GP Industria & Commercio di Prato 2013: Zilioli, accidenti quanto voli! - Vince da stagista. Rubiano e Paterski a podio
- GP Industria & Commercio di Prato 2013
- Androni Giocattoli - Venezuela 2013
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Katusha Team 2013
- Daniel Alexander Jaramillo Diez
- Daniel Moreno Fernández
- Franco Pellizotti
- Giampaolo Caruso
- Gianfranco Zilioli
- Maciej Paterski
- Miguel Ángel Rubiano Chávez
- Nicola Dal Santo
- Rafael Andriato
- Sonny Colbrelli
- Yury Trofimov
- Uomini
Nel ciclismo, come nello sport in generale, esistono i predestinati. Quegli splendidi ragazzi che nelle categorie giovanili finiscono sulla bocca di tutti a forza di vittorie e mirabilie, di colpi di classe e di flash di fotografi. I predestinati, ovvero coloro per i quali abbiamo sentito tante e tante volte pronunciare le fatidiche parole «un giorno diventerà un campione». Ci sono i predestinati, appunto, e poi ci sono quelli come Gianfranco Zilioli. Quelli che il rispetto e la stima se li sono guadagnati sempre sudando innanzitutto per i propri capitani, che non dimenticano il concetto fondamentale dell'umiltà neppure quando ottengono prestigiosi piazzamenti in una gara dura e prestigiosa come il Giro della Valle d'Aosta. Quelli che dopo alcuni anni spesi a faticare capiscono che staccando tutti in un pomeriggio a Capodarco, forse può scattare una scintilla, cambiare le cose da così a così e capire che molto probabilmente qualche altra notevole dote, non del tutto espressa fino ad allora, può venire fuori, pur senza dimenticare il passato.
Gianfranco Zilioli si presenta così al professionismo, dopo un 2013 che gli ha regalato vittorie a raffica tra i dilettanti nella seconda parte dell'annata (ben sette tra cui spicca il Giro delle Valli Cuneesi, con successo nella frazione più impegnativa), che riesce a convincere Gianni Savio non solo a dargli un'opportunità in qualità di stagista ma di realizzare il grande salto nel professionismo nella stagione ventura. Zilioli che entra in punta di piedi nel nuovo mondo, portando a termine Coppa Agostoni e Tre Valli Varesine ma che già sulle strade di casa, alla Settimana Lombarda, fa vedere che forse quel ragazzo di Casnigo bisognerà continuarlo a seguire: sesto in classifica finale così come sul traguardo di Foppolo e decimo a Bergamo, la "sua" Bergamo nella tappa conclusiva.
Biglietto da visita niente male ma quest'oggi si è andati addirittura oltre: uno scatto, quel che resta del gruppo che non organizza una reazione adeguata (del resto anche la buona presenza di atleti Androni obbligava tutti gli altri, Katusha in primis, a reagire) e lui, il 23enne di Casnigo che arriva solo sul traguardo, tra gli applausi di una folla indubbiamente compiaciuta. Toscana terra di mondiale, di tradizione ciclistica ultradecennale e che negli ultimi anni pare sia stata investita anche dal fortunato compito di celebrare i talenti azzurri del domani. Fu così con Battaglin a Peccioli nell'ottobre di due anni fa, anch'egli stagista ma in maglia Colnago, è accaduto quest'oggi a Prato, nel tradizionale GP Industria Commercio, con Zilioli, stagista in maglia Androni ma con tanta voglia di far vedere ancora di che pasta è fatto. Il buon Gianfranco è il secondo atleta non ancora professionista a riuscire in un'impresa simile nelle ultime settimane (quest'anno vi era già riuscito lo svizzero Silvan Dillier, prossimo professionista con la BMC, nella seconda frazione del Tour of Alberta in Canada) ma sa che questa vittoria oltre alla giusta meraviglia comporta anche un aumento non indifferente di responsabilità, che sembra disposto a voler affrontare con grande tenacia. Non ci sbilanciamo nel dire se diventerà davvero un campione anche se certamente glielo auguriamo ma di certo al termine di questo pomeriggio abbiamo certamente un motivo in più per rallegrarci.
Prima della stoccata decisiva la corsa pratese è scivolata via sulla verve del colombiano Daniel Jaramillo, in gara con la casacca di una delle nazionali più attese al via domenica prossima, uscito dal gruppo nella prima parte del tracciato, accumulando pian piano minuti che gli hanno consentito di resistere fino alla quarta delle sette ascese previste alla Rocca di Montemurlo e dopo che il gruppo, prima di affrontare il suddetto circuito con le sette scalate a Montemurlo, si era già lasciato alle spalle le prime asperità offerte dalla colline pratesi. Ripreso Jaramillo non è rimasto che attendere l'accendersi della bagarre, col gruppo man mano più assottigliato (rimarranno una quarantina a giocarsi la gara in un pomeriggio che aveva ancora molto sapore d'estate) e i team più attesi (Androni, Cannondale e Katusha mentre Lampre e Astana quest'oggi non erano presenti al via) ad iniziare a movimentare le acque. Appena dopo l'ultima scalata di Montemurlo ci ha provato subito il team di Gianni Savio sganciando proprio Gianfranco Zilioli che di tentare da lontano non ha mai avuto paura e la mossa si rivelerà incredibilmente azzeccata: di chilometri al traguardo ne mancano circa una decina, Pellizotti e Rubiano controllano nel gruppo inseguitore ed il giovane bergamasco è andato, guadagnando via via un gap sempre più importante col passare dei chilometri, tanto che il gusto dell'impresa ha potuto essere assaporato sempre più, meravigliosamente dolce.
Zilioli è così giunto in splendida solitudine sul traguardo, godendosi quella che è a tutti gli effetti la sua prima vittoria da professionista mentre alle sue spalle sono dovuti trascorrere 18" per attendere l'arrivo del gruppetto inseguitori, che ha visto prevalere nello sprint il colombiano Rubiano Chávez, altro atleta Androni che sarà anche lui in gara domenica prossima con la selezione nazionale e costituirà sicuramente un'arma in più per i sudamericani, soprattutto se dovesse essere sganciato in un'azione da lontano. Podio completato dal polacco Maciej Paterski della Cannondale che è riuscito a precedere Dani Moreno, ancora una volta presente nel vivo della corsa e da tenere estremamente d'occhio domenica prossima, con Pellizotti in quinta posizione. Sesto posto per un altro Katusha, il russo Yury Trofimov (giunto a 21") che ha di poco preceduto Giampaolo Caruso, autore di una buona prova quest'oggi e quindi assolutamente in lizza per essere della partita nella prova iridata fiorentina (settimo posto a 27" per lui). Il resto del gruppo è giunto con un ritardo di 1'16" ed ha visto l'ottimo Sonny Colbrelli aggiudicarsi la volata davanti al brasiliano Andriato e a Nicola Dal Santo.
Mentre la rassegna iridata ha preso ufficialmente il via quest'oggi con le cronometro a squadre quindi, notizie molto incoraggianti sono venute anche dalla vicinissima Prato, con la speranza che nelle prossime giornate altri giovani azzurri di belle speranze possano cogliere in terra toscana soddisfazioni indimenticabili.