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Route de France WE 2013: La chiamavano Bronsix in a row - Cantele attacca ma Giorgia coglie la sesta vittoria

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Sei vittorie su sei tappe in linea per Giorgia Bronzini, che trionfa anche a Vichy © Laurent Duflot

Per quest'anno è così: dici Route de France e pensi a Giorgia Bronzini. Aspetti l'arrivo della tappa e non ti chiedi chi sarà la vincitrice ma chi verrà battuta dalla piacentina della Wiggle-Honda.

Succede da sei giorni in una corsa francese tutta targata Wiggle-Honda, visto che la Bronzini ha portato a casa sei tappe e Linda Villumsen è lì ad 1" da Emma Johansson, svedese dell'Orica-AIS che veste ancora la maglia arancione solo perché la Route non prevede abbuoni.

Tappe non troppo difficili, nella corsa a tappe francese più rilevante del calendario femminile (nel 2012, ad esempio, si arrivò a La Planche des Belles Filles, dove s'impose Evelyn Stevens), ma gamba stratosferica per questa Giorgia Bronzini che già prima della Route aveva dimostrato il piglio di chi vuole correre ad altissimi livelli.

Bronzini che con oggi si porta a 13 successi, passando in tromba Marianne Vos, ferma a 12. Hanno provato a metterla in difficoltà, Giorgia, con attacchi ripetuti, fughe a lunga gittata, terzetti che si sono sganciati nel finale ma niente, le ha brutalizzate ancora una volta in volata. Sono 127.4 i chilometri che separano Pougues-Les-Eaux da Vichy, è la penultima tappa della corsa.

Il via viene dato alla 13.00 e presto il gruppo si divide in diversi plotoni. Approfitta della situazione Iris Slappendel, 10a in classifica a 13" dalla Johansson. L'olandese della Rabo Liv/Giant va in fuga da sola, mentre dietro provano a raggiungerla otto ragazze. La Slappendel arriverà ad avere un vantaggio massimo di 1'15" dopo una settantina di chilometri percorsi.

Il gruppo reagisce, il vantaggio della Slappendel scende e presto viene riassorbita. Partono allora l'australiana Grace Sulzberger, la statunitense Kristin McGrath e Noemi Cantele, al rientro alle gare dopo lo stop che le ha imposto la squadra a Giro del Trentino concluso.

Acquisiscono un vantaggio di 30" e per un attimo sognano di arrivarci, al traguardo di Vichy. Verranno riprese ai -3 km. Il gruppo compatto si lancia nella volata ed è ancora, inesorabilmente Giorgia Bronzini a regolare tutte, stavolta batttendo Lizzie Armitstead ed Amy Pieters.

Ai piedi del podio la maglia arancione Emma Johansson, quindi Alena Amialiusik, Tiffany Cromwell, Chloe McConville, Pauline Ferrand-Prévot, Edita Janeliunaite e Pascale Jeuland. In classifica Emma Johansson comanda sempre, quando a fine Route manca soltanto un giorno. Linda Villumsen è a 1", Amy Pieters, che continua a vestire la maglia bianca di miglior giovane, a 2", Evelyn Stevens a 5", Roxane Knetemann a 6", Tatiana Guderzo a 8", Pauline Ferrand-Prévot, Thalita De Jong e Tiffany Cromwell a 9", Iris Slappendel, che oggi ha vinto il premio della combattività, a 13".

Domani gran finale di una Route de France che ha offerto davvero pochi spunti tecnici: se si fa eccezione per le sei vittorie di fila della Bronzini c'è da considerare che colei che potrebbe vincere la corsa - e con grande probabilità lo farà - è balzata in testa grazie ad un cronoprologo, vivendo poi di rendita e copiosi piazzamenti.

Domani, si diceva: 130.2 km da Cusset a Chauffailles, salite non da poco e vicine al traguardo. Linda Villumsen è tornata alle competizioni al Giro Rosa dopo una pausa post-olimpica, Emma Johansson ha vinto Emakumeen Bira, volando sulle salite basche, e Thüringen Rundfahrt.

Senza abbuoni le Wiggle-Honda dovranno isolare la Johansson per far colmare alla Villumsen quel secondo che separa la neozelandese dalla svedese. E la Johansson sa andare bene in salita così come piazzarsi, se non vincere, in una volata ristretta. Le Wiggle-Honda dovranno per forza inventarsi qualche cosa di importante per mandare fuorigiri le Orica-AIS, con la Johansson che sulla carta è nettamente favorita.

Giorgia Bronzini si batterà per le sorti della compagna di squadra, riponendo per un giorno le ambizioni personali. Ma chissà che se la Villumsen non riuscisse a staccare la Johansson (altamente probabile) e se la piacentina fosse in grado di rimanere con le prime (possibile, non scontato) non possa arrivare il settimo sigillo di Giorgia.

Francesco Sulas

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