Volta Ciclista a Catalunya 2013: Gerrans, chi si rivede! E Martin ci crede - L'aussie allo sprint su Meersman. Ratto è 4°
- Volta Ciclista a Catalunya 2013
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Garmin - Sharp 2013
- Lampre - Merida 2013
- Omega Pharma - Quick Step 2013
- Orica - GreenEDGE 2013
- Sky ProCycling 2013
- Alberto Losada Alguacil
- Bradley Wiggins
- Chris Anker Sørensen
- Cristiano Salerno
- Daniel Martin
- Daniel Navarro García
- Daniele Ratto
- Egor Silin
- Gianni Meersman
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Joshua Thomas Edmondson
- José Herrada López
- Michele Scarponi
- Mikel Astarloza Chaurreau
- Nairo Alexander Quintana Rojas
- Samuel Dumoulin
- Simon Gerrans
- Simone Stortoni
- Sylwester Szmyd
- Uomini
Rispunta Gerrans dopo che era finito nel dimenticatoio. Rispunta dopo che alla Parigi-Nizza aveva avuto problemi respiratori ed era stato costretto a ritirarsi dalla corsa. L'ultima vittoria dell'australiano combacia con la prima e fino a questo pomeriggio unica del 2013, ottenuta il 26 gennaio scorso, quinta tappa del Tour Down Under, tradizionale traguardo di Willunga Hill.
L'arrivo di Valls non era certo come quello di Willunga ma ci somigliava parecchio, con quella strada che saliva impercettibilmente, tanto da ingannare alcuni nella scelta di tempo della volata (sì Meersman ma soprattutto il nostro Daniele Ratto, partito troppo presto). Sono i suoi arrivi e non sfigura, Simon Gerrans.
Al termine di una tappa corsa da tutto il gruppo con il coltello tra i denti la firma è australiana ed al leader, Daniel Martin, alla fine sta bene così. È un Martin che ci crede, quello visto in questi giorni. Dopo la bellissima vittoria ottenuta a Port Ainé, ieri aveva guadagnato 4" su JRO, immediato inseguitore nella generale; secondi scaturiti da un traguardo volante (1") e dal frazionamento del gruppo nel finale, che aveva portato il plotone di Martin ad avere 3" di vantaggio su quello di JRO.
Oggi la Garmin-Sharp ha lottato e difeso con le unghie quello che ormai è divenuto a tutti gli effetti il suo capitano. Nella prima ora la media è di poco inferiore ai 50 km/h, questo perché il team di martin non lascia andare via alcun fuggitivo. Il motivo è presto detto: lo sprint intermedio di Alcarrás, posto dopo 30 km, a gola all'irlandese, intenzionato a guadagnare quanti più secondi possibile su JRO e compagnia. E lo sprint Martin, non proprio un velocista, lo vince (su Koldo Fernández ed Hesjedal), andando a prendere altri 3" e portando perciò a 17" il ritardo di Joaquim Rodríguez nella generale.
Fatti suoi questi secondi, i Garmin lasciano andare la fuga, composta da alcuni uomini non proprio lontani dalla vetta della classifica: Astarloza, Edmonson, Herrada, Losada, Navarro, Silin, Smzyd, Chris Anker Sørensen e Stortoni sono i nove attaccanti. Guadagnano ben poco, basti dire che il loro vantaggio massimo sarà di 1'28" sul gruppo al km 128. L'Alt de Lilla, posto a 14.5 km dal traguardo di Valls, potrebbe essere un trampolino interessante per gli attaccanti se non fosse una vera e propria autostrada (allo scollinamento, anziché i tifosi ad attendere il gruppo, ci sono due TIR...).
I fuggitivi sentono il fiato sul collo del plotone, che ha solo 12" di ritardo quando scollina (Silin, Navarro e Chris Anker Sørensen i primi tre a transitare, con Salerno che ha 109 punti ed è matematicamente vincitore della classifica dedicata al miglior scalatore), ed il ricongiungimento sembra prossimo. Invece i nove se ne vanno nella velocissima discesa e fino ai -8 km il gruppo non li riassorbirà. Entrati a Valls, città natale di Xavier Tondo, il compianto corridore a cui la tappa è dedicata, la strada inizia a salire.
Il gruppo resta unito fino ai 500 metri, e sale in fila indiana; a mezzo chilometro dall'arrivo l'andatura viene rilanciata e si arriva sul rettilineo finale con i classici velocisti che tengono bene sugli strappetti. Daniele Ratto è tra loro insieme a Gianni Meersman, Simon Gerrans ed altri. È proprio Ratto a scegliere (in modo infelice) di lanciare la volata. Il problema è che la strada tira ancora all'insù, gli avversari non sono affatto stanchi e presto, ai 150 metri, il Cannondale viene ripreso da un esperto di arrivi come questo, Gianni Meersman. Il vincitore delle prime due tappe parrebbe destinato a far sua anche la terza ma all'ultimo sbuca Gerrans che ha pure il tempo di alzare le braccia al cielo ed esultare.
Al terzo posto c'è Samuel Dumoulin, che batte al fotofinish Ratto. Quinta piazza per Danilo Wyss su Julien Simon, poi Dani Moreno e Joaquim Rodríguez, mentre Fuglsang ed Urán completano la top ten. La generale vede Daniel Martin ad un passo dalla conquista della corsa, con l'irlandese che ha ora 17" su JRO, 45" su quintana, 54" su Wiggins e 55" su Scarponi. Gesink e Niemiec sono rispettivamente a 1'07" e 1'18", mentre a 1'26" c'è Pinot, a 1'28" Van den Broeck, a 1'30" Stetina.
Serve un mezzo miracolo domani a Joaquim Rodríguez per ribaltare la situazione di classifica a lui sfavorevole. Di contro ha il distacco, 17" da recuperare a questo Daniel Martin non sono poca cosa. Dalla sua, Purito, ha gli otto passaggi sul Montjuïc, elemento che caratterizzerà senza dubbio l'ultima tappa, la El Vendrell-Barcelona, 122.2 km da percorrere con l'Alt de la Maladona dopo 35.7 km ed appunto il Montjuïc da ripetere otto volte nel circuito finale. Montjuïc che JRO conosce come le sue tasche, e nella Vuelta a España scorsa lo dimostrò, andandosene con Gilbert e guadagnando secondi sui diretti rivali. Sarà la giornata del tutto o niente, per Purito. Scalzare un Danel Martin che ci crede davvero, alla vittoria finale, non sarà così facile. Servirà veramente un'impresa.