Giro del Trentino 2013: Siutsou d'anticipo, Nibali testa Wiggo - Bouet è il nuovo leader. Male Scarponi
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- Filippo Savini
- Gregor Gazvoda
- Josef Cerny
- Kanstantsin Siutsou
- Marco Coledan
- Mauro Santambrogio
- Maxime Bouet
- Michael Rodríguez Galindo
- Michele Scarponi
- Pierre Rolland
- Stefano Pirazzi
- Tomas Aurelio Gil Martínez
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- Uomini
Se ieri avevamo scritto che il Giro del Trentino, almeno per com'era iniziato (fuga bidone ed il più giovane del plotone, Josef Cerny, in maglia ciclamino), era un bel po' pazzo, oggi possiamo affermare senza ombra di dubbio che si conferma corsa sorprendente, con la Sky che sull'ultima salita non fa la Sky eppure coglie ugualmente la vittoria di tappa.
Succede tutto questo a Vetriolo Terme, frazione ai 1521 s.l.m. nel comune di Levico Terme. La salita finale, 13.5 km al 7.8% di pendenza media, si presta perfettamente al ritmo Sky: tutti davanti, selezione da dietro e Wiggins a dirigere le operazioni, come un regista un po' bizzarro ma che sa bene ciò che deve fare. Ed invece all'uscita da Levico, quando la strada sale per l'ultima volta, nessuna maglia nera con un rigo azzurro in mezzo, nessun ritmo forsennato in testa.
Dov'è la Sky? Trama con Wiggins e presto andrà in fuga con Siutsou, il bielorusso capace di tirare per molti chilometri in favore dei capitani che quest'oggi si toglie una soddisfazione personale.
Sono ben 224.8 i km che separano Sillian da Vetriolo Terme, partenza alle 9.10 dalla località austriaca, si fa ritorno in Italia attraverso Dobbiaco e la Val Pusteria. Dopo la fuga bidone di ieri mattina i 19 corridori che si sganciano subito non hanno vita facile ed il gruppo non lascia andar via nessuno per 30 km.
Al chilometro 34 però prendono il largo in cinque: Gil Martinez (Androni-Venezuela), Coledan (Bardiani-CSF), Gazvoda (Champion System), Schwarzmann (NetApp-Endura), Savini (Ceramica Flaminia). Il vantaggio s'impenna subito ed al km 78 il quintetto ha 6'20" sul gruppo. Sul Passo Lavazè, affrontato dopo 107 km, i cnque battistrada si sfaldano.
È Filippo Savini a lasciare tutti sul posto, transitando per primo ai 1808 metri s.l.m. del Lavazè. Dietro di lui Gazvoda, Gil Martinez, Schwarzmann e Coledan a 1'30". Il gruppo principale è a 6'40".
Nella discesa continua l'azione solitaria di Savini, che dopo 156 km vanta ancora 1'28" sugli ex compagni di fuga, mentre il plotone è a 6'08". Ai -40 km Savini è ripreso dai quattro e Marco Coledan scatta in contropiede, portandosi stavolta lui in testa da solo. Il portacolori della Bardiani-CSF Inox incamera fino a 2'40" sugli inseguitori ma il gruppo è vicino, a 3'30".
Ripresi Savini, Schwarzmann, Gil Martinez e Gazvoda poco prima di Levico Terme, Coledan affronta le prime rampe della salita che porta a Vetriolo Terme con 2'57" sul plotone. Troppo pochi per sperare di arrivare. Infatti ai -11 km viene ripreso dal gruppo, già molto sgranato. S'è staccato il leader della corsa Cerny, ed era prevedibile, mentre era meno facile pensare ad un cedimento improvviso del colombiano Michael Rodríguez Galindo, anche lui nella fuga bidone di ieri ed ottimo prospetto, pare.
Eppure ai -10 km alza bandiera bianca. Nello stesso momento allunga deciso il croato della Lampre Kristijan Durasek mentre Monsalve viene travolto da una moto e si ritrova per terra. La tappa si decide a 9 km dall'arrivo, quando Kanstantsin Siutsou stacca tutti tranne Pierre Rolland.
Si riporta sul bielorusso e sul francese anche Stefano Pirazzi, che rimane con loro fino agli ultimi chilometri. Dietro Nibali ha messo la sua Astana a tirare ed ai -4 km, mentre davanti Siutsou allungava, staccando Pirazzi e Rolland, dietro era lo Squalo dello Stretto ad attaccare, portandosi dietro Wiggins, Pozzovivo, Santambrogio, Evans, Dyachenko ed Aru (Michele Scarponi crolla invece).
Riprendono Pirazzi e Rolland e nel finale, mentre Siutsou è ormai lanciato verso la vittoria di tappa, Nibali sgasa nuovamente, facendo esplodere il gruppetto. Con il siciliano rimangono i soli Pozzovivo e Santambrogio, con Wiggins che in progressione rientrerà poco dopo. Mentre Pozzovivo perde terreno rispetto a Wiggins e Nibali Santambrogio tenta la rimonta nell'ultima parte, un falsopiano che conduce al traguardo. Ci arriverà vicino, il corridore della Vini Fantini, a Siutsou, appena 4" li separeranno; per il classe '84 di Erba sarà quello di oggi il quarto 2° posto stagionale.
Nibali e Wiggins chiudono a 19", quindi Pozzovivo a 28", Pirazzi a 34", Aru a 37" (grandissima la prova del sardo dell'Astana), Dyachenko a 38", Rolland ed Evans a 45". Maxime Bouet chiude 20° a 2'23" da Siutsou ed è il nuovo leader della corsa.
Il francese comanda ora con 3'19" sul bielorusso della Sky mentre a 3'35" c'è ancora Kochetkov. Wiggins è a 3'48", Nibali a 3'57", Rodriguez Galindo a 4'02", Santambrogio a 4'06", Aru a 4'19", Dyachenko a 4'20", Pirazzi a 4'38". Strappare la maglia ciclamino a Bouet potrebbe essere meno complicato di quanto apparisse ieri, sebbene il distacco sia sempre superiore ai tre minuti.
Domani terza tappa, 176.1 km da Pergine Valsugana a Condino con i Gpm di Fai della Paganella e di Daone uniti a tante altre salite. Sembra una tappa innocua ma chi vorrà recuperare terreno a Bouet dovrà muoversi anche domani.