Tour of Turkey 2013: Mustafa diventa un Super Sayar - Il corridore turco spadroneggia in salita ed ipoteca la corsa
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- Angelo Pagani
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- Filippo Pozzato
- Kevin Seeldraeyers
- Luca Mazzanti
- Marco Coledan
- Matteo Trentin
- Mustafa Sayar
- Nicolas Edet
- Pierpaolo De Negri
- Rafael Andriato
- Sacha Modolo
- Serhiy Hrechyn
- Teweldemedhin Natnael Berhane
- Yohan Bagot
- Uomini
dal nostro inviato
A due passi da una delle sette meraviglie del mondo, il Tempio di Artemide di Efeso, anche il mondo del ciclismo rimane meravigliato dalla vittoria del turco Mustafà Sayar nella sesta tappa del Giro di Turchia, la Bodrum-Selçuk di 183 km che con il suo inedito arrivo in salita ha definito la classifica della 49a edizione della corsa tra i due continenti.
Anche stamane alla partenza da Bodrum, i corridori di classifica temevano di più Sayar che Berhane e lo stesso turco ha mostrato un ottimismo che ha poi avuto riscontri più che positivi in corsa. Seeldraeyers, secondo della generale, temeva nell'ascesa finale proprio Mustafà il quale confidava nella debolezza dell'Europcar per provare a vincere almeno la tappa.
Come volevasi dimostrare si è avverato il pronostico di quanti temevano che il Tour of Turkey 2013 si instradasse verso un Gabrovski bis. Ovviamente Sayar non è stato ancora trovato positivo e fino a prova contraria la vittoria (ormai vicinissima) della corsa a tappe turca è fin qui legittima. Ma i toni usati in conferenza stampa quando ha definito il bulgaro suo ex compagno di squadra «un grandissimo ciclista ma un po' troppo ambizioso» lasciano già spazio a delle prime perplessità di natura etica. Il tempo ovviamente renderà onore o infamia al turco dalle belle speranze che nel giro di un anno è passato dalla 160a posizione finale nella corsa di casa a una ormai probabilissima apoteosi in quel di Istanbul che per lo meno ripagherà momentaneamente la squadra e l'ambiente ciclistico turco dell'amarezza del caso Gabrovski.
I 6 km finali in ascesa che sovrastano le rovine di Efeso hanno invece mandato in rovina l'ex leader Berhane, trovatosi già a inseguire nei chilometri precedenti l'ascesa per via di un problema meccanico. L'eritreo non ha trovato quelle forze che servivano per seguire Sayar o il duo Cofidis, composto da Bagot ed Edet, che si è messo all'inseguimento del turco una volta scattato ai -3. I due francesi hanno completato il podio di giornata e Bagot è anche riuscito a strappare il momentaneo terzo posto nella generale appena dietro l'africano della Europcar, scoppiato nel finale e arrivato 12° con 43" di ritardo.
Ancora peggio è andata a Seeldraeyers, passato dal 2° all'11° posto in classifica dopo la defaillance di oggi, nonostante l'Astana avesse preso in pompa magna l'imbocco della salita. Per gli italiani ancora nulla da fare, come ad Elmali il miglior piazzamento lo hanno ottenuto Mazzanti e Pagani rispettivamente 19° e 20° a 1'16" dal vincitore. I colori azzurri hanno però animato la tappa per parecchio tempo. La corsa ha avuto inizialmente la solita configurazione di default con i primi attaccanti a provarci già nei primi chilometri. In 14, tra cui Pozzato, Trentin, Coledan, Di Corrado e De Negri hanno tentato la fortuna dopo circa 20 km ma il tentativo buono l'hanno azzeccato solo in due: Delle Stelle della Bardiani e lo sloveno Ilesic della Unitedhealthcare.
Raggiunti velocemente ben 9'50" di vantaggio, i due si sono dovuti però arrendere presto a un lunghissimo rettilineo in pianura con vento contrario e al ritorno del gruppo tirato da diverse squadre a caccia di un successo parziale. A 30 km dall'arrivo il gruppo si è ricompattato e solo alcuni allunghi da parte di Andriato e Modolo su un gpm di seconda categoria posto a 20 km dall'arrivo hanno fatto da preludio ai 6 km di salita che hanno deciso tappa e Giro.
Domani la penultima tappa del Giro di Turchia dà una chance anche ai velocisiti puri. I 121 km da Kusadasi a Izmir sono facilissimi e la volata a ranghi compatti potrebbe rilanciare le ambizioni di Guardini e Chicchi che potrebbero finalmente dare un sorriso ai colori azzurri, sempre a segno dal 2008, anno in cui la corsa a tappe turca è salita al rango di corsa internazionale.