Tour of Turkey 2013: Greipel più forte di lutti e salite - A Marmaris domina André, Pozzato è quarto
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2013
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013
- Belkin Pro Cycling Team 2013
- Lotto Belisol Team 2013
- Team Argos - Shimano 2013
- Team Europcar 2013
- Team NetApp - Endura 2013
- Andrea Di Corrado
- Andrea Guardini
- Andrew Fenn
- André Greipel
- David De la Fuente Rasilla
- Elia Favilli
- Filippo Pozzato
- Francesco Chicchi
- Francesco Lasca
- Geoffroy Lequatre
- Kevin Seeldraeyers
- Mark Renshaw
- Moreno Hofland
- Mustafa Sayar
- Nicolas Edet
- Nikias Arndt
- Pierpaolo De Negri
- Sacha Modolo
- Teweldemedhin Natnael Berhane
- Theo Bos
- Yohan Bagot
- Uomini
dal nostro inviato
Non poteva non esserci una vittoria di André Greipel al Giro di Turchia. Il tedesco in quattro partecipazioni è già arrivato a otto sigilli ma la vera sorpresa odierna risiede nel traguardo che il Gorilla è andato a conquistarsi: a Marmaris infatti Greipel non era mai andato oltre la nona posizione. In effetti il finale della tappa, identico ogni anno, si presta a colpi di mano e a quei velocisti dotati di fondo o di resistenza in salita capaci di salvare le gambe nei saliscendi che precedono la planata su Marmaris. E stavolta il corridore della Lotto-Belisol non si è lasciato scappare l'occasione cogliendo la quinta vittoria stagionale dopo un avvio sprint tra gennaio e febbraio e una campagna del nord vissuta in prima linea nei panni di attaccante.
La vittoria di Greipel, che rischiava addirittura di dover lasciare in anticipo la corsa a causa di un lutto in famiglia, è stata netta e per questo meritata anche se la sua squadra non ha lavorato in questa direzione per tutti i 147 km della quarta tappa. Dopo il riassorbimento della fuga di giornata composta da 15 elementi tra cui Pierpaolo De Negri (bravo a conquistare l'unico gpm di giornata ma che non ha consentito al suo compagno Finetto di tenere la maglia rossa), rimanevano 20 km da percorrere con una salitella capace di dimezzare il gruppo e far gola agli uomini di classifica o ai cacciatori di tappe. E così è stato.
A turno ci hanno provato diversi corridori come Favilli, Lequatre, Edet, ma anche i primissimi della classifica si sono mossi: Seeldrayers, Sayar e Bagot. Il corridore belga dell'Astana ha scollinato per primo insieme allo spagnolo della Torku De la Fuente ma il tentativo lungo la discesa è stato annientato. Le squadre che a quel punto avevano lavorato di più, NetApp, Bardiani ed Europcar si sono eclissate e il finale è stato un anarchico lungo sprint verso l'arrivo.
Fatta una veloce conta delle ruote veloci rimaste nel gruppo di 40 uomini che andava a giocarsi la vittoria, diventava facile puntare sul tedesco che nelle prime due tappe era salito sul podio. Con Bos e Renshaw (che qui vinse un anno fa) già a casa, Guardini, Chicchi, Modolo e Fenn attardati, per il corridore dell'ex DDR era un gioco da ragazzi mettere in fila nell'ordine i giovanissimi Arndt e Hofland. I due corridori di Argos e Blanco, entrambi classe '91 come Berhane che conserva la maglia turchese di leader, l'ultima volta che si erano ritrovati insieme nella top 10 di una gara erano al Tour de l'Avenir e poco meno di un anno dopo sono riusciti a conquistare lusinghieri piazzamenti alle spalle di un mostro sacro degli sprint e davanti al nostro Pozzato che in carriera ha vinto una Sanremo ed è salito sui podi di Fiandre e Roubaix.
Pippo si è buttato generosamente nello sprint, agevolato dal fatto che in gruppo fossero rimasti pochi velocisti, provando a dare un senso alla sua presenza in Turchia e per poco non è salito sul podio. Lo stesso ha provato a fare Lasca. Il corridore marchigiano accasato in Spagna è arrivato solo sesto e ha buttato via una bella occasione pre provare a pizzarsi o a vincere anche se contro il Greipel di oggi c'era ben poco da fare. Domani ci si riprova nella Marmaris-Turgutreis, 182 km che l'anno scorso arrisero a Di Corrado. Su quel traguardo Greipel si è imposto nel 2010 e dopo la vittoria di oggi prenota già il bis.