Tour de Langkawi 2013: Bos ancora primo, Guardini cresce - Andrea è secondo. Domani salita
Secondo giorno di Tour de Langkawi, seconda volata di gruppo, seconda vittoria di Theo Bos. E se possibile, ancor più netta della prima, non tanto per l'esito (c'era più margine sul secondo ieri rispetto a oggi), quanto per il modo, perché l'olandese ha veramente fatto un numero notevole per imporsi, in quel di Kuala Kangsar, su Andrea Guardini e Kruopis e Coquard.
La frazione, tra le più insignificanti della presente edizione del TDL, coi suoi 118 chilometri scarsi punteggiati da una sola salitella nella prima metà del percorso, si è rivelata subito buona per lotte diverse da quella per la generale; quella per la classifica a punti, ad esempio, ovvero per un obiettivo eletto come prioritario da Anuar Manan, idolo locale che allo sprint conclusivo non ha chance, e allora si getta con ammirevole entusiasmo sui traguardi volanti.
Ce n'era uno dopo appena 10 km di tappa, oggi, e allora ecco lì Anuar partire in fuga, con altri 4 uomini, già dal secondo chilometro. Tutti asiatici i suoi compagni d'azione: un altro malese (Sharhul Mat Amin), un coreano (Seo Joon Yong), un cinese (Li Fuyu, già corridore della RadioShack nel 2010) e un ragazzo di Singapore (Goh Choon Huat). Il quintetto non ha mai gestito più di 2'30"-2'50", ma Manan ha potuto vincere i suoi bravi due sprint, Sharhul Mat Amin ha vinto il terzo, e gli altri si sono comunque fatti vedere dal loro pubblico, sicché quando il gruppo guidato da Blanco e Vini Fantini ha operato il ricongiungimento da tutti (compresi i cinque) atteso, nessuno ha potuto coltivare rimpianti.
La volata, poi: dominata dalla Blanco, che però ha forse esagerato nel confidare nel suo capitano, se è vero che il treno olandese è arrivato un po' troppo corto, e Brown ha lanciato Bos quando allo striscione d'arrivo mancavano ancora 300 metri. Il bel Theo non si è scomposto più di tanto, ha ingranato il massimo rapporto e l'ha spinto come si conveniva per uno nella situazione di dover rintuzzare le varie rimonte che si agitavano alle sue spalle.
Su tutte quella di un Guardini che è stato più attento di ieri a scegliersi una posizione di partenza, e che è rinvenuto anche bene, ma che ancora una volta si è dovuto arrendere all'avversario; se non altro oggi nessuno si è inserito tra il veronese e il vincitore, visto che Kruopis (per il cui beneficio un gran lavoro aveva svolto Durbridge nell'ultimo chilometro) ha chiuso al terzo posto e Coquard al quarto, davanti a Fenn e a Francesco Chicchi (che ha migliorato di due posizioni il piazzamento della prima tappa). Da segnalare, per i colori italiani, anche il decimo posto di Omar Bertazzo.
L'abbuono per la vittoria mette le ali ai piedi a Bos, che in classifica allunga e ora ha 10" sul secondo, che attualmente è Guardini. Il cinese Wang Meiyin, protagonista della fuga di ieri, è terzo a 11", quindi, insieme a Coquard, a 14" troviamo il fuggitivo odierno, Manan. Ad ogni buon conto, la generale cambierà radicalmente domani, visto che non di volata si tratterà, da Sungai Siput a Cameron Highlands, con un po' di salita (benché non durissima) nel finale. Due anni fa, l'ultima volta che si arrivò lassù, vinse a sorpresa il giapponese Ayabe. Chi sarà a provare il colpaccio domani?