Tour de Langkawi 2013: Theoricamente una gran volata - Bos batte Coquard e Guardini nella prima tappa. Chicchi ottavo
- Le Tour de Langkawi 2013
- Astana Pro Team 2013
- Belkin Pro Cycling Team 2013
- Hengxiang Cycling Team 2013
- OCBC Singapore Continental Cycling Team 2013
- Omega Pharma - Quick Step 2013
- Team Nippo - De Rosa 2013
- Vini Fantini - Selle Italia 2013
- Aldo Ino Ilesic
- Andrea Guardini
- Anuar Manan
- Bryan Coquard
- Fortunato Baliani
- Francesco Chicchi
- Graeme Brown
- Jacobe Keough
- Jun Rong Ho
- Shinichi Fukushima
- Steele Von Hoff
- Theo Bos
- Wang Meiyin
- Uomini
È Theo Bos il primo corridore a festeggiare in Malesia, in apertura di Tour de Langkawi 2013. In fondo ai 162 km da Kangar a Kulim, l'olandese, giovandosi di un ottimo lavoro della sua Blanco, ha centrato con nettezza la sua seconda vittoria stagionale (la prima pochi giorni fa in Algarve); alle sue spalle, giovani sprinter che si confermano, ovvero Bryan Coquard (due volte a segno all'Étoile de Bessèges) e Andrea Guardini, gran mattatore degli ultimi due Langkawi (11 vittorie tra 2011 e 2012), che stavolta pare aver trovato davvero pane per i suoi denti.
Il solito ultracaldo tropicale ha accolto il gruppo al via; talmente scalpitavano, alcuni, che la fuga del giorno è partita quasi subito, al km 2. A promuoverla, Wang Meiyin, 24enne cinese dell'Hengxiang Cycling Team; il corridore di Singapore Ho Jun Rong (Team OCBC), 22 anni; e l'immortale (ci sia concesso) Shinichi Fukushima, 42 anni, il nonno del gruppo, che difende la maglia del Team Nippo-De Rosa (che ha in gara al TDL anche Fortunato Baliani). Non sarà istrionico come il fratello Koji, che ha smesso da qualche anno (era famoso per saper suonare la canzone di Doraemon con l'armonica a bocca), ma Shinichi resta un punto di riferimento per il ciclismo asiatico, oltre che uno dei più combattivi corridori che si possano vedere in questo tipo di gare.
Il terzetto ha raggiunto rapidamente oltre dieci minuti sul gruppo (10'40" il vantaggio massimo, toccato al km 28 e mantenuto per un'altra quindicina di chilometri), ma mentre i fuggitivi si impegnavano sugli sprint intermedi (vinti tutti e tre da Wang su Fukushima e Ho; e il cinese ha conquistato anche il traguardo Gpm di Bukit Selambau), il plotone, sotto l'impulso di Blanco, Astana e Fantini, recuperava minuti su minuti. Le tre squadre, al lavoro per le chance di - rispettivamente - Bos, Guardini e Chicchi, hanno collaborato fino a ridurre il gap ad un margine controllabile. Con comodo, poi, a km dal traguardo l'attacco dei tre asiatici è stato annullato a poco più di 10 km dalla fine.
Da lì al traguardo, una volatissima, con la Blanco che ha decisamente preso in mano la situazione e che non ha mollato di un metro, malgrado la Omega Pharma tentasse di contendere la testa della corsa al team olandese; la Astana, invece, non è riuscita a organizzare il treno per Guardini, che ha dovuto far da sé e ha preso lo sprint da una posizione un po' troppo arretrata (intorno alla decima). Poco prima dell'ultima curva, Graeme Brown, subito dopo aver lanciato Bos, se l'è vista brutta, visto che gli si è sganciato un pedale mentre la velocità era molto alta. Poteva essere un patatrac generale, ma il mestiere dell'australiano ha evitato capitomboli.
Per sua fortuna, Bos non ha avuto problemi a uscire forte dalla curva a destra, tenendo a distanza tutti gli altri. Guardini, autore di uno spunto interessante, ha rimontato bene e forse per un attimo ci ha anche creduto; ma Bos era ormai imprendibile, e - beffa ulteriore - alle spalle di Andrea è sbucato Bryan Coquard, in rimonta ancor più convincente, il quale è andato a prendersi il secondo posto davanti all'italiano. Quarto Von Hoff, australiano della Garmin, quindi Keough e Ilesic (coppia UnitedHealthCare che non ha evidentemente trovato l'intesa), e poi al settimo posto Anuar Manan, primo malese al traguardo, giusto davanti a Francesco Chicchi, che per oggi si accontenta dell'ottava piazza.
In una classifica segnata dagli abbuoni, Bos guida con 1" su Wang Meiyin, 4 su Coquard e 6 su Guardini e Ho. Domani tappa ancora più facile, da Serdang a Kuala Kangsar i chilometri sono solo 118, e in mezzo c'è giusto una salitella (dopo 50 km di gara) che non dovrebbe fare danni. I presupposti per la prima rivincita allo sprint del Langkawi 2013 ci sono tutti.