Volta a Portugal 2013: Pfingsten danza il primo fado - A Lisbona cronosquadre d'apertura alla De Rijke
dal corrispondente
Alfama non è molto distante da Praça dom Pedro IV, a Rossio, angolo del centro di Lisbona da cui è partita oggi la 75esima edizione de A Volta a Portugal; Alfama coi suoi vicoli, con le galline che non razzolano più libere per le stradine come fino a pochi anni fa, coi suoi splendidi miradouros a picco sulla foce del fiume Tejo (quello che quando scorre in Spagna si chiama Tago), col suo tempo sospeso che fa apparentemente sembrare meno presente la grande crisi economica che sta strozzando il Portogallo. Perché ad Alfama, appena due chilometri qui dietro, 15 minuti a piedi, si è sempre vissuto così, ogni arzigogolato isolato un piccolo paese, con le proprie dinamiche sociali, il baretto con l'insegna cadente, i panni stesi su corde tese da palazzo a palazzo, sopra le teste dei passanti, spesso turisti che qui cercano l'atmosfera "di una volta", più spesso abitanti del luogo che ancora non si rassegnano all'idea di poter essere oggetto d'attenzione per chi viene da fuori, perché «cosa facciamo di tanto diverso da vivere, noi di Alfama?».
A Volta è partita da Rossio allora, centro di Lisbona, e prenderà vie che portano lontano, attraversando il cuore di questo paese alle prese con una fase tanto difficile, e lasciandosi subito alle spalle la poesia di Alfama. È iniziata, la corsa, con una cronosquadre valevole come prologo. Un percorso di soli 5 km (cinque giri di un circuitino di 1 km) che già ha assegnato la maglia amarela, la maglia gialla della classifica generale. I portoghesi assomigliano ogni tanto ai francesi, si dice: e allora maglia gialla sia!
Il tedesco Christoph Pfingsten è il primo a indossare quest'anno il simbolo del primato, poiché la sua squadra, il team olandese De Rijke-Shanks, si è piazzata prima oggi. La squadra olandese ha completato i cinque giri del percorso tra Rossio e Praça dos Restauradores in 6'39", battendo di due soli secondi il team lussemburghese Leopard-Trek, mentre la Sojasun, francese, si è classificata al terzo posto con tre secondi di distacco. Quella di oggi, benché non individuale ma ottenuta coi compagni della De Rijke, è la prima vittoria in carriera su strada per Pfingsten, che viene dal ciclocross.
E gli italiani? Piero Baffi della Leopard-Trek, nonostante il suo team sia arrivato secondo, si è staccato nel finale dai compagni, ha accumulato 9" di ritardo e si trova ora in 30esima posizione. Filippo Baggio e Matteo Fedi della Ceramica Flaminia, unica formazione italiana a partecipare al Giro del Portogallo (ci sono altri italiani in diversi team stranieri) si sono piazzati rispettivamente 53° e 54° con 13" di distacco. Nel corso de A Volta, impareremo, si spera, a conoscere anche gli altri ciclisti di casa nostra presenti alla competizione portoghese.
Oltre alla maglia gialla, il Giro del Portogallo prevede altre camisole e altre classifiche, quella under 23 per i più giovani, quella a punti e quella di montagna. Nei prossimi giorni si cominceranno a delineare i più forti nelle diverse categorie. Domani invece ci sarà la tappa più lunga del Giro del Portogallo, 203,3 km con partenza da Bombarral e arrivo ad Aveiro. Le tappe più importanti e decisive per determinare la classifica finale, però, non arriveranno prima della prossima settimana.