Versione stampabileEcco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della terza tappa del Giro d'Italia.
Luca Paolini (Katusha) da Raisport |
«Oggi ho corso come se fosse una classica. La discesa finale mi sembrava il Poggio e siccome io vado forte in discesa c'ho provato. Non mi aspettavo la vittoria, dopo la buona cronosquadre avevo 19" di ritardo. Non mi interessava il vantaggio che avevo quand'ero davanti, m'interessava vincere e prendere la maglia rosa. La dedico a mio papà, che stamattina è stato sottoposto ad un intervento chirurgico e non so ancora come sia andato. Gliel'ho detto: se vinco e prendo la maglia rosa te la dedico. Ecco, sono felice di poterlo fare e spero che tutto sia andato per il meglio. In carriera ho corso al Tour, alla Vuelta e questo è il mio primo Giro d'Italia, sono contento di arrivare qui con una condizione vicina alla perfezione. Gli ultimi metri di oggi sono stati stupendi. Raccolgo i frutti di quanto seminato in una carriera. Sono stato abituato a lavorare per i miei compagni, così nel finale c'erano due lati di me, uno che voleva strafare, l'altro che, con l'esperienza del gregario, mi diceva di attendere, perché l'attimo propizio per scattare sarebbe giunto. Infatti è arrivato. La mia carriera di gregariato non mi è mai pesata: con Paolo Bettini c'era un'amicizia, era un piacere essere lì. Arrivare in Via Roma in tre, nella Sanremo 2003, e vedere vincere Paolo, è qualcosa di impagabile. Al Fiandre 2007 feci 3°, ho un rammarico relativo, ho solo trovato due corridori più forti di me. Tornando ad oggi, avevo paura che le squadre dei big non fossero interessate alla maglia rosa. Io lo ero invece ed ho messo un paio di uomini a tirare. Poi invece sull'ultima salita fuoco e fiamme... Sono incredulo, fino a ieri la maglia rosa la potevo soltanto sognare». |
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Salvatore Puccio (Team Sky) da Raisport |
«Ringrazio la squadra, che ha controllato nella prima parte di corsa. Il finale era duro e impossibile per me ma va bene così. L'azione di Paolini è stata molto bella, non posso che fargli i complimenti. Wiggins ora è 3° in classifica, per lui credo sia il massimo trovarsi già là davanti». |
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Fabio Aru (Astana) da Raisport |
«La mia maglia bianca è una bella soddisfazione. L'ultima salita l'abbiamo presa forte: prima Kangert ed Agnoli con Nibali, poi mi sono aggiunto io e Valerio è scattato. Da corridori come loro, ma anche come Paolini, che s'è levato una grande soddisfazione oggi, c'è solo da imparare. Sono fortunato ad avere un capitano come Vincenzo, grande corridore ma anche grande persona. Siamo tutti per lui». |
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Luca Scinto (ds Vini Fantini-Selle Italia) da Raisport |
«Si sapeva che era una bella tappa, con una salita non dura ma fatta ad una buona velocità ed una discesa non pericolosa, ma per gente che sa andare in discesa. Ogni tappa di questo Giro riserverà delle sorprese, è disegnato per dare una possibilità a tutti i corridori. Ad esempio Paolini è sì veloce, ma è anche un buon attaccante. Immaginavo che la Sky lasciasse la corsa un po' più aperta. Se la fuga con il nostro Taborre prende 14' è dura andarli a riprendere. In fondo il Giro è lungo, in gruppo è sempre meglio farsi delle simpatie che dei nemici. Ma cosa vogliono venire ad insegnare a noi di ciclismo, gli inglesi... S'è parlato poco di Santambrogio, che non ha preso l'abbuono purtroppo ma era davanti. Dico a tutti sin dall'inizio che chi vorrà vincere il Giro dovrà fare i conti con noi, con i nostri corridori e con i nostri attacchi». |
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