombia), Rossi (Meridiana), Grmay (MTN), Paulinho (Saxo), Kochetkov (RusVelo), Balloni (Flaminia) e Mihaylov (CCC Polsat): a metà gara sembrava quasi che il gruppo avesse deciso di mollare e il vantaggio dei 15 uomini di testa era arrivato a toccare i 6'.

In certe situazione a volte basta poco per cambiare i destini di una corsa: in fuga qualcuno è più stanco degli altri, l'accordo non è più ottimale, il gruppo si sveglia ed inizia la rimonta. Così oggi al Beghelli s'è passati velocemente ad un distacco inferiore ai 3' ed un allungo solitario di Paterski in testa alla corsa non ha reso le cose più facili ai fuggitivi. Nel corso dell'ottavo dei 10 giri finali sul circuito dello Zappolino, con il gruppo che ormai "vedeva" la fuga, il colombiano Winner Anacona ha provato a cambiare le carte in tavola e con una bella progressione s'è portato in testa alla corsa assieme agli ex fuggitivi Coledan, Rossi, Balloni e Zilioli: il vantaggio sul gruppo è arrivato fino a 35" e sulla penultima ascesa dello Zappolino Marco Coledan ha provato a fare tutto da solo. Il corridore della Bardiani s'è arreso solo a 10 km dal traguardo nel corso dell'ultimo giro.

L'ultima salita della corsa non ha creato grande selezione e gli allunghi di Durasek, Pozzovivo e Rebellin prima, e di Tosatto, Villella e Colli poi sono stati annullati dal gruppo. All'ultimo chilometro sembrava tutto pronto per un arrivo in volata di un plotone forte di circa 45 unità: dopo una corsa molto tirata per tutto il giorno (media finale di 45.8 km/h) nessuno ha più avuto la forza di andare a chiudere anche sullo scatto da finisseur di Leonardo Duque probabilmente sottovalutando la condizione fisica del colombiano.

E invece Duque non è più stato ripreso e addirittura ha potuto tagliare il traguardo a braccia alzate e con un margine di tutta sicurezza. La beffa più grande è per i ragazzi della Lampre-Merida che sono andati ad occupare gli altri due gradini del podio: Manuele Mori ha chiuso al secondo posto, Elia Favilli invece è arrivato terzo; per Mori s'è trattato del primo podio stagionale, il giovane Favilli invece aveva un secondo posto in una tappa del Giro del Giappone. La top 10 di giornata è stata completata nell'ordine da Manuel Belletti, Sonny Colbrelli, Bartlomiej Matysiak, Sergey Pomoshnikov, Alessandro Malaguti, Andrea Masciarelli e Rafael Andriato.

Con il Gran Premio Beghelli s'è concluso anche il Campionato Italiano a Squadre che ha visto il successo della Lampre-Merida che ha preceduto l'Androni-Venezuela che con il secondo posto si è comunque aggiudicata automaticamente una Wild Card per il Giro d'Italia 2014. Nel successo della Lampre-Merida sono stati decisivi i successi di Ulissi nelle ultime per effettuare il sorpasso: dopo la Milano-Torino l'Androni aveva ancora un vantaggio di 31 punti. Il regolamento resta abbastanza discutibile ma il titolo della Lampre, il primo, è stato decisamente meritato visto il gran numero di successi nelle classiche italiane (aveva iniziato a febbraio con il Laigueglia): i ragazzi di Gianni Savio hanno interpretato la caccia alla Wild Card con la loro presenza costante nelle prime posizioni degli ordini d'arrivo e per loro il secondo posto significa comunque obiettivo raggiunto

Sebastiano Cipriani

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