San Sebastián 2013: Italia, buone prove di Moser e Wackermann - Le pagelle: Kreuziger si conferma, Contador delude
- CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIÁN 2013
- Alberto Contador Velasco
- Alejandro Valverde Belmonte
- Bauke Mollema
- Damiano Cunego
- Javier Aramendia Llorente
- Luca Wackermann
- Matthias Krizek
- Mikel Landa Meana
- Mikel Nieve Ituralde
- Moreno Moser
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Nicolas Roche
- Olivier Kaisen
- Roman Kreuziger
- Sylvain Chavanel
- Tony Gallopin
- Yannick Eijssen
- Uomini
Tony Gallopin - 10
Si difende ottimamente sullo Jaizkibel, si gestisce in maniera egregia nei chilometri successivi e poi spara il colpo sull'Alto de Arkale, avendo cura di tenersi sufficienti energie da parte per difendere il vantaggio fino alla fine. Un comportamento da veterano per il 25enne della RadioShack che ha centrato oggi la prima vittoria in una classica. Prima e non certo ultima, se Tony saprà riproporsi ai livelli visti oggi (e non c'è motivo di dubitarne, vista la sua giovane età).
Alejandro Valverde - 7
Con l'aiuto della Movistar fa tutto quel che deve fare, ovvero seleziona il gruppo imponendo una corsa dura sullo Jaizkibel, e poi bada in prima persona a scremare ulteriormente il drappello dei migliori sull'Arkale; purtroppo per lui gli sfugge un solo uomo, Gallopin, e non gli rimane a quel punto che portare a casa il secondo posto di giornata, piegando allo sprint i corridori rimasti con lui nel finale.
Roman Kreuziger - 7
Dopo la vittoria all'Amstel, una bella conferma nelle classiche per il ceco, capace di attaccare a 40 km dal traguardo (sullo Jaizkibel) e poi di non perdere di vista il faro della corsa, Valverde, fino a salire su un podio che risulta particolarmente prezioso dopo l'ottimo lavoro svolto fino a domenica scorsa al Tour de France. Un corridore finalmente in crescita su tutta la linea.
Moreno Moser - 6.5
Molto apprezzabile la sua tenuta sullo Jaizkibel, poi sull'Alto de Arkale gli manca quel quid per tenere le ruote di Valverde e andare a giocarsi il podio. C'è di buono che non molla una volta perso il treno, ma si impegna nello sprint per il settimo posto.
Mikel Landa - 7
Addirittura più brillante del suo capitano Nieve sulle salite di giornata, il giovanotto della Euskaltel si spende in tutto e per tutto nell'inseguimento al fuggitivo Gallopin, gettando la spugna solo a 3 km dal traguardo, ma salvando comunque una buona sesta posizione.
Mikel Nieve - 6.5
Sembrava non essere in giornata da grandi numeri, ma dopo i 200 km è emerso il fondo (che è una delle sue doti primarie) che gli ha permesso di rientrare nei migliori e di restarci fino al traguardo di San Sebastián. Rimpiangerà quel podio sfuggitogli non di tantissimo.
Nicolas Roche - 6.5
Forse il più impegnato nell'inseguimento a Gallopin, ultima sessione di lavoro di una giornata vissuta in prima linea sin dal secondo passaggio sull'Alto de Jaizkibel.
Sylvain Chavanel - 5
Prova prima ad anticipare i migliori (muovendosi con altri a oltre 50 km dalla fine), poi cerca in tutti i modi di rientrare nella contesa dopo aver perso le ruote dei big sullo Jaizkibel, ma alla fine viene respinto dall'Alto de Arkale. Non è nella miglior fase della carriera, e il decimo posto conclusivo non è risultato da far lustrare gli occhi.
Yannick Eijssen - 6
Inaspettatamente nel vivo dell'azione fino all'Alto de Arkale, paga nel finale la grande spinta impressa da Valverde alla corsa, e in conclusione gli sfugge pure la top ten.
Bauke Mollema - 5.5
Non riesce a stare con Valverde e soci sullo Jaizkibel, e da lì in avanti la sua è tutta una rincorsa (con l'aiuto di Gesink), coronata solo nel finale dal rientro nel gruppo Moser. Comunque il nono posto un po' lo consola, visto che è un risultato che a un certo punto pareva fuori portata.
Damiano Cunego - 4
Fallisce una possibile occasione di riscatto dopo l'anonimo Tour de France. Anche oggi non si è mai fatto vedere in giro.
Luca Wackermann - 6.5
Voto da condividere con gli altri fuggitivi della prima ora (Matthias Krizek, Javier Aramendia, Olivier Kaisen), a lui va la menzione speciale per aver confermato di saper andare forte anche nelle corse di primissimo livello. È giovanissimo, ha tanta strada da percorrere, ma finora si è ben comportato nel mondo del professionismo.
Alberto Contador - 4
Che abbia staccato completamente di testa è un dato di fatto: troppo cocente la delusione di un Tour in cui non è stato all'altezza delle attese. E a San Sebastián si è ben guardato dal provare a ricordare ad appassionati e avversari il proprio blasone.
Nairo Quintana - 6
Ha lavorato a fondo per Valverde sullo Jaizkibel, perciò non possiamo dargli un'insufficienza. Ma dopo quanto fatto vedere al Tour, ci sembrava il minimo pensare che potesse tenere le ruote dei migliori fino alla fine della corsa.