Het Nieuwsblad WE 2013: Cromwell nel gelo va subito a segno - Regola la Guarnier. Bene Bastianelli e Longo Borghini
- Omloop Het Nieuwsblad-vrouwen elite WE 2013
- Hitec Products UCK [Donne] 2013
- Orica - AIS [Donne] 2013
- Rabo Women Cycling Team [Donne] 2013
- Specialized - Lululemon [Donne] 2013
- Anna Van der Breggen
- Annemiek Van Vleuten
- Chantal Blaak
- Christine Majerus
- Eleonora Van Dijk
- Elisa Longo Borghini
- Gracie Elvin
- Loes Gunnewijk
- Megan Guarnier
- Rossella Ratto
- Roxane Knetemann
- Shelley Olds
- Tiffany Cromwell
- Ciclismo femminile
Che le condizioni di freddo polar-belga le stessero più che bene Tiffany Cromwell, australiana di Adelaide che risiede a Monaco ma ama il pavé, l'aveva palesato più e più volte alla vigilia della gara («Arrivata in Belgio: sì fa freddo, sì, quasi nevica... Che i giochi abbiano inizio!», twittava ieri). Se un anno fa si era corso quasi sotto la neve, quest'oggi le condizioni non sono certo mutate, ma che ci si può fare, è l'inverno, è il Belgio.
L'Het Nieuwsblad apriva di fatto la stagione delle Classiche femminili; altra roba rispetto al deserto del Qatar, corse diverse dalla Vuelta a Costarica in svolgimento. Su certe strade si è fatta la storia del ciclismo e, più semplicemente, si è abituati a veder correre i grossi calibri. Certo, chi vorrà essere in forma per il cuore della prima parte di stagione non può andare già a tutta su questi muri e su questo pavé, sta di fatto che l'Het Nieuwsblad è e resta un ottimo termometro di condizione, nonché una palla di vetro quasi infallibile per dirci cosa vedremo nei mesi che verranno.
Sicuramente oggi abbiamo visto il dominio di due squadre, Rabobank ed Orica-AIS, con quest'ultima che ottiene un doppio risultato: vittoria odierna e conferma all'Het Nieuwsblad (nel 2012 fu sempre una portacolori dell'Orica, allora GreenEDGE, a vincere: l'olandese Loes Gunnewijk) con Tiffany Cromwell e terzo gradino del podio con Emma Johansson, vecchia volpe svedese che qui ha già vinto nel 2010 e nel 2011.
La corsa, disputatasi in una cella frigorifera, inizia veramente alla Côte de Trieu, quarto muro di giornata, 60 km percorsi, dove l'Orica-AIS fa un gran bel forcing. Il gruppo si allunga, se ne vanno alcune atlete, poi in pianura la situazione ritorna tranquilla (si fa per dire). Dopo Edelareberg prova ad andarsene la brava Rossella Ratto (esordio stagionale per lei nell'Hitec Products-UCK, rimarrà al vento fino al primo pezzo di pavé). Verrà ripresa da un gruppo forte di una quarantina di unità. Il Paterberg vede il plotone frantumato, con Johansson, Longo Borghini, Van Vleuten ed Häusler a scollinare per prime. Verranno riprese in pianura.
Si procede per scatti e controscatti e sul Molenberg è Chantal Blaak ad avvantaggiarsi, con Marta Bastianelli che pure aveva tentato la sortita prima di quest'ultimo muro di giornata. Davanti restano in 18, nel finale rimangono in 14. Ad una rapida scorsa dei nomi si capisce che la vincitrice uscirà da Orica-AIS o da Rabobank.
In fuga infatti abbiamo Loes Gunnewijk, Emma Johansson, Tiffany Cromwell e Gracie Elvin (Orica-AIS), Megan Guarnier, Roxane Knetemann, Annemiek Van Vleuten (Rabo Liv/Giant), Ellna Van Dijk (Specialized-Lululemon), Elisa Longo Borghini (Hitec), Anna Van der Breggen e Christine Majerus (Sengers), Chantal Blaak e Shelley Olds (Tibco), con Marta Bastianelli (Faren-Let's Go Finland) a chiudere. La Van Vleuten prova a fare il vuoto sul finire del Molenberg ma l'unico scopo che ottiene è far staccare la lussemburghese Majerus, mettendo in difficoltà Gracie Elvin, che però tiene duro.
Ai -10 km Tiffany Cromwell capisce che un arrivo a 13, oltre a non essere propriamente un portafortuna, la vedrebbe penalizzata, ed allora allunga. La segue Megan Guarnier, statunitense abile sul pavé e sui muri, all'esordio con la Rabo Liv/Giant. Le due vanno fino al traguardo ma sulla lieve salita che precede la linea d'arrivo la Cromwell dà una sgasata, lasciando indietro la povera Guarnier, che si deve accontentare del 2° posto (con Marianne Vos in squadra quando le ricapiterà?). Emma Johansson si aggiudica l'ultimo gradino del podio, staccata di 12" così come le battute: Van Vleuten, Olds, Van Dijk, Blaak, Van der Breggen, Knetemann, Gunnewijk, a completare la top ten.
Marta Bastianelli chiude all'11° posto proprio davanti ad un'Elisa Longo Borghini che punta sì a vincere il Giro delle Fiandre in questo primo scorcio di stagione e dalla quale, a maggior ragione, tutti si aspettavano qualcosa in più. L'importante era stare con le più forti, ed Elisa è capace di farlo, andando dietro alla Blaak con Emma Johansson sul Paterberg. Gracie Elvin chiudeva a 22" mentre la Majerus regola il plotone giunto sul traguardo a 4'39". Da segnalare, giusto per far capire in che condizioni climatiche s'è corso, che delle 174 partenti solo 64 hanno portato a termine la prova.
L'Orica-AIS guarda alle prossime gare con il sorriso, a partire da Le Samyn, in programma mercoledì 27 febbraio. E se il freddo, come pare, dovesse persistere, sapete già su che donna puntare.