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Le dichiarazioni dei protagonisti al termine della ventesima tappa del Tour de France.
Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar) da Raisport |
«C'è una grandissima felicità per tutta squadra, per il lavoro svolto durante tutto il Tour. Ringrazio il mio ds Arrieta, mi ha guidato benissimo per arrivare dove sono arrivato. Nel finale abbiamo sempre controllato noi ed è successo quello che avevamo programmato con il nostro ds Arrieta. È un giorno speciale per la Colmbia, dedico questa vittoria ai miei parenti, ai miei amici, è tutta er loro che mi hanno aiutato sempre». |
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Christopher Froome (Team Sky) da Conferenza Stampa |
«Non ci credo! Sono qui, in maglia gialla, mi mancano veramente le parole. Oggi per me è stata dura, ai 3 km ho realizzato che ciò per cui mi ero preparato era arrivato, la vittoria al Tour. Sono passato dalle strade sterrate del Kenya a qui, è difficile renderlo in parole. Si tratta di un viaggio meraviglioso, ogni giorno c'è stato qualcosa di diverso... Per quanto mi riguarda, spero di non cambiare così tanto dopo questa vittoria. Un'altra cosa che spero è che le mie prestazioni, le mie vittorie, possano ispirare tanti ragazzi africani ad iniziare con il ciclismo. Per me è stata una sfida, chiunque sia stato in maglia gialla ha avuto la quantità di critiche che ho ricevuto io e lo accetto. Anche io n passato sono stato deluso dallo sport ma spero di contribuire a cambiarlo in meglio. La Sky è stata una squadra fantastica, peccato aver perso Kiriyenka e Boasson Hagen, non so cosa avremmo potuto fare se ci fossero stati anche loro. Il Tour è la corsa a cui più ambiscono tutti, poi di stagione in stagione valuteremo a seconda dei percorsi e correremo dove potrò esprimermi al meglio. Non ho ancora sentito Bradley Wiggins ma mi pare un po' presto. I paragoni con Merckx? Oddio... È stato una leggenda ed esser paragonato a lui è un onore. Il suo stile di corsa è per me fonte d'ispirazione. Non ho visto molte sue corse in realtà ma ho letto molte delle sue storie. Il momento più duro in questo Tour? Gli ultimi 5 km dell'Alpe d'Huez, la crisi di fame, non sapevo come avrei affrontato quegli ultimi chilometri. Su Quintana, che dire... Mi aspettavo andasse così forte, era andato molto bene in montagna, è così giovane e raggiunge dei traguardi importanti. È un po' mancato Contador, è vero, ma il ciclismo è come la storia, ci sono dei cicli». |
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Alberto Contador Velasco (Saxo-Tinkoff) da Cadena Cope |
«Per me è stata una brutta giornata, ma quando fai tutto il possibile, non puoi dare di più. Mi devo congratulare con chi è stato più bravo di me. L'obbiettivo era vincere, ma era impossibile perché c'era uno più forte di tutti gli altri. Ovvio, meglio essere secondi che quarti. Sono stanco sia fisicamente che mentalmente, sono caduto, ho picchiato un ginoccho. Anche per questo non correrò la Vuelta. Ora penso al Tour 2014, e sono davvero motivato». |
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Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha) da Cadena Cope |
«La storia ha girato dalla mia parte. Andare a podio in tutti e tre i GT non è alla portata di molte persone. Volevo questo ed ho combattuto per ottenerlo». |
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